Seduttori o sedotti?

Leggendo il libro "Riti e miti della seduzione" mi sono chiesta quanti di noi si ritengano seduttori o sedotti.
Personalmente mi ritengo una seduttrice che dopo poco lascia in mano all'altro che fare e mi ritrovo sedotta. Partendo dall'idea che essere sedotti significhi "essere portati altrove", credo per me sia molto facile essere in balia dell'altro che dirigere il gioco perchè non mi spaventano le attese, le delusioni e andare al di là del proprio limite di sicurezza. Voi cosa ne pensate?

Intendi il difficile equilibrio tra il portare l'altro/a al di qua e l'essere portati al di là senza che ognuno perda se stesso?
Cioè cambiare senza perdersi e questo in tutti i tipi di rapporto?

Nell'innamoramento e nell'amore (ma anche nell'amicizia) si perde parte della propria egoità quindi: ci perdiamo o facciamo perdere l'altro?..non so se ci sia o meno cambiamento.

Dipende.
Ma preferisco esser sedotto.

Trudy ha scritto:Nell'innamoramento e nell'amore (ma anche nell'amicizia) si perde parte della propria egoità quindi: ci perdiamo o facciamo perdere l'altro?..non so se ci sia o meno cambiamento.

Intendevo dire se il libro si riferisce solo al rapporto amoroso o affronta la seduzione anche in altri ambiti: pensiamo alla politica, ad esempio, o alla pubblicità.... molto interessante, dovrei leggere il libro, magari prima o poi lo farò, però visto che tu lo stai leggendo ti chiedevo questo.
Non so se si possa dire "Una cosa o l'altra", "O mi perdo io o si perde lui/lei", secondo me no, è tutto molto più sfumato, come un gioco di incastri...il problema è trovare un equilibrio....
Io penso che l'incontro con l'altro, chiunque sia, porti sempre con sé l'inizio di una trasformazione...se questa avverrà dipende da tanti fattori, da quanto quella persona ci incuriosisce, da quanto desideriamo davvero farci coinvolgere, ecc
Io credo che tutto sia un divenire, a livelli diversi, non solo il rapporto amoroso.
Ma quanto sono forti le nostre difese e quanto realmente siamo disposti a cambiare e quindi a "sedursi" a vicenda?
Nel libro questo come viene affrontato tutto questo? Come un gioco di forze?
Bell'argomento, davvero molto interessante!

Vediamo se riesco a rispondere a tutto!
Per ora parla effettivamente del rapporto a due in senso generale, ma potrebbe sorprendermi con l'andare avanti nella lettura.

Secondo me per ognuno è soggettivo, per te è sfumato al contrario per me sono "script" che si ripetono molto nelle mie modalità. così automatici i miei gesti seduttivi che mentre li compio mi chiedo da dove siano usciti e creano situazioni piuttosto simili tra loro!
Una frase perfetta per l'altra tua domanda come risposta: "Esiste il pericolo che il rapporto di seduzione si traduca in una situazione in cui il piano del potere confonde e sovrasta il piano dell'amore"
Più avanti spiegherà la differenza tra seduzione strumentale e finalistica.

Il primo anno di specialistica volevo fare la tesi proprio su questo argomento, ma purtroppo mi dissero "E' scontato, non ne vale la pena"..mi pento di non aver seguito il mio istinto!

Ti ringrazio per la risposta!

Trudy ha scritto:

Secondo me per ognuno è soggettivo, per te è sfumato al contrario per me sono "script" che si ripetono molto nelle mie modalità. così automatici i miei gesti seduttivi che mentre li compio mi chiedo da dove siano usciti e creano situazioni piuttosto simili tra loro!

Quindi per te è un po' come un copione , nonostante le persone siano diverse...beh, il fatto che tu te ne renda conto non è da poco: in questo modo dovresti riuscire a "vedere" la situazione ed, eventualmente, cambiare qualcosa se è il caso, anche se questo, forse, è il passo più difficile.
Io invece sono poco equilibrata...o tutto o nulla, o evitamento o coinvolgimento eccessivo e anche lì non va bene...riesco, almeno credo, a vedere quello che sto mettendo in atto ma non sempre riesco a dosarlo. E comunque sì, credo che alcune cose ci sfuggano, che proponiamo comunque, soprattutto se hanno funzionato in passato.
Non è detto però che vadano bene sempre e allora il bello sarebbe che l'altro ci sorprendesse in qualche modo, smontasse un po' il meccanismo e ci "obbligasse" ad interrogarci e a cambiare strategia.
Se lo fa, crisi (nel senso etimologico), ma dalla crisi nasce sempre una trasformazione, quindi ben venga anche se fa male e stride.

Trudy ha scritto:"Esiste il pericolo che il rapporto di seduzione si traduca in una situazione in cui il piano del potere confonde e sovrasta il piano dell'amore"

Trudy ha scritto:Il primo anno di specialistica volevo fare la tesi proprio su questo argomento, ma purtroppo mi dissero "E' scontato, non ne vale la pena"..mi pento di non aver seguito il mio istinto!

Trovo che sia un argomento bellissimo e molto attuale


Qualcun altro ha voglia di intervenire? Noi donne ci sguazziamo in queste cose ma anche i maschietti, su su.....

Cinzia ha scritto: Noi donne ci sguazziamo in queste cose ma anche i maschietti, su su.....

