Per tutti i pomi della discordia!!

No non so meglio di te quali erano le tue intezioni (infatti ho premesso un permittimi!!!) però come tutti gli altri qui vedo quello che scrivi, il modo in cui lo fai, le grasse risate che ti fai senza rispondere ai post... QUindi se tu definisci ciò provocazione pribabilmente usiamo due vocabolari differenti!
Le provocazioni servono per stimolare la discussione non per deridere altri o per troncare un discorso che forse ci ha stufati( se fosse così!!!)...non puoinegare di averci attaccati!!!
Come noi non possiamo negare di aver attaccato te dopo la tua grassa risata!

sarei io ad avere le chiappe bagnate?!?!?!

masaniello ha scritto:
Magari possiamo rimanere amici…

ahi...quando si tira fuori 'sta frase......

Thor ha scritto:Infatti non lo conosciamo come te non conosci la psicologia!!!
Le nostre non sono certezze dogmatiche!!! e con questo dimostri di non aver capito quello che diciamo noi!!!
Mi innervosisco davvero molto quando qualcuno critica qualcosa di cui non ha la più pallida idea...Se la pedagogia è una meravigliosa scienza (non voglio dire il contrario!!!) allora perchè ti interroghi tanto su temi che non le appartengono?
e ci sta il farsi delle domande e quindi porle agli altri...però poi una volta posta la domanda a qualcuno che tu pensi possa darti una risposta non si può più non accettare la risposta!!!

Ma quali sono i temi che appartengono alla pedagogia? E poi, cosa vi ho chiesto?

izant_Haku ha scritto:Andre per me è un onore non avere le chiappe bagnate della tua lingua..
Faccio notare a tutti che colgo queste continue provocazioni ma che, da brava, provo una silente compassione per chi non ha nulla da dire se non insipide sciocchezze Vi lascio ai vostri inciuci.

io provo onore nel leggerti.. però più che avere chiappe bagnate dalla mia lingua (preferisco chiappe maschili) cerca di farti un bagnetto nell'umiltà

lukino ha scritto:

masaniello ha scritto:
Magari possiamo rimanere amici…

ahi...quando si tira fuori 'sta frase......

accompagnata magari dalla frase, ti amo troppo quindi ti lascio,,,
ihihih uff masaniello perdonami... lukì convincilo

Thor ha scritto:sarei io ad avere le chiappe bagnate?!?!?!

si scusa se ho sbavato .. a volte la salivazione sale

Per Andrea HIHIHIHI!!!

Per Izant... adesso vai a rileggerti i miei post vecchi??? forse dovevi prestarvi attenzione prima non ora!
Onestamente hai rinunciato alla discussione molto tempo fa non sono qui per assecondare i tuoi "capricci" (permettimi il termine...sai qua è facile essere ripresi anche per singole parole!!!)...quindi allora c'era una discussione alla quale hai rinunciato ora non mi sembra il caso di andare oltre!
Anche perchè non credo (dopo tutto quel che precede questo mio post) che potrebbe essere una discussione produttiva!

il suo scopo penso sia essere al centro dell'attenzione, quindi cambiamo discorso e faccio una domanda..

cosa succede se mentre prendi in cura una persona ti rendi conto che i suoi problemi sono identici ai tuoi? puoi parlare della propria esperienza personale per aiutarlo? (chiedo sia a chi fa psicologia e sia a chi fa pedagogia)

Bene! Fine dell'improduttiva discussione in merito alla mia (questa volta sì) domanda e buon divertimento per tutto ciò che precede questa tua decisione

E' un peccato.
Per quanto resti convinto che rispetto all'oggetto della discussione la querelle non fosse tra sapere pedagogico/sapere psicologico, il dibattito su come i saperi si autolegittimano se si è in grado un pochino di astrarsi e guardare le cose da fuori, senza dogmatismi per davvero o acritiche adesioni a quel che in fondo non si è nemmeno ancora compreso davvero e che rischia di esser solo "slogan", non è affatto inutile né scontato.

Sarà per un'altra volta.

Andrea! Ma tu hai una capacità interpretativa davverodavvero ammirevole!
Posso confermare pienamente, sono centrofila
E per risponderti, sia mai che debba farmi da parte, (lol) non esistono problemi identici in soggetti diversi poichè gli uomini sono tutti diversi tra loro!

