Dillo con parole sue...

Un amore che comincia d'estate è un amore in salute
è orizzontale
seminudo
si abbina all'allegria di canzoni furbe
mentre qualcun altro porta il cane a pisciare sul lungomare degli astronomi
tutto quel sudore lo fa scivoloso ma quando cade sa ridere di sé
si toglie gli anni
tiene aperte tutte le finestre
informa il mondo
se il sole avesse solo un po' di humour
gli riserverebbe l'occhiolino del nonno al nipote sveglio

un amore che comincia d'estate non ha paura del cancro alla pelle
non ha paure
fa comodo anche agli altri che possono così chiamarlo
stupido
fatuo
passeggero
virale
di basso profilo
di cattivo gusto
possono tenere gli specchi dentro le federe marroni
quelli che si fingono più a favore
lasciano che si sappia il loro compatire mentre dicono:
"una vita ce l'abbiamo tutti"

non è che gli abissi cambino
nemmeno l'idea di fortuna ne del suo contrario
fa solo prima a spogliarsi
toglie un po' di lavoro a S.Lorenzo
prende cura di sé
lasciandosi andare alla barba che non si fa
al trucco che non si mette

un amore che comincia d'estate
si è perso la primavera
ma non lo si vedrà mai pensare all'autunno imminente

Ligabue - (Lettere d’amore nel frigo)

Dulcis ha scritto:

marcodead ha scritto: "Ma,con l'età,ci si abitua ai propri terrori,non si fa più niente per liberarsene,ci si imborghesisce nell'Abisso.-E se ci fu un tempo in cui invidiavo quei monaci egiziani che scavavano le loro tombe per versarvi lacrime,oggi scaverei la mia per non lasciarvi cadere altro che cicche."[E.M.Cioran]

Aggiungo, che vorrei fumare io in questo momento.

Siamo in due.
Anche perchè,per dirlo sempre con parole sue,"Nei momenti critici una sigaretta porta più sollievo che i vangeli.".

marcodead ha scritto:Nei momenti critici una sigaretta porta più sollievo che i vangeli.".

Dio, com'è vero.

"Le dittature hanno questo di buono, che sanno farsi amare."


(La solitudine del satiro - E. Flaiano)

Spero che affermerete sempre la verità con coraggio, dicendo ciò che si deve a chiunque vi rivolgiate. Nel sostenere una giusta causa non dovete mai essere codardi o servili, né cercare di ingraziarvi qualcuno adulandolo.

D.I.

vorrei dire qualcosa a qualcuno e lo dico MERDA!! Fiorella

Non so di chi sia ma mi pare bellissima:

"una candela non ci perde niente nell'accendere un'altra candela"

(trovata su una solita catena internet)

è qualcosa che ha a che fare con l'emanazione di cui si parla in filosofia se si mette una torcia vicino a una accesa si accende anche quest'ultima senza togliere potenza all'emanante Fiorella

Ci sono cose che il destino si propone ostinatamente. Invano gli attraversano la strada la ragione e la virtù, il dovere e tutto quello che c'è di più sacro: qualcosa deve accadere, che per lui è giusto, che a noi non sembra giusto e possiamo comportarci come vogliamo, alla fine è lui che vince

Goethe "Le affinità elettive"

"Un cuore che cerca sente infatti che gli manca qualcosa; ma un cuore che ha perduto sente la privazione di ciò che aveva. L'ardore del desiderio si trasforma in ribellione ed impazienza, e un animo femminile, avvezzo all'attesa passiva, vorrebbe allora uscire dalla propria sfera, diventare attivo, tentare, fare anche qualcosa per la sua felicità."

Goethe "Le affinità elettive"

Mi sentivo già innamorato, ma di innamorarsi sono capaci tutti, e a tutti può accadere. Amare una persona è un'altra cosa.
Quello l'ho dovuto imparare.
Fabio Volo "un posto nel mondo"

"Qualcuno ha detto che nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta"
“L'ombra del vento” - Carlos Ruiz Zafon

Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
perchè io sono seduto da una qualche parte,
ad aspettare te.
Walt Whitman, da “Foglie d’erba”

[quote="Dany71"]

"Qualcuno ha detto che nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta"
“L'ombra del vento” - Carlos Ruiz Zafon
[/quote
...secondo te non si ama?..è una domanda seria, giuro!

beh se ti fermi a pensare io dico che hai perso i fumi dell'innamoramento perchè se no tutto quello che fai sarebbe in corrispondenza dell'essere amato, quando si ama non ci si chiede lo amo o no!! Fiorella

[quote="Trudy"]

Dany71 ha scritto:

"Qualcuno ha detto che nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta"
“L'ombra del vento” - Carlos Ruiz Zafon
[/quote
...secondo te non si ama?..è una domanda seria, giuro!

Forse è solo arrivato il momento di farsi qualche domanda, il dubbio in queste cose dovrebbe essere già un buon indicatore... di che solo chi c'è dentro può saperlo!

secondo me se ci si sofferma a pensare se si ama qualcuno è già un indice di dubbio...vuol dire che pensi che la tua risposta possa anche essere "no"...altrimenti non pensi...ami e basta!

Dany71 ha scritto:secondo me se ci si sofferma a pensare se si ama qualcuno è già un indice di dubbio...vuol dire che pensi che la tua risposta possa anche essere "no"...altrimenti non pensi...ami e basta!

