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Scienze della comunicazione: una laurea inutile

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Messaggio Da virgoleo89 Gio 20 Gen 2011 - 20:04

Non è il mio pensiero Scienze della comunicazione: una laurea inutile 824201 ma quello della nostra amatissima e supercompetente Scienze della comunicazione: una laurea inutile 68029 ministra Mariastella Gelmini, la quale, in un intervento a Ballarò dell'11 Gennaio 2011, ha detto proprio così. Una ragazza le ha risposto con questa lettera che vorrei condividere con voi.
Spoiler:

Gent.ma Ministro Gelmini,

ho 25 anni, sono laureata in Scienze della Comunicazione e mi sto specializzando in pubblicità.
Molte volte mi sono sentita dire, un po' per scherzo e un po' sul serio, che il mio era un corso di laurea “facile” e che un mio trenta in Sociologia o non valeva neanche la metà di un 25 preso da uno studente di giurisprudenza in diritto penale o di un 18 in Anatomia.

Ho risposto sempre con il sorriso sulle labbra a chi dubitava dell'utilità dei miei studi: ho risposto lavorando di giorno e studiando di notte, ho risposto trovando sempre degli ottimi lavori, senza raccomandazione e nei quali ho messo a frutto i miei studi.


Dall'aria che tira, mi pare di capire che su un'eventuale Arca di Noè, non ci sarebbe spazio per noi poveri professonisti della comunicazione. Non per me, né per i creativi, né per gli stagisti che a centinaia lavorano nelle aziende dell'impero mediatico del presidente del consiglio. Noi non serviamo, le nostre lauree non servono.

Sono inutili anche tutti quei comunicatori, esperti di immagine creativi e chi più ne ha più ne metta che in questi anni non solo hanno permesso l'aumento esponenziale del fatturato delle aziende del Presidente del consiglio, ma che lo hanno anche supportato nella sua discesa in campo e che studiano le sue mosse e quelle del suo partito.


Le sue parole a Ballarò, poche e passate forse in sordina ai più, “abolire le lauree inutili in Scienze della Comunicazione” sono state come un colpo di pistola. Se lo dice il ministro, mi sono detta, sarà vero. Io mi fido delle istituzioni, sa?

E allora come mai permettete il proliferare di università private che chiedono 30.000 euro per un master in comunicazione? O è truffa o è circonvenzione d'incapace. In entrambi i casi, un reato.

Ho frequentato l'università pubblica, il mio corso di laurea è stato autorizzato dal ministero da lei presieduto. Quindi io sono stata truffata dallo Stato. E pretendo un risarcimento.


Ho fatto un breve calcolo: 5 anni di tasse, di affitto – sono una fuorisede – di libri, di abbonamento ai trasporti, bollette e spese varie fanno circa 10.000 euro. Se a questo ci aggiungiamo il danno biologico – studiando la notte e lavorando di giorno, il mio fisico ne ha risentito – e i danni morali e materiali arriviamo a 20 mila euro. Che ho intenzione di chiedere all'Università di Palermo e al Minstero dell'Istruzione. Io in cambio chiedo l'annullamento della mia laurea e mi impegno a reinvestire i soldi del risarcimento in una bella laurea in giurisprudenza. E in un biglietto A/R per Reggio Calabria. Sa com'è... per l'abilitazione.

Sono certa che, nell'eventuale causa, Lei mi fornirà tutto il supporto e l'appoggio possibili.
Cordialmente,
Simona Melani


Ne sono rimasta molto colpita, forse potremmo fare così anche noi quando saremmo dei disoccupati laureati in scienze delle merendine Scienze della comunicazione: una laurea inutile 554442 . Cosa ne pensate?
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Messaggio Da Folletta Gio 20 Gen 2011 - 20:26

Ho già letto la lettera della ragazza e come, scherzosamente, ho già detto su FB se chiedesse veramente un rimborso per me potrebbe diventare un piccolo mito! Scienze della comunicazione: una laurea inutile 824201
Parlando seriamente, dubito che possa succedere qualcosa. dubito che la ragazza faccia veramente ricorso e soprattutto dubito che possa vincere una causa simile però ha tutte le ragioni e appoggio simbolicamente la sua battaglia!
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Messaggio Da Federica Gio 20 Gen 2011 - 21:36

io dico solo questo.-.. è una grande!
e per quanto vale le ha dato un grande schiaffo a quell'incapace... questo si che è parlare con cognizione di causa e con una laurea meritata e sudata a differenza sua...
io al posto suo me ne starei zitta.. ogni volta che parla si mette sempre di più nel ridicolo.. il problema è che quel Dio di Berlusconi non ci arriva proprio a capire che chi compra le lauree non è in grado di fare il ministro dell'istruzione, non ci arriva proprio...
un applauso virtuale alla ragazza!
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Messaggio Da Dany71 Gio 20 Gen 2011 - 21:37

ammiro la ragazza, il suo coraggio....ma che schifo questi politici....
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Messaggio Da virgoleo89 Ven 21 Gen 2011 - 22:43

Tra l'altro leggevo sul secolo che vogliono levare anche il mio ex corso, Servizio Sociale (facoltà di Giurisprudenza). Bah
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Messaggio Da Federica Dom 23 Gen 2011 - 14:09

Mah si leviamo tutto.. lasciamo sl medicina.. tanto il resto nn serve a un tubo...mah
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Messaggio Da Simo Lun 24 Gen 2011 - 2:23

virgoleo89 ha scritto:Tra l'altro leggevo sul secolo che vogliono levare anche il mio ex corso, Servizio Sociale (facoltà di Giurisprudenza). Bah
Hai toccato un tema molto molto delicato.
Per effetto del "decreto 17" ( http://attiministeriali.miur.it/anno-2010/settembre/dm-22092010.aspx ) ci sarà una netta riduzione dell'offerta formativa. E' passato molto sotto silenzio, ma avrà un impatto molto molto molto più forte questo de-cretino sulle carriere degli studenti che la tanto discussa riforma. Eppure nessuno ha detto "ba".
Nemmeno i/le grandi leader che sono andati nei vari programmi tv a sventolare la bandiera dell'università pubblica, dicendo un sacco di ca**ate e facendo la figura dei co*lioni. Invece delle banalità e delle frasi fatte che hanno spaperato ai 4 venti sarebbe stato molto più utile discutere di questo de-cretino, per il quale -nella nostra facoltà- rischia di essere messo il numero chiuso a pedagogia, eliminati tutti i curricula dai vari corsi di laurea e forse (ma si sta facendo di tutto per evitarlo) chiusa scienze della comunicazione.
Altro che discussioni infinite sulla composizione del cda e la durata del mandato del rettore.
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Messaggio Da virgoleo89 Lun 24 Gen 2011 - 21:38