Ma ci sguazzerei anche io però non saprei da che parte prendere la discussione impostata in questo modo.
Perchè se lo spunto è il liro non ho le copetenze psicoanlitiche, o quel che è, per farlo, nè ho letto il libro di Carotenuto (e non penso di farlo almeno imminentemente, ossia...entro i prossimi 5 -10 anni).

Se la domanda a cui rispondere è quella di trudy "vi ritenete seduttori o sedotti" mah..non sono capace di autovalutarmi.

Ma la mia era una domanda per rompere il ghiaccio, potete andare dove volete con le argomentazioni.
La seduzione non è mica argomento psico analitico, la seduzione esiste, punto.Sono partita dal libro ma potete andare dove volete.

Ma infatti...sono d'accordissimo con Trudy, andiamo a ruota libera....secondo voi quanto conta la seduzione oggi? In tutti i campi intendo.... Mettiamoci insieme un po' di narcisismo...e l'insicurezza, il senso di vuoto? (Ora basta, sto esagerando)
Dài, su, se ci facciamo scappare un argomento così...(questo è un tentativo consapevole di seduzione )

Cinzia ha scritto:Ma infatti...sono d'accordissimo con Trudy, andiamo a ruota libera....secondo voi quanto conta la seduzione oggi? In tutti i campi intendo.... Mettiamoci insieme un po' di narcisismo...e l'insicurezza, il senso di vuoto? (Ora basta, sto esagerando)

Non lo so non ho studiato.
Se mi passate un riassuntino vi dico.

No, non viviamo tutto come un esame.... Ho dato quest'impressione, eh? Come sempre...
Io comunque faccio fatica a passare completamente il ponte.... non credo sia netta la cosa, o di qua o di là....Come un tango, invece...questione di mosse.

Cinzia ha scritto:Ma infatti...sono d'accordissimo con Trudy, andiamo a ruota libera....secondo voi quanto conta la seduzione oggi? In tutti i campi intendo.... Mettiamoci insieme un po' di narcisismo...e l'insicurezza, il senso di vuoto? (Ora basta, sto esagerando)
Dài, su, se ci facciamo scappare un argomento così...(questo è un tentativo consapevole di seduzione )

Scherzi a parte.
Sicuramente conta. Quando dici "oggi" non so se vi sia implicitamente un paragone con "ieri".
Di sicuro narcisismo ed edonismo oggi "contano" e la rete sotto questo aspetto amplifica.

lukino ha scritto: Quando dici "oggi" non so se vi sia implicitamente un paragone con "ieri".

Forse sì perché ho pensato alla seduzione nel senso più vasto...politica, spettacolo, dove è tutto un ammiccare a 360 °.
Credo però si debba distinguere tra questa forma di seduzione e quella che avviene tra due persone..come dire macrosistema e microsistema....l'una può avere influenza sull'altra ma fino ad un certo punto.

Io, da brava ventenne idiota, mi inserisco nella conversazione con un commento banale e scontato: è bello sedurre ed essere sedotti.
Bisogna arrivare a quel punto in cui l'uno completa l'altro/a, sia che si parli di un rapporto di amicizia o di amore .
In ogni caso appoggio sopratutto la fazione del SEDURRE: è un complicato gioco basato, come diceva bene Cinzia, su un insieme di mosse. Un po' come gli scacchi: bastano le giuste mosse per chiudere una partita...o farla durare.

Ma c'è un'età in cui si è consapevoli?..oppure la seduzione è qualcosa di innato e alcune persone non sono proprio capaci oppure si può imparare?..certo, è vero che spesso l'estetica che ci offre madre natura se discreta è una mano in più ma ci sono persone seduttive che non sono affatto attraenti per gli standard odierni.

E' bello sedurre bellissimo..non è un commento banale!

secondo me c'è un interscambio tra le parti, il gioco è bello quando lo spazio è condiviso e si lascia spazio, non mi piacciono le cose predeterminate sono un'istintiva! Fiorelluccia

In effetti la pratica del sedurre trascende un po' quello che può essere considerato uno (inutile) standard di bellezza imposto dalla società attuale: ci sono persone che, pur non essendo magari candidate a miss/mister mondo 2010, sanno esercitare su di noi un fascino enorme, magari per via di particolari sfumature del carattere.
Perchè?

Ciao a tutti, ho letto casualmente la vostra dissertazione che diventa sempre più ampia ed interessante, ma se posso, vorrei suggerire di pensare ad una condizione limitante e necessaria: l'incontro giusto nel momento giusto. Il contatto visivo, olfattivo innesca reciprocamente qualcosa di importante solo se siamo predisposti ovvero disponibili a cercare quel tipo di partner, quindi a farci sedurre o a sedurre. Poi ci sono eventuali problemi di comunicazione, relazionali e personali che possono facilitare o complicare le cose, ma che dire....se son rose.... Che ne pensate?

penso che mi hai fatto venire in mente la semiotica e 'ermeneutica che sto studiando, ma quello che dici è giusto, molte variabili incidono nell'incontro con un partener e nella seduzione

In buona parte il successo di un/una seduttore/seduttrice è dovuto ad una sorta di..."predisposizione mentale" di colui/colei che viene sedotta. Se una persona non è disposta a meterrsi in gioco, questo non si può evolvere.