A me sembra un pò un'esagerazione.
Boh, fermarsi un attimo, pensare e chiedersi, secondo me, fa bene. Fare il punto.
Guardare la bussola.
Guardare lE bussolE, più che altro.
Per vedere se segnano la stessa direzione.
Non farsi domande, questo sì, mi farebbe, personalmente, paura (e mimo: )

sai che siamo sempre su posizioni divergenti ....trovo che pensare voglia dire accennare ad una razionalizzazione ...e coi sentimenti non va d'accordo...IMHO

Dany71 ha scritto:sai che siamo sempre su posizioni divergenti ....trovo che pensare voglia dire accennare ad una razionalizzazione ...e coi sentimenti non va d'accordo...IMHO

no problem meglio divergenti che ipocritamente convergenti
Cmq, oddio, questa cosa della razionalizzazione è interessante.
Invero, caspita. Vivere solo di pancia, soprattutto i sentimenti, significherebbe scombinare ogni 2x2 l'esistenza. O no?
Sarebbe un subbuglio continuo.

Cioè, bella la pancia ...per carità.
Ma ogni tanto anche la testa...

Mica scema la testa. A volte sa dire cose interessanti.

Quand'ero piccoladolescenteinnamorata amavo una frase di Pascal che recitava più o meno "Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione
non conosce".
Con tutto il rispetto per Pascal, pur riconoscendo del vero in quel che dice, per fortuna si cresce

Dulcis ha scritto:

Dany71 ha scritto:sai che siamo sempre su posizioni divergenti ....trovo che pensare voglia dire accennare ad una razionalizzazione ...e coi sentimenti non va d'accordo...IMHO

no problem meglio divergenti che ipocritamente convergenti
Cmq, oddio, questa cosa della razionalizzazione è interessante.
Invero, caspita. Vivere solo di pancia, soprattutto i sentimenti, significherebbe scombinare ogni 2x2 l'esistenza. O no?
Sarebbe un subbuglio continuo.

Bè appunto..che problema ci sarebbe?

Scherzi a parte...qui rischio davvero di dire banalità da rubrichetta di "cioè".
Non credo che porre il tema del "pensare" sia razionalizzare freddamente ed annichilire il "sentimento".
Il sentimento va anche riconosciuto e lo riconosci riflettendo. Va anche coltivato ed anche questo richiede attenzione, ossia...pensiero.
Chiedersi, ogni tanto, "l* amo?" può esser l'anticamera del dubbio ma anche della scoperta di nuove ragioni e della consapevolezza di non stare in qualcosa per abitudine.

Questa frase... "Qualcuno ha detto che nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta" in realtà se allude a quel che penso la trovo davvero incongrua perchè può esser applicata a certi contesti alludendo al significato opposto a quello cui allude qui. Sempre che l'autore intendesse ciò che stiamo dando per scontato.

Nel senso che in certe situazioni, ossia quelle inaspettate, magari ti soffermi a chiedertelo proprio perchè ti stavi innamorando...e non te ne eri accort*.
Ti soffermi a pensare se ami o no perchè hai già la risposta, cazzo...l* ami.



(poi vi do la mail che uso per risponder ai lettori ed alle lettrici su "cosmopolitan" e "D" di repubblica. )

lukino ha scritto:(poi vi do la mail che uso per risponder ai lettori ed alle lettrici su "cosmopolitan" e "D" di repubblica. )

sto a 'morì.
Ora di frettissima. Lo studio mi chiama.
Ma dopo mi rileggo questa interessantissima rubrica.

Qui serve Arwhen o Nutellina che "stacchino" questi ultimi interventi.
Mi sa che è iniziato ufficialmente il delirio.

Decidete, preventivamente, il titolo del nuovo 3d.
Senza picchiarvi però.

Nel senso che in certe situazioni, ossia quelle inaspettate, magari ti soffermi a chiedertelo proprio perchè ti stavi innamorando...e non te ne eri accort*.
Ti soffermi a pensare se ami o no perchè hai già la risposta, cazzo...l* ami.

già...non avevo pensato a questa altra chiave di lettura invero...
può essere anche un pensiero postumo....
ma continuo a pensare che "regionare" sul "la amo/non la amo" sia cmq indicatore di dubbio...e forse eccessivamente romantica penso anche che non vorrei una persona che riflette sul "la amo?"...adoro "la pancia"!!!!

Mi ha toccato moltissimo...

In nome delle belle ragazze

Elvira Dones

Egregio Signor Presidente del Consiglio,

le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."

Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.

Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.

Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.






In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.

Elvira Dones, scrittrice-giornalista.
Nata a Durazzo nel 1960, si è laureata in Lettere albanesi e inglesi all?Università di Tirana. Emigrata dal suo Paese prima della caduta del Muro di Berlino, dal 1988 al 2004 ha vissuto e lavorato in Svizzera. Attualmente risiede negli Stati Uniti, dove alla narrativa alterna il lavoro di giornalista e sceneggiatrice.

..un plauso..solo persone come lei hanno il dovere e la capacità di rispondere in maniera dignitosa e non ignorare tutto..

Trudy ha scritto:..un plauso..solo persone come lei hanno il dovere e la capacità di rispondere in maniera dignitosa e non ignorare tutto..

In che senso dici "solo persone come lei"?

..il "solo" era in più mi sa!..ho pensato che si sia sentita offesa dalle parole sentite e solo persone come lei possono esprimere il disappunto perchè si sentono coinvolte e tirate in causa e per me in questi hanno tutto il diritto e il dovere di esprimerlo..