Intanto bellissima il de-cretino Scienze della comunicazione: una laurea inutile 824201 Non me ne intendo molto, ma ci sono rimasta quando ho saputo di questi due tagli. Non sono corsi importanti come quelli di medicina (guai a toccare i dottorini!! Suspect ), ma Scienze della Comunicazione o è eccome, specie in un'epoca dove i mass media hanno una rilevanza così importanza.
E Servizio Sociale forma gli assistenti sociali, e non die che non sono utili. Quel corso è mal strutturato a mio parere (per questo che l'ho mollato) ma non è inutile
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Messaggio Da Cinzia Mar 25 Gen 2011 - 11:26

Beh, io vedo tutto concatenato: non è che da una parte ci sia la riforma e dall'altra ci siano i decreti o decretini: gli uni sono figli dell'altra, la "logica" di fondo mi pare la stessa e mi pare anche evidente. Perché vederle come due cose contrapposte?
Chi difende la scuola (e quindi anche l'Università) pubblica, anzi quel poco, pochissimo che ne è rimasto, non difende solo il diritto all' istruzione (tanto inflazionato a parole quanto calpestato nei fatti) ma il diritto di accedere ai servizi fondamentali per la persona: e il servizio sociale, cui ha accennato virgoleo, ne è parte fondamentale.
Dunque, a mio avviso, nessuna contrapposizione.
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Messaggio Da Dany71 Mar 25 Gen 2011 - 11:39

la contrapposizione cui accennava Simo sta nell'occuparsi parimenti tanto dei CDA degli atenei quanto dei tagli di importantissimi CDL...ovvero....forse di occuparsi maggiormente dei primi e far passare in sordina i secondi...
ecco la contrapposizione...la vedo..eccome!
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Messaggio Da Cinzia Mar 25 Gen 2011 - 12:22

La contrapposizione c'è se ce la vogliamo mettere: è necessario?
Personalmente credo di no.
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Messaggio Da Dany71 Mar 25 Gen 2011 - 12:28

...io non ce la voglio mettere...la vedo!!
è questione di punti di vista e modi di vedere ed interpretare più che di volontarietà.
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Messaggio Da Simo Mar 25 Gen 2011 - 18:47

Non è una questione di contrapposizioni, ma di fare le cose ragionando oppure fare le cose da pecoroni.
Il decreto che ho citato è di settembre, quindi ha preceduto la riforma. Si può certo dire che è frutto della stessa ottica, ma sono due aspetti abbastanza slegati dal punto di vista pratico. La riforma riguarda prevalentemente la struttura degli atenei, il sistema di governo, il sistema di reclutamento... tutte robe importanti, ma che ben poco hanno a che vedere con gli studenti.
Il decretino che ho citato invece ha moltissimo a che vedere con gli studenti.
Ora mi chiedo: aveva più senso protestare contro un piccolo decretino dagli effetti devastanti e che poteva essere fatto modificare con una facilità relativa o invece scagliarsi a testa bassa contro una riforma che ci tocca poco e che aveva un sostegno politico (non solo nel cdx) tale da metterla al riparo da tutto?
Poi ci chiediamo perchè ci prendono per dei coglioni strumentalizzati: lo siamo!! Ci scateniamo a mille su cose che non ci toccano quasi e non facciamo una piega quando veniamo direttamente danneggiati.
Le borse di studio stavano per sparire ma nessuno se n'è interessato, ho girato le assemblee di mezza genova per spiegare che quello che era un aspetto molto più urgente e importante del resto.
Il decreto 17 è passato e nessuno ha fiatato.
Boh.

Che poi, chiariamo, non è che io sia necessariamente contrario a una "riduzione dell'offerta formativa". Ci sono oggettivamente degli sprechi, corsi di laurea con 12 iscritti et similia, ma un decreto ministeriale fatto col cervello avrebbe distinto da caso a caso e individuato dei parametri specifici... invece in quello che hanno emanato (negli allegati, in particolare) hanno buttato lì parametri uguali per tutti e le università si devono arrangiare, col bel risultato che le decisioni vengono prese all'interno delle facoltà e i gruppi di potere mantengono inalterate le loro cattedre, mentre vengono chiusi i corsi più deboli e nessuno tiene minimamente in conto l'aspetto culturale dell'offerta formativa, che dovrebbe essere invece il criterio principale della faccenda.
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Messaggio Da Cinzia Mer 26 Gen 2011 - 13:19

Simo ha scritto:
virgoleo89 ha scritto:Tra l'altro leggevo sul secolo che vogliono levare anche il mio ex corso, Servizio Sociale (facoltà di Giurisprudenza). Bah
Hai toccato un tema molto molto delicato.
Per effetto del "decreto 17" ( http://attiministeriali.miur.it/anno-2010/settembre/dm-22092010.aspx ) ci sarà una netta riduzione dell'offerta formativa. E' passato molto sotto silenzio, ma avrà un impatto molto molto molto più forte questo de-cretino sulle carriere degli studenti che la tanto discussa riforma. Eppure nessuno ha detto "ba".
Nemmeno i/le grandi leader che sono andati nei vari programmi tv a sventolare la bandiera dell'università pubblica, dicendo un sacco di ca**ate e facendo la figura dei co*lioni. Invece delle banalità e delle frasi fatte che hanno spaperato ai 4 venti sarebbe stato molto più utile discutere di questo de-cretino, per il quale -nella nostra facoltà- rischia di essere messo il numero chiuso a pedagogia, eliminati tutti i curricula dai vari corsi di laurea e forse (ma si sta facendo di tutto per evitarlo) chiusa scienze della comunicazione.
Altro che discussioni infinite sulla composizione del cda e la durata del mandato del rettore.

