Pedagogia Generale I - Prof Gennari

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Grazie mille Izant! Sei stata davvero gentilissima ed efficiente ! Kiss

grazie anche da parte mia che usufruirò molto volentieri della registazione... purtroppo non sono più riuscita ad andare in facoltà anzi scusa Izant se ancora gli appunti non sono riuscita a darteli!
appena riuscirò a seguire una lezione ti manderò un sms!
se ci fossero altre registrazioni , tipo quella sull'amicizia, è possibile renderle disponibili sul forum?
grazie mille a tuttix la disponibilità!!

ma Franz chi è? Forse penso di saperlo è Franz Von Kurt che ha perso il posto di insegnate in germania perchè non ha voluto aderire al nazionalsocialismo, non vorrei sbagliare Fiorella

Prago ragazz*, ma la registrazione non è mia, non registro mai.
La lezione sull'amicizia non si terrà purtroppissimo.
Ok sissy, fammi sapere.
Bacinini a tutti.

Grazie Deb! Sempre efficente.... Se pubblicassero anche le altre sarebbe fantastico!

Scusate se stresso, ma ne "approfitto per scriverlo anche qua" non mi racapezzolo bene col sito del distum, sapete mica dirmi quando riceve Gennari sta settimana???

per quanto ne so riceve ogni mercoledì dalle 14 alle 16 piano secondo porta a sinistra dopo porta a vetri c'è il suo ufficio Fiorella

Grazie per la registrazione!!!
Sarebbe bello se, se ne potesse avere anche qualche altra..per esempio quella in cui si è arrabbiato...."Scienze delle merendine"

Ciao Ragazzi.
Per chi ha seguito l' ultima lezione di pedagogia generale.
Oggi il Gennari ha letto un pezzo del suo ultimo libro "5 amori alle 5 terre" e ha citato una poesia di cui vorrei sapere il titolo..
Era caratterizzata da molte assonanze che facevano cosi più o meno..
"(...) sogni, sono solo sogni (...)
Segni, sono solo segni (...)"
Ora io sono sicura di aver già sentito questa poesia ma non mi ricordo chi sia l' autore... buio totale..
Qualcuno lo sa?

Ciao, troverei interessante discutere delle differenze tra i due testi... perchè io ho trovato mooooltissimeeee assonanze!

Allora la differenza fondamentale tra le due scienze dell'interpretazione, ermeneutica e semiotica, è che se la prima parte dalla soggettività dei soggetti coinvolti, interpretando il testo a partire dalla propria storia personale e sociale, la seconda assume invece i testi educativi a partire dalla loro oggettività.

Alessandra87 ha scritto:Allora la differenza fondamentale tra le due scienze dell'interpretazione, ermeneutica e semiotica, è che se la prima parte dalla soggettività dei soggetti coinvolti, interpretando il testo a partire dalla propria storia personale e sociale, la seconda assume invece i testi educativi a partire dalla loro oggettività.

Non ho capito cosa tu voglia dire.

Aggiungo, senza la minima ironia: nel tentare di superare il limite che non mi fa capire ciò che hai scritto e tentando di interpretare quel che hai scritto, faccio semiotica od ermeneutica?

Ciao Lukino, no, la differenza l'avevo capita... è solo che nel primo libro che ho citato, ci sono già tutte le descrizioni necessarie degli argomenti citati... mi chiedevo se dovesse proprio essere necessario comprare anche l'altro... (che è praticamente introvabile) per sostenere l'esame; dalla descrizione del secondo libro sembrerebbe dire le stesse cose!!!! Ora, io non sò se Gennari all'esame scenda nello specifico delle terminologie libro per libro... ma non credo... quindi il topic l'avevo sostanzialmente aperto per verificare se ci sono delle differenze sostanziali tra i due libri!!! Grazie e ciao!!!

(Freccetta avevo capito, è chiaro il senso della domanda che avevi posto, te parlavi proprio della differenza tra i due libir, non tra i due concetti, però la risposta di alesandra mi ha incuriosito. )

.. ops.... scusa!!! Sono veramente rimbambita in questo periodo!!! Non avevo visto che ti riferivi ad Alessandra... ecco ora ho capito!!!!

Ciao Freccetta, a prescindere dal contenuto dei libri, l'esame è sostenibile solo se lo studente (o studioso che dir si voglia ) li presenta tutti e 6.

lukino ha scritto:Non ho capito cosa tu voglia dire.

Aggiungo, senza la minima ironia: nel tentare di superare il limite che non mi fa capire ciò che hai scritto e tentando di interpretare quel che hai scritto, faccio semiotica od ermeneutica?

Stai facendo semiotica Lukino perché stai cercando di interpretare il mio testo da un punto di vista oggettivo (cioè non prendendo in considerazione la storia personale e sociale che c'è dietro il soggetto che l'ha scritto). L'ermeneutica invece parte dai soggetti in esso implicati, cioè pone in rilievo l'importanza del soggetto stesso avvicinandosi ad esso ed interpretandolo a partire dalla propria storia e dalla propria vita.

Non sò se sono stata più chiara questa volta! Spero di si!

Alessandra87 ha scritto:

lukino ha scritto:Non ho capito cosa tu voglia dire.

Aggiungo, senza la minima ironia: nel tentare di superare il limite che non mi fa capire ciò che hai scritto e tentando di interpretare quel che hai scritto, faccio semiotica od ermeneutica?

Stai facendo semiotica Lukino perché stai cercando di interpretare il mio testo da un punto di vista oggettivo (cioè non prendendo in considerazione la storia personale e sociale che c'è dietro il soggetto che l'ha scritto). L'ermeneutica invece parte dai soggetti in esso implicati, cioè pone in rilievo l'importanza del soggetto stesso avvicinandosi ad esso ed interpretandolo a partire dalla propria storia e dalla propria vita.

Non sò se sono stata più chiara questa volta! Spero di si!

Sì..sei stata chiara.
Quindi quella è la differenza e il rapporto "l'ermeneutica" e "la semiotica".Alè.
Capito....

Si, sono entrambe scienze dell'interpretazione ma si differenziano nella modalità dell'interpretare: in modo oggettivo (semiotica), soggettivo (ermeneutica).

Kiss

Alessandra87 ha scritto:Si, sono entrambe scienze dell'interpretazione ma si differenziano nella modalità dell'interpretare: in modo oggettivo (semiotica), soggettivo (ermeneutica).

Kiss

Quindi se io facessi un'analisi di caratere antropologico, anzi, più precisamente etnografico, sulla "cultura" di un certo popolo, su un rito, sui significati che assume in "quella cultura" ed in quella cornice, il mio sarebbe un approccio ermeneutico, non semiotico. Giusto?

Giusto! Perché sarebbero implicate nell'analisi le storie personali e sociali di quella cultura.

Alessandra87 ha scritto:Giusto! Perché sarebbero implicate nell'analisi le storie personali e sociali di quella cultura.

Invece se mi accosto a quel rito con un approccio "semiotico" no.

La semiotica non contempla la soggettività dei soggetti coinvolti, è un approccio oggettivo. Il tipo di approccio di cui parli tu in quella circostanza è ermeneutico.