SBOCCHI LAVORATIVI

Io amo lavorare nel sociale e sono convinta che non ci sia paragone tra un lavoro che soddisfa le nostre ambizioni e un lavoro "tanto per guadagnare".

Ma quando fatichi a studiare e ti senti chiedere perchè studi per la laurea visto che si può fare lo stesso lavoro senza titolo di studio o al limite sostenendo l'esame da privatista come dirigente di comunità...o quando vai fare un colloquio e non ti assumono perchè sei competente e assumono una diplomata a un istituto alberghiero perchè così non pretende...beh...un pò le braccia ti cadono eh...

si cmq... il lavoro che piace è una bella cosa.. ma parliamoci terra a terra, una famiglia non si sfama con la passione per il proprio lavoro ma con i soldi.... e sinceramente gli stipendi fanno abbastanza pena in questo campo

Si e una vita piena di soldi con un lavoro che non ti soddisfa non è vita.. almeno per me!

Il punto secondo me non e' scegliere tra essere pieni di soldi con un lavoro che non ci piace oppure poveri ma felici a fare il lavoro dei nostri sogni.

Il punto e' che le competenze vanno ben retribuite. Se uno studia, per fare il lavoro che lo appassiona e lo rende soddisfatto e per cui e' motivato, e' giusto pretendere che sia pagato (e non miseramente come oggi e').

E' giusto fare il lavoro che ci piace e per cui abbiamo studiato ma anche pretendere che sia retribuito giustamente !

Si diciamo che sarebbe più carino... ma da questo a cambiare il percorso c'è una grossa differenza...
poi per quello che sento io ora, se il lavoro che voglio fare fosse retribuito meglio sarebbe solo una cosa in più (un comodo più ovviamente)..

Dulcis ha scritto:Il punto secondo me non e' scegliere tra essere pieni di soldi con un lavoro che non ci piace oppure poveri ma felici a fare il lavoro dei nostri sogni.

Il punto e' che le competenze vanno ben retribuite. Se uno studia, per fare il lavoro che lo appassiona e lo rende soddisfatto e per cui e' motivato, e' giusto pretendere che sia pagato (e non miseramente come oggi e').

E' giusto fare il lavoro che ci piace e per cui abbiamo studiato ma anche pretendere che sia retribuito giustamente !

Quoto pienamente!! alla fine si studia per cultura e piacere personale ma anche per un futuro migliore...ma se io investo il mio tempo, anni di studio e poi mi ritrovo a guadagnare quanto chi lavora in un bar (ad esempio) e ha la terza media..bè allora un pò mi girano! e mi sembrerebbe di aver buttato via solo del tempo perchè la mia competenza non sarebbe valutata giustamente.
Probabilmente nel sociale girano meno soldi ma questa non dev'essere una scusante per poter cosi utilizzare persone tramite tirocini, stage, servizi civili etc... tutti modi per farci lavorare e pagarci poco... e non mi sta bene chi dice che si inizia cosi per farsi esperienza perchè in altri ambiti lavorativi l'esperienza si fa sul campo ma con contratto di apprendistato!...da notare che l'apprendistato è nato proprio come contratto iniziale per chi è alle prime armi e senza esperienze o poca...ma ha le garanzie che tutti dovremmo avere come mutua,maternità,tfr, etc....anche perchè oltre al lavoro c'è la vita e se non veniamo retribuiti adeguatamente e siamo senza garanzie non possiamo neanche permettermi di fare progetti futuri come andare a vivere da soli, farci una famiglia, una vacanza ogni tanto...ciò che tutti vorrebbero fare.

Dafne sono d'accordo con te
Purtroppo, a costo di sembrare dura, ma c'e' una sola parola per definire questa situazione ed e' "sfruttamento" E' triste far leva sulla motivazione delle persone, pero' lo fanno per mantenere lo status quo

Davvero..... che brutto vivere in questo periodo storico in cui tutti ci dicono che chissà quale sarà il nostro futuro, che non dobbiamo farci illusioni, che per noi sarà molto più difficile che per i nostri genitori quando avevano la nostra età.... l'unica cosa che mi consola è pensare che tutto è una montagna russa e se ora siamo in una fase down nell'economia (e in ciò che ne consegue) prima o poi arriverà anche la fase up!!.......basta che non arrivi fra troppo tempo!

