e se ci togliessero il nome...

Ciao a tutti...una tra le domande alla quale non ho saputo rispondermi subito dopo essermela posta è: e se mi togliessero il nome e mi chiedessero chi sono, come e cosa risponderei? a voi il trip(senza acidi! è ovvio ma non si mai)!

Sono Io! guardami, leggimi, osservami, sentimi, toccami...io sono la fisicità e l'essenza che ti trovi davanti...hai bisogno di un nome?

Acidi??? si forse stamattina il latte.....

...dobbiamo sempre per forza dare un nome alle cose/persone?
noi non siamo un "nome"...noi siamo noi, nella nostra unicità...noi siamo altro, tanto altro..non serve un nome.Basta la nostra personalità per distinguerci dagli altri.

bella marco

io sono io , andrea è ciò che il mio io ha in più, senza il mio nome sono comunque io

e se mi togliessero il nome e mi chiedessero chi sono, come e cosa risponderei?

nel caso di un bell'uomo...

"Scoprilo da solo..."


Seriamente...

una persona riservata, esuberante, innamorata dell'amore, a volte difficile da capire (e sopportare) ma tutto sommato con la quale si può stare bene...

il mio viso racconta la mia storia con le sue piccole rughe, il mio modo di muovermi..di parlare racconta chi sono il nome si può cambiare l'essere no F.

Ahhh Marco;-) che soddisfazioni che mi dai!!

Prima di rispondere stavo cercando di contestualizzare il tuo "viaggio"... Ad esempio mi sono venuti in mente i lager, dove i nomi venivano sostituiti dai numeri di matricola... E, rispetto a questo, mi viene da pensare che il nome è "soltanto la forma conseguente alla funzione, ma ciò che" (cit) sei è ciò che sei... e questo non ti può essere tolto.

Ma dicci dicci... alla fine ti sei dato una risposta?

E' vero Simo....in teoria.
I nazisti purtroppo sapevano bene dove volevano arrivare e sostituire il nome con un numero significava il primo passo verso l'annientamento totale della persona.
"Non sei più niente"

Quindi il nome è un simbolo molto forte.

Per me è così, fa parte di me....se mi togliessero il nome, penso mi sentirei depersonalizzata.

E' vero che una persona non è solo il suo nome, ma questo è una "summa" , è ciò che riassume tutto.

Ci vorrebbero dei riferimenti filosofici....qualcuno ha ricordi freschi?
A me viene in mente Wittgenstein "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo"....a qualcuno il nome potrà sembrare "riduttivo" ma senza limiti forse corriamo il rischio di perderci.

io non penso in modo negativo, non pensavo ai lager ma essere libera di darmi un nome che scelgo in un dato momento, come con Pirandello il teatro delle maschere Fiore

Accipicchia Cinzia..meno male che hai parlato di "persona", che se avessi usato "individuo" sarebbe scoppiato un casino...

molto carino Alexiane corrisponde proprio al vero

beverly50 ha scritto:molto carino Alexiane corrisponde proprio al vero

grazie mille beverly...o Fiorella 'sti nomi..... (sempre riferito al topic)

all'inizio mi ero iscritta con il mio nome e non mi lasciava entrare e allora ne ho messo un altro, ecco che adesso sono anche beverly se vinco il superenalotto e dovessi cambiare nome questo va bene no?

Cinzia ha scritto:A me viene in mente Wittgenstein "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo"....a qualcuno il nome potrà sembrare "riduttivo" ma senza limiti forse corriamo il rischio di perderci.

Sui Nazisti hai ragione, il loro scopo era quello... ma non mi è mai piaciuto Wittgenstein e nello specifico non condivido quella frase. Basta pensare a tutte le persone con una scarsa proprietà linguistica, ma non per questo prive di ricchezza interiore, razionale o emotiva che sia...

Quello che ha scritto alexiane oltre che simpatico è anche molto interessante e riprende la citazione che ho inserito nel mio post precedente: il nome è solo un'etichetta, che varia in base alla funzione di quel momento ed è probabilmente dovuta alla molteplici sfumature dell'animo umano...

Ad esempio a me piace molto "jollysimo", mi piace "Simo" e anche "Simone" tutto sommato non è male... certo se potessi mi chiamerei Alessandro, ma non posso e me ne sto così. Anche perchè non fa la minima differenza... io sono quello che sono! (c'è persino qualcuno che mi chiama bello... in barba a ogni criterio estetico!! a quel punto molto meglio chi mi chiama boss! )

e io che ti avevo scambiato per una femmina!! Metti Simo logico che non potevo capire!! Cara Simonetta

io quando ti vedo simo ti chiamo OUUU.. tanto ci si gira comunque

spiegatemi perchè quando una persona per la strada grida "str...o/a ci giriamo tutti/e!!

