Troppa teoria !!!!!!!

Scusate ma non sapevo bene che titolo mettere... volevo condividere con tutti voi un mio pensiero. Spesso quando studio mi chiedo che senso abbia dover studiare e ricordare teorie su teorie, modelli su modelli quando a mio parere sarebbe meglio concentrarsi più sul lato pratico. In tutta la mia carriera da studentessa ( non solo all'università) mi sono sempre trovata a dover studiare tanto a livello teorico e poco o niente a livello pratico. Quelle poche volte che mi trovo a studiare argomenti pratici come ad esempio metodi d'intervento nelle varie discipline psicologiche , ne sono davvero felice e studio con gran piacere; quando invece mi ritrovo davanti solo delle gran teorie mi viene male, ancor più quando trovi quei professori che a lezione le spiegano leggendo le slide e basta senza nemmeno provare a concretizzarle. Non voglio essere fraintesa, cioè la teoria non è da eliminare, anzi, ma secondo me si dovrebbe dare più importanza al lato pratico. I vari laboratori dovrebbero avere questa funzione, ma spesso, anche lì, mi sono trovata a ad avere a che fare con semplici presentazioni di slide piene di teoria, teoria e teoria! Infatti per i 4 cfu di laboratorio del terzo anno ho chiesto uno stage esterno! Almeno un pò di sana pratica ! Io sinceramente non penso che psicologi professionisti sappiano per filo e per segno tutte queste teorie che rendono noioso il nostro studio! Spesso e volentieri dico: "che palle! devo studiare!"... ma come? io studio una disciplina che mi piace tantissimo eppure dico sempre "Che palle"??? Perchè secondo me troppa, troppa teoria! E agli esami ti trovi davanti domande che ti chiedono di scrivere "a pappagallo" uno dei 3000 modelli teorici che erano nel libro e se scrivi una parola diversa ti si abbassa il voto di non so quanto!

insomma...... UFFA !!!!!

Pensa che tutte quelle belle teorie sono uno dei motivi per i quali ho abbandonato l'idea di riprovare il test a stp, dopo non averlo passato il primo anno.. Non che a SPE sia tanto diverso sia chiaro, ma essendo una disciplina più nuova ci sono meno teorie da sapere a memoria.. Non so se soo riuscita a spiegarmi benissimo, soprattutto per chi non conosce SPE..

ecco allora non sono l'unica a pensarlo! è un peccato xke così diventa tutto più noioso !

sono d'accordissimo. Inoltre spesso si studiano teorie ormai superate o comunque non più valide (non mi vengono esempi nel campo!) nonostante l'esame non sia "storia della psicologia" o qualcosa di simile..
E spesso di esce dai nostro corsi senza aver mai visto un test psicologico o senza sapere come muoversi nel mondo dell'educazione.. Dovrebbero esserci molti più tirocinii e avvicinarci di più allo schema di infermieristica!
Inoltre così facendo si eliminerebbero tutti quei studenti che fanno solo numero senza amare veramente il corso che si studia!

Folletta ha scritto: Inoltre così facendo si eliminerebbero tutti quei studenti che fanno solo numero senza amare veramente il corso che si studia!

e anche quelli che prendono 30 solo xke sanno tutte queste teorie a memoria e dopo 2 giorni non le sanno più, mentre quelli che sono portati per la disciplina e dal punto di vista pratico sarebbero ottimi studenti si prendono voti davvero più bassi! In più con lo sbarramento alla specialistica accedono tanti che hanno dei 30 e non sanno nemmeno cos'hanno studiato nei 3 anni ! non per essere cattiva...ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio, per fortuna ci sono tanti 30 stra-meritati, persone super in gamba... ma anche parecchi con voti alti che non meritano proprio niente!

come giustamente fai notare tu Bebina imparare tante teorie a memoria non serve a nulla! ci dimentichiamo tutto appena terminato l'esame...
non hai idea di quanti esami ho dato pieni di nomi, date, teorie.. che per carità alcuni sono importanti.. ma onestamente cosa ne ottengo a lato pratico se mi devo studiare tutta la filosofia del novecento?
Mi servirà per accudire meglio un bambino? non credo proprio.. o almeno forse dovremmo studiare i pedagogisti e i filosofi applicando concretamente le loro teorie, facendo dei raffronti con la realtà attuale... non studiando autori minori che nessuno ha mai sentito nominare o autori che ripetono le stesse cose in mille salse diverse...
vi rendete conto che noi usciamo dall'università e non sappiamo cosa sia un Pei??????????? è vergognosa questa cosa...
io ho fatto tirocinio quest'anno e quando mi hanno chiesto se volevo confrontare i pei quasi quasi stavo per chiedergli che cos'erano! non sappiamo come sono strutturati, non sappiamo che test vengono utilizzati, non sappiamo nulla!
per i bimbi poi non ne parliamo.. io ho dato un solo esame riguardante le fasi dello sviluppo del bambino nel concreto...1 esame su .. boh non so il totale della triennale e della magistrale.. ma è grave la cosa, tragica oserei dire