Cerco di risponderti in modo meno astratto!!!
Il problema esteriore può essere lo stesso... facciamo un esempio storico per capirci meglio; i gruppi di alcolisti, sono tutti alcolisti, ma ovviamente diversi fra loro per storie di vite etc...però i gruppi di auto aiuto nascono per qualcosa in comune!!!
Anche l'appendicite è comune a molte persone con storie cliniche differenti eppure l'appendicite è la base comune!!!

Allora per quanto ne so io( prendilo buono soprattutto per la psicologia) ma credo sia una base comune di molte scienze: MAI PARLARE AL PAZIENTE DEI PROPRI PROBLEMI...

Allora nello specifico per lo psicologo si presume (purtroppo non i tutti i casi è così) che ci sia una analisi alle spalle che serve a fare chiarezza sulla propria persona e su eventuali problemi...inoltre si dovrebbe avere anche un supervisore con cui poter parlare del caso se ci comporta dei problemi avere un pazienti con problematiche simili alle nostre!

Credo che valga come regola anche per la pedagogia!!!
Per condividere le esperienze personali esistono appunto i gruppi di auto aiuto etc... da li può arrivare l'aiuto di condividere con chi ha lo stesso problema!!! Non può essere il curante a farlo!

si fortunatamente diversi fra loro.. problemi simili però li azzeri totalmente? situazioni simili? esistono

Posso fare un battuta??? Ok la faccio: Izant centrofila nel senso che sei al centro di una banda mentre suona??? (centro-fila)

Thor ha scritto:Cerco di risponderti in modo meno astratto!!!
Il problema esteriore può essere lo stesso... facciamo un esempio storico per capirci meglio; i gruppi di alcolisti, sono tutti alcolisti, ma ovviamente diversi fra loro per storie di vite etc...però i gruppi di auto aiuto nascono per qualcosa in comune!!!
Anche l'appendicite è comune a molte persone con storie cliniche differenti eppure l'appendicite è la base comune!!!

Allora per quanto ne so io( prendilo buono soprattutto per la psicologia) ma credo sia una base comune di molte scienze: MAI PARLARE AL PAZIENTE DEI PROPRI PROBLEMI...

Allora nello specifico per lo psicologo si presume (purtroppo non i tutti i casi è così) che ci sia una analisi alle spalle che serve a fare chiarezza sulla propria persona e su eventuali problemi...inoltre si dovrebbe avere anche un supervisore con cui poter parlare del caso se ci comporta dei problemi avere un pazienti con problematiche simili alle nostre!

Credo che valga come regola anche per la pedagogia!!!
Per condividere le esperienze personali esistono appunto i gruppi di auto aiuto etc... da li può arrivare l'aiuto di condividere con chi ha lo stesso problema!!! Non può essere il curante a farlo!

grazie non è facile comunque essere distaccati dai problemi

Per questo gli psicolgi dovrebbero fare l'analisi personale e avere una supervisione...è una delle cose più dificili da ottenere, ma il distacco va imparato pena non riuscire a fare bene il proprio lavoro...ovviamente senza perdere l'empatia!!! anceh senza quella non si può essere unbuon professionista!!! Quindi distacco ed empatia... difficile ma necessarie e fondamentali!

Nel senso che "amo" il "centro" (dell'attenzione) ipse dixit.
Amo molte cose, forse più fastidiose di questa, ad esempio amo non essere interpretata in modo corretto. Ringrazio chi ha sbagliato per questo!

lo psicologo è più clinico del pedagogista? voglio dire, deve avere più distacco? mentre l educatore può essere più coinvolto o no?

izant_Haku ha scritto:Nel senso che "amo" il "centro" (dell'attenzione) ipse dixit.
Amo molte cose, forse più fastidiose di questa, ad esempio amo non essere interpretata in modo corretto. Ringrazio chi ha sbagliato per questo!

prendilo in considerazione il mio consiglio di andare a fare la triennale di psichiatria.. potrebbe servire

Che cazzate vai dicendo? Non potrei mai accettare consigli da te Risparmiati.

potrebbe aiutare a capirti è un consiglio di convenienza... non ti vedrei ogni giorno

PIANTATELA SUBITO

ok trudy

ripeto la domanda.. lo psicologo deve avere più occhio clinico dell'educatore? più distacco?

Credo che si lo psicologo debba essere più distaccato dell'educatore...ma anche l'educatore non può "scaricare" (so che non è il termine appropriato, ma può rendere l'idea dell'effetto della condivisone) i problemi sul paziente! Faccio l'educatrice da un pò di anni e non ho mai pensato di potere parlare alle persone di me in nessun modo tranne che quello un pò più impersonale!!!
Non ci si deve far coinvolgere troppo nelle situazioni si perde l'oggettività!!!