Simo ha scritto:Non è una questione di contrapposizioni, ma di fare le cose ragionando oppure fare le cose da pecoroni.
Il decreto che ho citato è di settembre, quindi ha preceduto la riforma. Si può certo dire che è frutto della stessa ottica, ma sono due aspetti abbastanza slegati dal punto di vista pratico. La riforma riguarda prevalentemente la struttura degli atenei, il sistema di governo, il sistema di reclutamento... tutte robe importanti, ma che ben poco hanno a che vedere con gli studenti.
Il decretino che ho citato invece ha moltissimo a che vedere con gli studenti.
Ora mi chiedo: aveva più senso protestare contro un piccolo decretino dagli effetti devastanti e che poteva essere fatto modificare con una facilità relativa o invece scagliarsi a testa bassa contro una riforma che ci tocca poco e che aveva un sostegno politico (non solo nel cdx) tale da metterla al riparo da tutto?
Poi ci chiediamo perchè ci prendono per dei coglioni strumentalizzati: lo siamo!! Ci scateniamo a mille su cose che non ci toccano quasi e non facciamo una piega quando veniamo direttamente danneggiati.
Le borse di studio stavano per sparire ma nessuno se n'è interessato, ho girato le assemblee di mezza genova per spiegare che quello che era un aspetto molto più urgente e importante del resto.
Il decreto 17 è passato e nessuno ha fiatato.
Boh.

Ti ringrazio Simo per la tua spiegazione, ora la questione è un po' più chiara ma rimango perplessa su alcune linee di fondo.

Dove e in quali momenti si è parlato, per quanto riguarda la nostra Facoltà, di questo decreto 17? E' di settembre, hai ragione, ma se tu non avessi messo il link, io non avrei saputo dove cercarlo: non ne avevo gli estremi.

Qualche settimana fa ho chiesto ripetutamente che venissero date, qui sul forum, delucidazioni sull' ultimo Consiglio di Corso di Laurea del 12-01-2011 , di cui, qui sul forum, siamo venuti a conoscenza per "sentito dire".
Nella risposta, arrivata dopo un po', viene citato questo decreto, solo come numero: ho chiesto chiarimenti a riguardo, anche per poterlo reperire, e non ho avuto risposta.

Tu parli delle difficoltà incontrate per informare gli studenti di altre Facoltà (ho inteso questo con "assemblee di mezza Genova") in merito alla riforma, ma non solo: comprendo il tuo discorso e condivido le linee di fondo del ragionamento.
E' necessario essere informati su tutti gli aspetti rilevanti, confrontarsi e discuterne.

Per quanto riguarda noi, dove se ne parla?
Nelle assemblee studentesche? Può darsi, ma il numero di persone che partecipa non mi pare molto alto e non so se in tempi brevi si possa ottenere ragionevolmente molto di più.

Io ho più volte battuto sull' importanza di diffondere le informazioni qui sul forum, ho fatto proposte (ad es: raccogliere le richieste per i Consigli, istituire un filo diretto con i rappresentanti) ma non mi pare che le risposte ottenute siano state esaurienti.

A dirla tutta, non mi sembra ci sia stata né che ci sia una grande disponibilità al dialogo e al confronto.

Mi pare di aver capito, correggimi se sbaglio, che sia stata attuata una sorta di decentramento, per cui tu hai assunto anche altre funzioni e quindi il tuo lavoro non riguarda più solo e soltanto la nostra Facoltà.

Ci sono però altri rappresentanti: credo che sia loro compito informare tutti gli studenti e intavolare con loro (noi) un dialogo sugli argomenti portanti.

Come facciamo ad essere informati e a fare scelte criticamente ragionate se le informazioni non vengono rese disponibili a tutti e non viene promosso il dialogo?

E' ovvio che alla fine si legge "solo" quello che c'è sui giornali o si ascolta "solo" quello che viene detto in televisione.

Non si dica poi che abbiamo una visione parziale se non ci si preoccupa di discutere su tutti i punti.

Non si dica che facciamo la figura dei coglioni se c'è una disparità di partenza : cominciamo invece con l'informare tutti su tutti i punti (in questo condivido il tuo discorso) e promuoviamo il dialogo nei luoghi pubblici (e il forum lo è), con tutti.

Non si dica che non facciamo proposte: io ne ho fatto ma sono state bellamente ignorate.
Non pretendevo che le mie proposte venissero accolte, ci mancherebbe, ma almeno una risposta sarebbe stata gradita: anche un no, motivato, che so un "Beh, ne possiamo discutere: gli altri utenti cosa dicono?".
Cose così, insomma.
Va beh, pazienza. Prendiamo atto della realtà.

Personalmente, come persona, cittadina e studentessa, sono rimasta molto perplessa nell' aver saputo così, "casualmente", come voce da bar, che c'è stato un Consiglio di Corso di Laurea, nel non essere stata informata, io come altri studenti utenti del forum, come è nostro diritto essere.

Pare che altre persone ne fossero a conoscenza (come?): io personalmente no- e come me penso altri- e non per mia (e nostra) incuria.
Vista l'importanza dell' incontro in sé e la rilevanza dei temi trattati, credo sarebbe stato opportuno informarci tutti in altro modo sia prima sia dopo.
E questo dovrebbe verificarsi regolarmente per tutti i Consigli, pre e post.
Anche questo ho detto; altra proposta, ignorata e caduta nel nulla.

Non sono neppure soddisfatta del tipo di conversazione, chiamiamola così, che è scaturita in seguito alle mie domande sulla questione.
La risposta da una fonte "ufficiale" è arrivata dopo un po' di tempo: ho chiesto altri chiarimenti, fatto proposte ed è nuovamente calato il silenzio.

Mi sbaglierò ma l'impressione che ne ho ricavato io è che ci sia veramente poca disponibilità al dialogo, ad ascoltare e a confrontarsi con gli studenti.