Dafne hai ragione :-(
viviamo in un bruttissimo momento storico, ma mentre lo scrivo penso che anche i nostri nonni e genitori, in modo diverso abbiano vissuto momenti storici con caratteristiche, sicuramente diverse ma altrettanto "critiche"

scusa l'espressione vaga ma sono di fretta!!

domanda.. pedagogista in ospedale.. che materia si avvicina? pedagogia clinica ?

sono rimasto estasiato dalla ragazza (testimonianza del primo giorno quando si parlava in aula di lavoro)

Dulcis ha scritto:Dafne hai ragione :-(
viviamo in un bruttissimo momento storico, ma mentre lo scrivo penso che anche i nostri nonni e genitori, in modo diverso abbiano vissuto momenti storici con caratteristiche, sicuramente diverse ma altrettanto "critiche"

scusa l'espressione vaga ma sono di fretta!!

si certo! per carità i nostri nonni hanno vissuto esperienze anche peggiori come la guerra, alla fine ogni epoca come ogni fase della vita ha i proprio aspetti positivi e altri negativi... comunque fatto stà che se non cambiano le cose la vedo dura... essere sereni pensando al futuro

dafne85 ha scritto:

Dulcis ha scritto:Dafne hai ragione :-(
viviamo in un bruttissimo momento storico, ma mentre lo scrivo penso che anche i nostri nonni e genitori, in modo diverso abbiano vissuto momenti storici con caratteristiche, sicuramente diverse ma altrettanto "critiche"

scusa l'espressione vaga ma sono di fretta!!

si certo! per carità i nostri nonni hanno vissuto esperienze anche peggiori come la guerra, alla fine ogni epoca come ogni fase della vita ha i proprio aspetti positivi e altri negativi... comunque fatto stà che se non cambiano le cose la vedo dura... essere sereni pensando al futuro

concordo

è quello che dicevo io... se potessi fare il lavoro dei miei sogni sarei felice ma se guadagnassi uno stipendio con cui faccio fatica a fare la spesa a fine mese o proprio non ci arrivo, che cosa mi rimane? insoddisfazione,frustrazione e penso che cambierei lavoro.. non pretendo paghe altissime ma solo giuste,cmq i rischi ci sono... prendete già solo un educatore alle prese con un handicap grave, sai quanti ne ho sentiti che si sono presi dei cazzotti? e questi? li prendi x 800 euro al mese?? (ho detto una cifra bassa a caso) quando sai che un altro lavoro molto meno rischioso,meno stressante viene pagato 300-400 in più? a fine mese penso che la decisione venga spontanea... quello che mi consente di vivere è il migliore.

ciao a tutti...
Io vedo la nostra situazione da neo-laureate molto più positivamente di tante di voi... IO dopo aver fatto il tiricinio in un centro socio educativo per minori sono stata assunta e tutt'ora svolgo il lavoro di educatrice. E' un lavoro a mio avviso molto interessante, che ti fa crescere ogni giorno di più e dal quale puoi imparare a dare e ricevere molto.
Consiglio a tutte voi di impegnarsi nella ricerca di un posto di lavoro e vi augoro in bocca al lupo!

mi fa piacere per te! ma vedi il discorso che si faceva qui non è che non si trova lavoro perchè non penso ci siano grossi problemi da educatrice ma quanto ti pagano miseramente o in tanti posti fanno solo contratti a tempo determinato.. e con quelli non ci campi... sembra che questa professione non sia riconosciuta! l'altro giorno per il mio tirocinio ho chiesto al reparto di pediatria dell'ospedale della mia zona e fidatevi che alla parola educatrice è seguita un espressione come se stessi parlando rabo.. in reparti in cui dovrebbe esserci un appoggio per i bambini ci sono solo infermieri.è solo un esempio però già da lì si vede come a momenti non si sa neanche dell'esistenza.. qui da me se fai l'educatore per forza di cose sei a contatto o con gli handicap o con gli anziani (in qualche posto) le latre cose sono off limits... e mi sembra decisamente assurdo... è questo che ti fa sentire demotivata.. perchè pensi.. cavolo studio studio per poi ottenere? spero vivamente che per quando avrò finito io le cose saranno già cambiate e migliorate e che questi dubbi e incertezze non ci siano più...

Ciao a tutti mi sto laureando in scienze pedagogiche dell'educazione, laurea triennale, alla fine dei tre anni che titolo si ha? di educatore formatore odi educatore formatore o di cosa?

S3016323 ha scritto:
di educatore formatore o di educatore formatore o di cosa?

????

Che indirizzo fai? Scienze pedag o EPF?

scienze pedagogiche e dell'educazione mi pare...

ah, perche' ha scritto formatore e nn capivo

Dovremmo intenderci sul concetto di "titolo".