Simo ha scritto:
Sui Nazisti hai ragione, il loro scopo era quello... ma non mi è mai piaciuto Wittgenstein e nello specifico non condivido quella frase. Basta pensare a tutte le persone con una scarsa proprietà linguistica, ma non per questo prive di ricchezza interiore, razionale o emotiva che sia...

Certo, non mi riferivo al pensiero del filosofo (anche perché dovrei andare a rivedermelo,al momento ricordo solo che avevo fatto un bel po' di fatica a studiarlo ) ma alla frase che mi era rimasta impressa...e, per chiarire, probabilmente l'ho decontestualizzata, riferendola solo al nome, non al linguaggio....il nome in sé non è tutto ma è comunque qualcosa che "definisce" la persona.....quindi un limite, che forse bisogna tenere presente ma con la capacità di andare oltre.

Sul discorso del linguaggio sono pienamente d'accordo.....l'espressività passa attraverso tanti canali e quello verbale non è certo il più immediato né, tanto meno, quello più "vero".

Come credevi che fossi una femmina?!?!?
Ma.. ma... ma... Ho il nome in blu, c'è il simbolino nel profilo... Sono così femminile nei modi??

Cinzia: (post doppio cancellato) ho capito cosa intendi...

Ora però vorrei proprio sapere Marco;-) cosa ne pensa!!!!

Simo ha scritto:Come credevi che fossi una femmina?!?!?
Ma.. ma... ma... Ho il nome in blu, c'è il simbolino nel profilo... Sono così femminile nei modi??

No nei modi no, sono le foto in minigonna su fb che ingannano

Simo ha scritto:

Cinzia: (post doppio cancellato) ho capito cosa intendi...

Ora però vorrei proprio sapere Marco;-) cosa ne pensa!!!!

Grazie Simo, quando uno va fuori di circuito e clicka "quote" (a se stesso) anziché "edit", il raddoppio dei post è il minimo ( e non è mica la prima volta che mi capita...)

Marco, bello spunto hai avuto (e bella anche la foto, mette il buonumore )

Solo una cosa ancora....secondo me è importante quello che siamo per noi stessi, certo tenendo conto che viviamo in società e cercando, con tentativi e risultati più o meno soddsfacenti, di rapportarci con gli altri.... ma, mi viene da dire, se comincio a pensare a chi o "cosa" posso essere per gli altri, non la finiamo più....

Cioè, posso considerare che altre persone (e anche lì, gli altri chi? Familiari, amici veri,semplici conoscenti..?) possano avere opinioni e quindi definizioni diverse su di me..e allora?
Ne sono consapevole, ok, ma quello che conta è che io sia "centrata" su di me, non troppo da essere autoreferenziale, ma neanche troppo poco da "dipendere" dall'idea degli altri.

Altrimenti cosa faccio...quando uno mi "esalta" è "er mejo" e quando invece mi muove una critica o discorda da una mia opinione o mi abbatto o lo cancello? Altro che stabilità....
Se non sbaglio qui si entra nel campo del narcisismo....e della possibile frammentazione -l'oggetto sé- ma ci metto parecchi punti interrogativi e mi rimetto, eventualmente, a chi ha approfondito di più la questione (io ancora non l'ho fatto).

In effetti se penso che posso essere "Uno, nessuno e centomila" e non ho un'idea abbastanza stabile di me, corro davvero il rischio di perdermi in mille pezzi.
Va bene la ricchezza della personalità, ma che ci sia una base di fondo, un denominatore comune..non so, a me viene da chiamarla/o l'unitarietà della persona.

Poi è anche una questione di economicità...se mi chiedono chi sono e sto lì a pensare e dire "Sono una persona che....bla bla bla..", a parte i limiti delle definizioni che non rendono mai pienamente, non la finiamo più.

Chi sei? Sono Cinzia. E' la prima risposta che mi viene in mente, quella che sento più mia (anche perché il mio nome mi piace molto)

Poi, chiaro, oltre il nome di una persona c'è un mondo ma da qualcosa bisogna pur cominciare....

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ma che centra il blu ormai è sorpassato è una costruzione sociale! dov'è il simbolo maschio o femmina io non lo vedo, ma che simbolo è......!!! :

sono i simboli del maschio e della femmina...nei ns post sono riportati accanto al num messaggi