E' una mia impressione, naturalmente. Giusta? Sbagliata? Non so, dico quello che sento.
Prendiamo atto della realtà ma non si dica poi che non facciamo proposte costruttive o che passiamo o siamo dei coglioni.
Io le proposte le ho fatte e a farmi dare della cogliona, anche se indirettamente, non ci sto.

Sono amareggiata, delusa, e anche parecchio arrabbiata e non ho problemi a dirlo pubblicamente.
E' un'impressione che ricavo da questa realtà ed è un' impressione che non mi piace per niente.

Leggo "sopra di me" le tue parole come firma e mi sembra veramente che siano state disattese, ripenso allo spirito con cui è nato questo forum e mi chiedo dove sia finito.

Chiedo scusa per lo sproloquio: ero decisa e quasi rassegnata a lasciar perdere ma le tue parole hanno fatto da "cue" e mi hanno dato la spinta per reagire esprimendo la discordanza che sento tra quello che si dice, che dovrebbe essere, e quello che, di fatto, è.

Sta a noi vedere la realtà, senza false credenze , decidere se ci sta bene o no e poi agire di conseguenza.
Ma gli strumenti per poter vedere e leggere la realtà senza travisamenti devono essere forniti a tutti: altrimenti è come dire a una persona che non sa leggere quando di fatto le viene reso molto difficile l' accesso alle "strumentalità di base".
Poi ognuno ci mette del suo, chiaramente, ma le basi devono essere date a tutti.

Quindi non si dica che dobbiamo aprire le porte quando la serratura viene bloccata o cambiata e nessuno di noi ha il passpartout.
Si dica piuttosto che, per far sì che le persone si informino a propria volta, chi detiene gli strumenti, la possibilità e il ruolo adatto per informare e raccogliere proposte, a tutti i livelli, lo deve fare- visto che se ne è assunto il compito- con tutti coloro con cui ha a che fare (nell' ambito del proprio ruolo, ovviamente).
Si cominci a fare questo, poi ne riparliamo.
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Messaggio Da Sha_SPE Dom 30 Gen 2011 - 1:21

Simona, sei grande ed hai tutto il mio appoggio e la mia stima! Purtroppo non è soltanto il problema di SDC, ma è un guaio che affligge molti corsi di studio universitari; in una recente intervista, l'esimia Gelmini ha affermato che gli studenti ( invece di sudare sui libri ed acculturarsi ) dovrebbero diventare più pratici e manuali, accettare contratti di apprendistato ed imparare un mestiere, tanto che vuole inserire una sessantina di scuole tecniche " per la tecnologia " allo scopo di formare nuovi tecnici industriali, da quanto ho capito, se qualcun altro ha letto l'intervista ed ha capito qualcosa di diverso, me lo faccia, x amore dell'informazione, presente. Ora pero dico: I meccanici, gli elettricisti, gli idraulici, gli operai, sempre e comunque utilissimi nella nostra società, oltre che onesti lavoratori, sarebbero queste le figure che in questo momento avrebbero bisogno di un sostegno per la loro carriera professionale, secondo la Gelmini. Quando conosco un sacco di persone in gamba in questi ambiti che non hanno avuto difficoltà a fare carriera. mentre un laurea
to giovane e con il massimo dei voti in scienze della comunicazione, pedagogia, psicologia, o lettere, e persino giurisprudenza (a meno di una forte raccomandazione ) è costretto a fare la fame con contratti di apprendistato, o a tempo indeterminato, e comunque sottopagati, specie i futuri pedagogisti ( come me ). Forse la Gelmini dovrebbe prima occuparsi dei settori in crisi, aiutando coloro che finiscono un determinato corso di laurea a trovare lavoro nel loro settore, sopratutto se queste sono persone in gamba che hanno passione per questo lavoro ed ambito di studi. ma a sentirla, sembra che la signorina non voglia, nel nostro paese, gente che tiene alla sua cultura, ad avere un buon titolo di laurea, che sappia unire una buona formazione manuale e professionale ad un buon grado di cultura, indispensabile non soltanto nel lavoro, ma anche ai rapporti sociali ed umani. e poi ci spieghiamo della fuga dei giovani dal nostro paese!
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Messaggio Da Sha_SPE Dom 30 Gen 2011 - 1:21

Simona, sei grande ed hai tutto il mio appoggio e la mia stima! Purtroppo non è soltanto il problema di SDC, ma è un guaio che affligge molti corsi di studio universitari; in una recente intervista, l'esimia Gelmini ha affermato che gli studenti ( invece di sudare sui libri ed acculturarsi ) dovrebbero diventare più pratici e manuali, accettare contratti di apprendistato ed imparare un mestiere, tanto che vuole inserire una sessantina di scuole tecniche " per la tecnologia " allo scopo di formare nuovi tecnici industriali, da quanto ho capito, se qualcun altro ha letto l'intervista ed ha capito qualcosa di diverso, me lo faccia, x amore dell'informazione, presente. Ora pero dico: I meccanici, gli elettricisti, gli idraulici, gli operai, sempre e comunque utilissimi nella nostra società, oltre che onesti lavoratori, sarebbero queste le figure che in questo momento avrebbero bisogno di un sostegno per la loro carriera professionale, secondo la Gelmini. Quando conosco un sacco di persone in gamba in questi ambiti che non hanno avuto difficoltà a fare carriera. mentre un laurea
to giovane e con il massimo dei voti in scienze della comunicazione, pedagogia, psicologia, o lettere, e persino giurisprudenza (a meno di una forte raccomandazione ) è costretto a fare la fame con contratti di apprendistato, o a tempo indeterminato, e comunque sottopagati, specie i futuri pedagogisti ( come me ). Forse la Gelmini dovrebbe prima occuparsi dei settori in crisi, aiutando coloro che finiscono un determinato corso di laurea a trovare lavoro nel loro settore, sopratutto se queste sono persone in gamba che hanno passione per questo lavoro ed ambito di studi. ma a sentirla, sembra che la signorina non voglia, nel nostro paese, gente che tiene alla sua cultura, ad avere un buon titolo di laurea, che sappia unire una buona formazione manuale e professionale ad un buon grado di cultura, indispensabile non soltanto nel lavoro, ma anche ai rapporti sociali ed umani. e poi ci spieghiamo della fuga dei giovani dal nostro paese!
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Messaggio Da Simo Lun 31 Gen 2011 - 2:33