A livello legale e curriculare sarai una laureata in scienze pedagogiche e dell'educazione, che, capiamoci, non ha dal punto di vista cogente formale sostanziale rispetto ai requisiti richiesti dal "mercato" alcuna differenza dalla laurea in e.p.f.

Quindi...ecco, direi che il titolo è questo.

Ma è un titolo di studio...non professionale.

Non esiste la "professione" del formatore o del pedagogista intesa come può esser quella dello psicologo, per capirci (o dell'avvocato).

Non esiste nemmeno quella dell'educatore, in tal senso. Esiste il "lavoro" dell'educatore. (*)

Chi studia legge , psicologia e qualsiasi altro corso di studi che prevede la formazione di professioni per le quali esiste un albo ed un esame di stato ha un titolo anche professionale oltre a quello di studio.

Noi no.


Gli unici e le uniche ad aver un titolo "professionale" (sebben non sia una libera professione come quelle citate sopra) propriamente inteso e codificato in modo preciso per legge sono quell* iscritt* ad "educazione professionale" che, in virtù di un testo fatto dalla Bindi anni orsono, posson fregiarsi del titolo in senso professionale di "educatore professionale" e sono da ciò abilitat*.

Spero di esser stato chiaro.

(*) mi spiego meglio. Nel momento in sei laureat* ed iscritt* ad un albo professionale sei quella cosa lì, a prescinder da quel che fai...pure se sei disoccupat*.

E' però certificato che sei un notaio, un commercialista, bla bla bla.

Con la nostra laurea non hai nessun titolo che non sia appunto un titolo di studio. Ma non sei educatore o pedagogista o formatore.

Lo sei nel momento in cui qualcuno ti paga per fare il formatore o il pedagogista. Ad ora...son mestieri, non titoli.

Grazie lukino la tua spiegazione è stata perfetta

Dulcis ha scritto:Grazie lukino la tua spiegazione è stata perfetta

Prego!
Non credo ovviamente che s3016323 intendesse chiedere che laurea avrà...si suppone che lo sapesse già
Temo però che per come intendeva lei porre la domanda la risposta corretta a:
alla fine dei tre anni che titolo si ha? di educatore formatore odi educatore formatore o di cosa?
sia..:
"nessuno dei due".
anzi...
..nessuno.

e alla fine della magistrale? x fugare ogni dubbio...
visto che sei così esauriente lukino faccio parlare te

Federica ha scritto:e alla fine della magistrale? x fugare ogni dubbio...
visto che sei così esauriente lukino faccio parlare te

Idem come sopra dal punto di vista del titolo professionale. Non sei "niente" in quel senso.
Hai un titolo di studio di livello superiore e ovvio che la cosa abbia poi nella pratica un peso, così come in molti concorsi da qualche chance in più.

Ciao a tutti! Sono in crisi
Sono al primo anno di spe ed avevo intenzione di passare a stp.. ma adesso sono indecisaaaa... non posso permettermi di studiare troppi anni senza un lavoro ben retribuito.. mia mamma non ce la fa a mantenermiii! >_<
Mi serve una strada veloce per arrivare alla stabilità economica, per quanto possibile.. sin da bimba sognavo di aprirmi uno studio privato e lavorare come psicologa o psicoterapeuta, bho ora scopro che esiste anche il pedagogista clinico.... ma ci vogliono troppi anni, fortuna e.. SOLDI per realizzare un progetto del genere...
Alternative valide?
Vediamo, faccio un elenco delle caratteristiche del mio lavoro/futuro ideale.. se poteste essermi d'aiuto ve ne sarei gratissima!

Che sia indipendente, non voglio principali, non voglio essere dipendente da/di nessuno a livello gerarchico..
Che non impieghi troppe ore al giorno.. vorrei avere il tempo di iniziare/ continuare mille altri hobbies..
Che sia un ottima fonte di guadagno.. ohhh sì!
Che magari mi permetta di viaggiare, di usare lingue straniere, di conoscere culture diverse, visitare posti nuovi..
Che non sia faticoso fisicamente..
Che comporti relazioni interpersonali..
Che abbia qualcosa in comune con l'arte, la musica e magari l'uso della tecnologia.. almeno l'ecdl sarà servito a qualcosa
Che non abbia a che fare con troppe pappardelle da studiare a memoria, senza nulla togliere alle cosiddette scienze esatte, ma non fanno per me.... preferisco quelle umanistiche..
Che richieda l'uso della ragione, dell'intuizione e dell'estro.. oh sì dell'estro!

Dai, per ora mi fermo qui... qualche idea? Qualche bella triennale del nostro ateneo che permetta qualcosa del genere!? oppure? ditemi tutto!