Federica sono d'accordo.. Io ho scoperto l'esistenza del PEI adesso che sto facendo tirocinio e grazie a metodologia della progettazione educativa che ha proprio lo scopo di imparare a fare pei e progetti di strutture.. fino ad oggi non sapevo neanche cosa fossero..
Inoltre non abbiamo esami che parlano, o almeno non ne ho trovati, di come vengono segnalati i minori ai diversi servizi, non sappiamo quale sia l'iter per essere inseriti nelle comunità, non sappiamo cosa si fa nelle comunità e perchè.. Ho sentito parlare di role playing e di altre tecniche solo perchè mi si ritrovata a dover inserire una serie di attività in dei pei.. Spesso nei libri troviamo i concetti nominati, ma sinceramente nessuno va a cercarsi per fatti suoi cosa sono e a che servono.. Con tutti le cose che abbiamo da fare il tempo è veramente poco.. Insomma sappiamo tante belle cosine, ma poi nella realtà dei fatti non sappiamo muoverci..
Credo che si sia dimenticato che l'educatore lavora sulla strada, nel campo e che fare tanti bei discorsini filosofici serve a poco.. Non dico che non devono esserci esami più teorici/filosofici, ma non devono essere la maggioranza!

perfettamente d'accordo! in tutto e per tutto... tanta teoria scollegata alla realtà e pochissima pratica... ora come ora dovessi fare un pei da sola non saprei da che parte iniziare onestamente....

Il fatto che la teoria sia la base per creare dei modelli e sperimentare non ci dice nulla?
Cosa si mette eventualmente in discussione e cosa si crea senza basi teoriche di riferimento?
Che si fa? Si butta via tutto? Come si può creare dal nulla?

E l'Università: deve essere per forza o prevalentemente professionalizzante?
Cioè preparare al famigerato "mercato del lavoro"?
Davvero pensiamo che sia tutto lì?
Allora vien da chiedersi che differenza ci sia con l'apprendistato...si chiama Universitas, invece, che vuol dire totalità.
Le parole indicano delle differenze, non a caso.
E infatti Scienze della Formazione...mica della costruzione-utilità-compilazione.
Formazione.

Anche nutrizione, però, sarebbe bello .

infatti la questione, come ho sottolineato, non è: fare solo pratica e buttare la teoria. Ma servirsi delle teorie principali e saperle applicare concretamente. Invece questi ti fanno millanta slide di solo teorie tra cui teorie minori che non servono a niente e all'esame ti fregano con queste. Nonostante tu abbia buone competenze sulla materia ti capitano quelle domande inutili che non hai guardato bene come le altre e sei fregato. Per aprirsi la mente senza fare pratica allora uno fa prima ad iscriversi a una facoltà come filosofia. Noi siamo destinati a fare un lavoro di responsabilità, sia psicologo che educatore, e la pratica, l'esperienza, secondo me sono fondamentali

Cinzia ha scritto: E l'Università: deve essere per forza o prevalentemente professionalizzante?
Allora vien da chiedersi che differenza ci sia con l'apprendistato...

Cinzia secondo me se vogliamo essere al passo con il resto d'Europa (per non dire del mondo) SI, l'università dovrebbe essere professionalizzante, non significa buttare via la teoria, ma saperla utilizzare....insegnare ad utilizzarla.
L'apprendistato al giorno d'oggi è solo una modalità contrattuale che le aziende usano per spendere poco.

bebina ha scritto:infatti la questione, come ho sottolineato, non è: fare solo pratica e buttare la teoria. Ma servirsi delle teorie principali e saperle applicare concretamente. Noi siamo destinati a fare un lavoro di responsabilità, sia psicologo che educatore, e la pratica, l'esperienza, secondo me sono fondamentali

Sono d'accordo...io sto facendo il tirocinio (che per fortuna nel mio caso è davvero professionalizzante) e vi assicuro che gli psicologi non conoscono a memoria le teorie, non perchè non siano competenti, ma semplicemente perchè quando hai il paziente di fronte ciò che serve non è sapere a memoria la teoria, ma aver capito quali sono le applicazioni pratiche di quella teoria.

Sono d'accordo con bebina e camelia..
Io da una coordinatrice di una cooperativa mi sono sentita dire che tutta la teoria studiata non mi servirà molto..

E' il tirocinio ad essere professionalizzante, quindi, non lo studio in sé.
E' ovvio che non tutto quello che si studia trovi applicazione pratica....meno male, mi vien da dire. Perché dovrebbe?
Lo studio è (o dovrebbe essere) studio di per sé, per il piacere di crescere, di crearci una propria strada, confrontandoci anche con quello che ci sembra "un altro mondo" e non percorrendo solo il sentiero sicuro che corrisponde ai nostri schemi mentali. Mettersi in discussione, quindi, mentre si studia.
I corsi di studio forniscono le basi: il lavoro di riflessione, selezione, collegamento, dobbiamo farlo noi.
Credo che questo "lavoro", se svolto con piacere, possa aiutarci anche nel lato pratico, di qualunque tipo esso sia, perché è trasversale alle singole applicazioni: attraversa tutto e dà vita, "informa".
E' la motivazione intrinseca,insomma: quella che parte da dentro, non il rinforzo esterno.