Cara Cinzia, scusa il ritardo con cui rispondo.
Ho letto attentamente il tuo post e, francamente, penso che tu abbia molte ragioni.
Prima di iniziare tutto il discorso, però, è giusto che faccia una precisazione rispetto a quello che ho scritto, perchè rileggendo mi rendo conto che non è affatto chiaro. La mia era una polemica, molto polemica, contro certi amici esaltati dei centri sociali-collettivi, con cui non mi trovo e non mi sono mai trovato d'accordo una volta che fosse una, che si parlasse di contenuti o di metodi. Era a loro che mi rivolgevo parlando di coglioni, strumentalizzati, ecc ecc ecc... Sempre loro conoscono perfettamente il suddetto decreto 17 ma se ne fregano, perchè non fa notizia e non vale la pena spendercisi, idem le borse di studio. Mi rendo conto che, da quello che ho scritto, le mie parole sembravano indirizzate indiscriminatamente a tutti, ma non è così.

Ora entro nel merito di quello che hai scritto, partendo da una frase:
Cinzia ha scritto:Mi pare di aver capito, correggimi se sbaglio, che sia stata attuata una sorta di decentramento, per cui tu hai assunto anche altre funzioni e quindi il tuo lavoro non riguarda più solo e soltanto la nostra Facoltà.
Si, io ho assunto prevalentemente altre funzioni. Ora sono rappresentante degli universitari nel Consiglio di Amministrazione dell'ateneo e pure nel Consiglio di Amministrazione dell'ARSSU. In sostanza rappresento (come ho detto nel discorso sabato scorso) tutti e 40 mila gli studenti dell'ateneo genovese. Visto che, come purtroppo sappiamo, il contatto fra rappresentati e rappresentanti è molto lacunoso in questi mesi mi sono impegnato molto per cercare di colmare questa lacuna, appunto "partecipando alle assemblee di mezza genova". E' stato molto faticoso. Sembra che mi stia giustificando perchè è effettivamente quello che sto facendo (visto che, di fatto, siete voi i miei primi rappresentati), ma è anche doveroso da parte mia spiegar(ve)lo. Solo per prendere contatti con quasi tutti i miei colleghi rappresentanti mi ci è voluto un bell'impegno, per non parlare del farmi conoscere dai loro rispettivi rappresentati.
In mezzo a tutto questo ho in parte trascurato i miei doveri di rappresentante di facoltà e corso di laurea. Ho dato per scontato che quello che facevo io prima sarebbe stato fatto automaticamente anche dopo dagli altri, ma senza "organizzare" il lavoro del nuovo gruppo dei rappresentanti di facoltà. Sul momento ho pensato che non era giusto ingerire eccessivamente nella loro attività, che quando io ho iniziato nessuno mi ha mai detto cosa fare o come farlo (magari!)... insomma ho pensato che fosse giusto che agissero come meglio credevano, senza ingerenze da parte mia.
Non che ora voglia rinnegare quella scelta, semplicemente avrei potuto e dovuto gestirla meglio, come minimo esplicitando il passaggio di funzioni e di "modalità". Ovviamente i nuovi rappresentanti sono e saranno liberi di gestire il loro rapporto con gli studenti come meglio credono, non sono certo qui a difendere o accusare nessuno, ma certamente è un aspetto che va esplicitato. Non è comunque troppo tardi. Ti posso assicurare che, come gruppo, ci rifletteremo attentamente e ne trarremo le dovute conclusioni.
Per fortuna che, quasi per caso, è uscito il discorso in modo che si possa affrontare la situazione. Grazie del tuo post quindi, è molto utile.

Sha_SPE ha scritto: Forse la Gelmini dovrebbe prima occuparsi dei settori in crisi, aiutando coloro che finiscono un determinato corso di laurea a trovare lavoro nel loro settore,
Sha intanto grazie delle parole di apprezzamento, però devo dirti che sono SimonE, non SimonA Scienze della comunicazione: una laurea inutile 824201
Detto questo il tuo discorso è molto ampio e generale, ci sarebbe da parlarne delle ore... Il fatto è che quando si discute di una riforma non si può ragionare in termini di "preferenze" per gli uni o gli altri, o di "precedenze", ma ci si deve sforzare di produrre una proposta ampia e articolata, DIFFERENZIATA, che tenga conto di tutte le diverse realtà ed esigenze... è molto molto difficile, ma in teoria un ministro dovrebbe essere una persona molto molto competente, quindi mi sembra che abbiamo il diritto di pretenderlo. Scienze della comunicazione: una laurea inutile 49743
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Messaggio Da Sha_SPE Lun 31 Gen 2011 - 3:17

Simo ha scritto:Cara Cinzia, scusa il ritardo con cui rispondo.
Ho letto attentamente il tuo post e, francamente, penso che tu abbia molte ragioni.
Prima di iniziare tutto il discorso, però, è giusto che faccia una precisazione rispetto a quello che ho scritto, perchè rileggendo mi rendo conto che non è affatto chiaro. La mia era una polemica, molto polemica, contro certi amici esaltati dei centri sociali-collettivi, con cui non mi trovo e non mi sono mai trovato d'accordo una volta che fosse una, che si parlasse di contenuti o di metodi. Era a loro che mi rivolgevo parlando di coglioni, strumentalizzati, ecc ecc ecc... Sempre loro conoscono perfettamente il suddetto decreto 17 ma se ne fregano, perchè non fa notizia e non vale la pena spendercisi, idem le borse di studio. Mi rendo conto che, da quello che ho scritto, le mie parole sembravano indirizzate indiscriminatamente a tutti, ma non è così.

Ora entro nel merito di quello che hai scritto, partendo da una frase:
Cinzia ha scritto:Mi pare di aver capito, correggimi se sbaglio, che sia stata attuata una sorta di decentramento, per cui tu hai assunto anche altre funzioni e quindi il tuo lavoro non riguarda più solo e soltanto la nostra Facoltà.
Si, io ho assunto prevalentemente altre funzioni. Ora sono rappresentante degli universitari nel Consiglio di Amministrazione dell'ateneo e pure nel Consiglio di Amministrazione dell'ARSSU. In sostanza rappresento (come ho detto nel discorso sabato scorso) tutti e 40 mila gli studenti dell'ateneo genovese. Visto che, come purtroppo sappiamo, il contatto fra rappresentati e rappresentanti è molto lacunoso in questi mesi mi sono impegnato molto per cercare di colmare questa lacuna, appunto "partecipando alle assemblee di mezza genova". E' stato molto faticoso. Sembra che mi stia giustificando perchè è effettivamente quello che sto facendo (visto che, di fatto, siete voi i miei primi rappresentati), ma è anche doveroso da parte mia spiegar(ve)lo. Solo per prendere contatti con quasi tutti i miei colleghi rappresentanti mi ci è voluto un bell'impegno, per non parlare del farmi conoscere dai loro rispettivi rappresentati.
In mezzo a tutto questo ho in parte trascurato i miei doveri di rappresentante di facoltà e corso di laurea. Ho dato per scontato che quello che facevo io prima sarebbe stato fatto automaticamente anche dopo dagli altri, ma senza "organizzare" il lavoro del nuovo gruppo dei rappresentanti di facoltà. Sul momento ho pensato che non era giusto ingerire eccessivamente nella loro attività, che quando io ho iniziato nessuno mi ha mai detto cosa fare o come farlo (magari!)... insomma ho pensato che fosse giusto che agissero come meglio credevano, senza ingerenze da parte mia.
Non che ora voglia rinnegare quella scelta, semplicemente avrei potuto e dovuto gestirla meglio, come minimo esplicitando il passaggio di funzioni e di "modalità". Ovviamente i nuovi rappresentanti sono e saranno liberi di gestire il loro rapporto con gli studenti come meglio credono, non sono certo qui a difendere o accusare nessuno, ma certamente è un aspetto che va esplicitato. Non è comunque troppo tardi. Ti posso assicurare che, come gruppo, ci rifletteremo attentamente e ne trarremo le dovute conclusioni.
Per fortuna che, quasi per caso, è uscito il discorso in modo che si possa affrontare la situazione. Grazie del tuo post quindi, è molto utile.

Sha_SPE ha scritto: Forse la Gelmini dovrebbe prima occuparsi dei settori in crisi, aiutando coloro che finiscono un determinato corso di laurea a trovare lavoro nel loro settore,
Sha intanto grazie delle parole di apprezzamento, però devo dirti che sono SimonE, non SimonA Scienze della comunicazione: una laurea inutile 824201
Detto questo il tuo discorso è molto ampio e generale, ci sarebbe da parlarne delle ore... Il fatto è che quando si discute di una riforma non si può ragionare in termini di "preferenze" per gli uni o gli altri, o di "precedenze", ma ci si deve sforzare di produrre una proposta ampia e articolata, DIFFERENZIATA, che tenga conto di tutte le diverse realtà ed esigenze... è molto molto difficile, ma in teoria un ministro dovrebbe essere una persona molto molto competente, quindi mi sembra che abbiamo il diritto di pretenderlo. Scienze della comunicazione: una laurea inutile 49743

Carissimo Simone, non è stato affatto un errore di battitura; per Simona, parlavo della ragazza che ha scritto la lettera pubblicata in questo topic, lettera pubblicata all'interno del topic stesso, quindi vai tranquillo Wink a voi che amministrate questo forum, ho gia fatto dei sinceri complimenti in precedenza nel topic dedicato alle presentazioni, senza alcun errore di nome! Scienze della comunicazione: una laurea inutile 942552 quanto al tuo commento, devo dire che hai infinitamente ragione, ed è stato quello, alla fine il senso del mio discorso: io credo che qualsiasi figura professionale sia utile a questa società in continua trasformazione, e fare discorsi di precedenza o di preferenze sarebbe completamente sbagliato; ma un ministro capace, dovrebbe essere in grado di fornire pari opportunità a chiunque trovi la sua strada, qualsiasi essa sia, e non trovo affatto giusto che chi, per vocazione, scopre che la sua strada appartiene al sociale, ad aiutare a capire il prossimo ed a capirsi, come nel caso della psicologia o della pedagogia e questa persona non possa avere pari opportunità di chi scopre una vocazione per diventare un medico chirurgo come chi scopre la vocazione nell'aggiustare gli impianti elettrici Scienze della comunicazione: una laurea inutile 942552 la Gelmini dovrebbe saper, nei suoi programmi di governo, offrire dei percorsi di formazione che si adattano ad ogni strada che sceglie di intraprendere ogni singolo soggetto italiano desideroso di essere utile, e di diventare qualcuno nel nostro paese, e che lotta per avere ciò, come la nostra collega laureata in scienze della comunicazione di cui abbiamo letto la lettera ha fatto e continua a fare. in definitiva, al momento possiamo fare mille congetture, ma servono a poco, per ora possiamo soltanto andare avanti dando il massimo, sperando sempre in una società migliore, più equilibrata, e, citando le tue parole, che tenga in considerazione ogni diversa realtà ed esigenze. Scienze della comunicazione: una laurea inutile 942552
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Messaggio Da Cinzia Lun 31 Gen 2011 - 18:30

Simo ha scritto:Cara Cinzia, scusa il ritardo con cui rispondo.
Ho letto attentamente il tuo post e, francamente, penso che tu abbia molte ragioni.
Prima di iniziare tutto il discorso, però, è giusto che faccia una precisazione rispetto a quello che ho scritto, perchè rileggendo mi rendo conto che non è affatto chiaro. La mia era una polemica, molto polemica, contro certi amici esaltati dei centri sociali-collettivi, con cui non mi trovo e non mi sono mai trovato d'accordo una volta che fosse una, che si parlasse di contenuti o di metodi. Era a loro che mi rivolgevo parlando di coglioni, strumentalizzati, ecc ecc ecc... Sempre loro conoscono perfettamente il suddetto decreto 17 ma se ne fregano, perchè non fa notizia e non vale la pena spendercisi, idem le borse di studio. Mi rendo conto che, da quello che ho scritto, le mie parole sembravano indirizzate indiscriminatamente a tutti, ma non è così.

Ora entro nel merito di quello che hai scritto, partendo da una frase:
Cinzia ha scritto:Mi pare di aver capito, correggimi se sbaglio, che sia stata attuata una sorta di decentramento, per cui tu hai assunto anche altre funzioni e quindi il tuo lavoro non riguarda più solo e soltanto la nostra Facoltà.
Si, io ho assunto prevalentemente altre funzioni. Ora sono rappresentante degli universitari nel Consiglio di Amministrazione dell'ateneo e pure nel Consiglio di Amministrazione dell'ARSSU. In sostanza rappresento (come ho detto nel discorso sabato scorso) tutti e 40 mila gli studenti dell'ateneo genovese. Visto che, come purtroppo sappiamo, il contatto fra rappresentati e rappresentanti è molto lacunoso in questi mesi mi sono impegnato molto per cercare di colmare questa lacuna, appunto "partecipando alle assemblee di mezza genova". E' stato molto faticoso. Sembra che mi stia giustificando perchè è effettivamente quello che sto facendo (visto che, di fatto, siete voi i miei primi rappresentati), ma è anche doveroso da parte mia spiegar(ve)lo. Solo per prendere contatti con quasi tutti i miei colleghi rappresentanti mi ci è voluto un bell'impegno, per non parlare del farmi conoscere dai loro rispettivi rappresentati.
In mezzo a tutto questo ho in parte trascurato i miei doveri di rappresentante di facoltà e corso di laurea. Ho dato per scontato che quello che facevo io prima sarebbe stato fatto automaticamente anche dopo dagli altri, ma senza "organizzare" il lavoro del nuovo gruppo dei rappresentanti di facoltà. Sul momento ho pensato che non era giusto ingerire eccessivamente nella loro attività, che quando io ho iniziato nessuno mi ha mai detto cosa fare o come farlo (magari!)... insomma ho pensato che fosse giusto che agissero come meglio credevano, senza ingerenze da parte mia.
Non che ora voglia rinnegare quella scelta, semplicemente avrei potuto e dovuto gestirla meglio, come minimo esplicitando il passaggio di funzioni e di "modalità". Ovviamente i nuovi rappresentanti sono e saranno liberi di gestire il loro rapporto con gli studenti come meglio credono, non sono certo qui a difendere o accusare nessuno, ma certamente è un aspetto che va esplicitato. Non è comunque troppo tardi. Ti posso assicurare che, come gruppo, ci rifletteremo attentamente e ne trarremo le dovute conclusioni.
Per fortuna che, quasi per caso, è uscito il discorso in modo che si possa affrontare la situazione. Grazie del tuo post quindi, è molto utile.

Caro Simone,
grazie a te per il chiarimento Scienze della comunicazione: una laurea inutile 588852: avevo intuito che ci fosse stato qualche cambiamento e ti ringrazio per avercene parlato.
Credo che un gruppo un pochino più numeroso, in cui ognuno sia motivato in quello che fa e abbia chiari il proprio ruolo e le proprie funzioni offra il vantaggio di poter lavorare e interagire positivamente con gli studenti (in questo caso) senza che un'unica persona si senta gravata da un surplus di richieste e aspettative.
Personalmente mi venuto naturale pensare al binomio "forum-modalità di comunicazione" ma è anche vero che non necessariamente tutti sentono preferenziale il canale scritto: l'importante, in questo caso, è il fine, ossia che comunque venga mantenuto il dialogo e che l' interazione ci sia, con tutti.
Credo che ogni studente, utente,cittadino, ecc, se viene considerato dalle "istituzioni", ossia se avverte che il suo contributo è tenuto, per quanto possibile, in considerazione, si senta maggiormente partecipe della realtà in cui vive e motivato a fare proposte e ad ascoltare quelle degli altri.
Il problema sorge quando la comunicazione si interrompe e, parallellamente, aumentano le distanze.
Ma, come hai detto giustamente tu, non è troppo tardi.
Noi siamo qui: fateci sapere Scienze della comunicazione: una laurea inutile 942552 .
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Messaggio Da Marco;-) Lun 31 Gen 2011 - 20:38

Cara Cinzia,
leggendo attentamente ciò che hai scritto, e sentendomi chiaramente chiamato in causa, non posso anch'io che intervenire nel risponderti.
In qualità di rappresentante in CdF e CCL di SPE prendo atto delle mancanze che personalmente ho avuto nell'informare e nel mantenere un confronto diretto con te e con tutti i colleghi di questa facoltà, e per questo mi scuso.
Le legittime perplessità che hai espresso mi hanno fatto riflettere su quanto io sia stato fin'ora carente sulla raccolta di opinioni, in spazi pubblici come il forum, e sulla divulgazione delle informazioni ricevute in Consiglio.
Sollevando Simone (già impegnato per noi tutti in Ateneo) da questa responsabilità, sono io a farne carico.
Detto ciò è chiaro che scusarmi non basta e che, come scrive Simone, "non è troppo tardi" per iniziare il percorso di confronto che ci eravamo prefissati all'inizio di questo mandato.
Per ora, in questo post, non posso che chiarire che il mio futuro modo di agire nell'informare, ascoltare, e quindi, RAPPRESENTARE sarà più adeguato alle giuste aspettative degli studenti, e dove continuerò ad essere carente apprezzerò sempre critiche costruttive come le tue, sia per migliorarmi sia per poter offrire un miglior contributo in qualità del ruolo che ho assunto, in collaborazione con gli altri rappresentanti di CdF, STP e FP.




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Messaggio Da Cinzia Lun 31 Gen 2011 - 22:42

Marco;-) ha scritto:Cara Cinzia,
leggendo attentamente ciò che hai scritto, e sentendomi chiaramente chiamato in causa, non posso anch'io che intervenire nel risponderti.
In qualità di rappresentante in CdF e CCL di SPE prendo atto delle mancanze che personalmente ho avuto nell'informare e nel mantenere un confronto diretto con te e con tutti i colleghi di questa facoltà, e per questo mi scuso.
Le legittime perplessità che hai espresso mi hanno fatto riflettere su quanto io sia stato fin'ora carente sulla raccolta di opinioni, in spazi pubblici come il forum, e sulla divulgazione delle informazioni ricevute in Consiglio.
Sollevando Simone (già impegnato per noi tutti in Ateneo) da questa responsabilità, sono io a farne carico.
Detto ciò è chiaro che scusarmi non basta e che, come scrive Simone, "non è troppo tardi" per iniziare il percorso di confronto che ci eravamo prefissati all'inizio di questo mandato.
Per ora, in questo post, non posso che chiarire che il mio futuro modo di agire nell'informare, ascoltare, e quindi, RAPPRESENTARE sarà più adeguato alle giuste aspettative degli studenti, e dove continuerò ad essere carente apprezzerò sempre critiche costruttive come le tue, sia per migliorarmi sia per poter offrire un miglior contributo in qualità del ruolo che ho assunto, in collaborazione con gli altri rappresentanti di CdF, STP e FP.

Caro Marco,
mi ha fatto molto piacere leggere le tue parole e quelle di Simone e vi ringrazio per aver tenuto in considerazione le perplessità che ho espresso.
Spero che anche momenti di crisi (nel vero senso della parola) come questo possano contribuire, con l' aiuto di tutti, a rendere più proficuo lo scambio tra studenti -come siamo- ma non solo, e un po' più sereno il clima "relazionale", a volte un po' teso, per tanti motivi.
Mi auguro che insieme, ognuno per quello che si sente, riusciamo ad utilizzare al meglio questo forum, riprendendo i motivi per cui è nato, anche e soprattutto in periodi non facili come quello che tutti stiamo attraversando.

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Messaggio Da ylenia89 Mar 1 Feb 2011 - 2:40

Io mi accodo a questo topic già avviato all'interno del quale buona parte di ciò che era necessario/doveroso/giusto dire è già stato detto nel migliore dei modi. Il mio intervento a questo punto sembrerà piazzato qui quasi a caso; in realtà il mio scopo principale non è quello di giustificarmi in qualche modo, bensì quello di dimostrare di aver letto con attenzione ciò che è stato scritto in questa sede e di prendere atto, come già hanno fatto Simo e Marco, delle critiche (legittime) che mi/ci sono state rivolte come rappresentanti.
Le mancanze ci sono state, è innegabile, e il fatto che le informazioni non siano state condivise è forse la peggiore. Concludo con un banale ma sincero "faremo in modo di migliorarci". Scienze della comunicazione: una laurea inutile 942552
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Messaggio Da Ciuffa Mar 1 Feb 2011 - 17:26

Ho letto tutto anche io e anche io prendo atto della situazione.
Intanto, ringrazio Cinzia per averci segnalato un problema (già ne eravamo a conoscenza, ma sicuramente l'opinione dei rappresentati è sempre utile) di comunicazione fra rappresentanti e rappresentati.
Anche io mi scuso, ci tengo anche a dire (non vuole essere una giustificazione, quanto una rassicurazione di aver preso atto del problema e di volerlo risolvere) che siamo una squadra appena nata che sta imparando ora come muoversi e soprattutto come organizzarsi al suo interno. Siamo abbastanza in fase di rodaggio, ecco, mi auguro che in tempi relativamente brevi riusciremo a costruire una comunicazione più adeguata fra di noi e di conseguenza con voi rappresentati, a coordinarci meglio e a evitare altre situazioni di mancanza come questa. Scienze della comunicazione: una laurea inutile 942552

Ovviamente, voi utenti continuate a segnalarci i problemi che riscontrate, ricevere un vostro feed-back è sicuramente molto utile per migliorare il nostro lavoro!
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Messaggio Da Dany71 Mar 1 Feb 2011 - 19:48

sono certa e convinta che voi facciate ed abbiate fino ad ora fatto del vostro meglio....non è facile nè da tutti prendersi incarichi di questo tipo...vero è infatti che solitamente le candidature non sono numerosissime nè tantomeno l'affluenza alle votazioni..
ritengo, come bene ha detto Ciuffa, che siate all'inizio e quindi in un certo qual senso "giustificati" dall'inesperienza nel settore....
mi pare che finora abbiate mostrato molta buona volontà...quindi sereni e coraggio!sono certa che le cose miglioreranno...
c'è anche da dire - a vostra discolpa - non che ne abbiate bisogno - che ben pochi sono i rappresentati che si interessano del futuro della ns università, pochi sono quelli che guardano al di là del proprio"interesse", dell'esame, del voto, del materiale da chiedere...
son sempre le stesse cose lo so...ma è triste comprendere dai post che si trovano quanto disinteresse ci sia per le cose che non ci toccano direttamente (anche se a ben vedere la riforma ci tocca....eccome!!!)...ma è così...tutti chiedono, pochi danno, ancora meno partecipano e dibattono su questioni "politiche", chiamiamole così...
e mi spiace, perchè io son vecchia e vabbè...tra poco finisco ma una vaga impostazione alla mia vita, al mio sistema di credenze, ai miei valori ho cercato di darla...
ma chi ha appena cominciato, chi deve ancora entrare davvero nella giostra della vita....boh...forse dovrebbe addentrarsi un pochino di più in ciò che lo circonda...politica compresa....che per quanto noiosa e - oggigiorno anche un pochino aberrante - è sempre parte del ns vivere quotidiano, volenti o nolenti.

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Messaggio Da Cinzia Mar 1 Feb 2011 - 23:39

Ragazze, grazie anche per i vostri interventi: l'importante è chiarirsi...e poi si riparte, anzi, si continua insieme Scienze della comunicazione: una laurea inutile 942552 .
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