8 Marzo!! Auguri?

Simo ha scritto:
Riguardo al discorso che facevate sul significato della festa della donna... in linea di principio la penso come Dulcis, non sto a riscrivere tutto perchè lei (e molte altre) l'hanno già detto chiaramente.

All'atto pratico poi... tale e quale a Camelia e Dany: ma si, è una festa, come il Natale e Ferragosto! chissenefregadituttoeditutti, nei giorni di festa ci si gode la vita, con serenità e allegria... magari anche con un po' di superficialità, perchè no. Un po' di superficialità ogni tanto fa bene!
Ci sono gli altri trecentosessantaquattro giorni dell'anno per essere seri, occuparsi di parità dei diritti e di "politica" (inteso in senso nobile, in senso ideale)... per oggi (anzi, ieri...) possiamo concederci il lusso del relax intellettuale!

Che differenza c'è tra la linea di principio e l'altra linea? Mi appare un pò "veltroniano" questo metodo: "sono d'accordo in principio con la questione "femminile", ma che ce frega che ce importa...."
Per me il problema è proprio fare questa differenza tra le due linee. Sono la stessa cosa. Sono proprio le linee di principio che contano, imho. Se non ci chiediamo il significato delle cose che facciamo, mi spieghi dove sarebbe la difficoltà? Va bene, nn chiediamocela. Ma non bolliamo chi se lo chiede come segaiolo mentale o via dicendo. Almeno un pò di cognizione di causa . L'8 marzo non è San valentino. Non è "festività". Non è Ferragosto, che peraltro ricordo essere festa religiosa.
Non è capodanno. Poi, se per voi hanno lo stesso significato e valore, altro discorso

Andrea D.T. ha scritto:a volte non solo seghe mentali.. ma finti moralismi fanno rivoltare lo stomaco.. sempre paranoie per poi cosa

Andrea D.T. ha scritto:perchè la vita è già pesante di suo, ci manca solo farsi castelli per un giorno dell'anno

Finti moralismi? Paranoie? Argomenta che sono curiosa

Se etichetti tu, non lamentarti poi quando lo fanno gli altri con te.

A parte che io non ho bollato nessuno, quindi take it easy...
E comunque deciditi, o sono berlusconiano o sono veltroniano

Ecco che chiarisco anche io, dopo due giorni in cui non sono riuscita a intervenire...
A me la festa dell'8 marzo così come è intesa oggi, provoca qualche conato. Odio i mazzolini di mimosa, odio le feste per sole donne, odio tutta la messa in scena attorno a questa giornata per tutti i motivi che avete già illustrato.
Da chi penso condivida con me questi concetti, (vedi Simo ma anche altri) accetto gli auguri, perchè presumo (pregiudizio? Sì ma non fa del male) ci sia "complicità", così come ho accettato i doni per la festa della mamma da parte di mia figlia. Per la cronaca mi infastidisce molto anche quella festa lì e tutte le altre simili pre confezionate dal consumismo.
D'altra parte non riesco a "rispedire al mittente" gli auguri di tutti gli/le altri/e, di solito mi limito a qualche battuta più o meno ironica.
Chissà, forse un tempo facevo diverso...
Ora ci penso e poi vi dico!

Simo ha scritto:A parte che io non ho bollato nessuno, quindi take it easy...
E comunque deciditi, o sono berlusconiano o sono veltroniano

Nemmeno io ho bollato nessuno Il modo di "intendere" mi ha ricordato un certo modo in cui veniva preso in giro veltroni: anche sì anche no è stato un tormentone satirico di tutto l'anno scorso di ogni cosa che diceva. Me lo ha ricordato quello che hai scritto. (non ho mai detto che sei berlusconiano o veltroniano, simo, non c'è nulla su cui mi debba decidere è riferito a quello che scrivi .)
Rileggendo il tuo intervento mi pare un pò contraddittorio.
Non che tu sia contradditorio, il tuo intervento mi è sembrato tale
Più easy di così si muore

La festa della donna ha un'origine di tutto rispetto...per me l'8 marzo ogni donna è libera di fare ciò che vuole...solo che certi modi di festeggiare li trovo opposti all'origine della festa.

Se mi viene chiesto lo dico, non è che mi incateno alle porte dei locali per manifestare il mio dissenso.

Nessuna masturbazione intellettuale...semplicemente ho le mie idee sul mondo...e sbaglierò ma credo che chiunque conosca l'origine dell'8 marzo consideri certi tipi di festeggiamenti lontani dal suo significato...il che non vuol dire dare uoco a tutta la mimosa che capita a tiro.

*MaRta* ha scritto: che non vuol dire dare uoco a tutta la mimosa che capita a tiro.

Grazie, mi hai rubato un sorriso (appena tornata dal topic animali domestici ).

Dulcis ha scritto:

Andrea D.T. ha scritto:a volte non solo seghe mentali.. ma finti moralismi fanno rivoltare lo stomaco.. sempre paranoie per poi cosa

Andrea D.T. ha scritto:perchè la vita è già pesante di suo, ci manca solo farsi castelli per un giorno dell'anno

Finti moralismi? Paranoie? Argomenta che sono curiosa

Se etichetti tu, non lamentarti poi quando lo fanno gli altri con te.

non alludo alla storia della festa della donna.. parlo in generale... guarda su facebook, li soinn tutti più buoni.. vogliamo la pace nel mondo, vogliamo quello vogliamo altri, odiare falsità odiare qui odiare la.. peace and love ecc... poi dal vivo?
e in sto caso intendevo dire.. tanti parlano: èh natale consumismo , quello consumismo e poi? non vedono l'ora di far o prender regali...

sn seghe mentali se ogni giorno (dopo che la vita come ripeto è già pesante) ci si sofferma alla storia di ogni cosa

Andrea D.T. ha scritto:
sn seghe mentali se ogni giorno (dopo che la vita come ripeto è già pesante) ci si sofferma alla storia di ogni cosa

Ho capito quello che vuoi dire Andrea e sono d'accordo. Sotto quel punto di vista, FB anche io lo trovo discutibile.
Solo, mi sento di aggiungere, che siamo noi quella "storia". Siamo noi che facciamo la "Storia" mica qualcun altro
Scegliamo noi come farla andare (beh, non ci allarghiamo, diciamo che contribuiamo).
Eheh, siamo noi a scriverla. A ognuno sta scegliere come farlo Anche con le nostre piccole scelte.

ma chi ti ha etichettato tra l'altro..?

Sull'8 marzo penso di non aver titolo per dir qualcosa di signficativo quindi dico niente.

Più in generale, però, penso che c'è un thread qui nel forum che parla di "imbarbarimento".

Se complessivamente non fosse stata costruita in lustri l'abitudine di non farsi troppe domande, di non spaccare il capello in quattro, di non farsi troppe "seghe mentali", di prender tutto con un po' di leggerezza senza stare a guardare troppo il significato delle cose forse non avremmo innanzi quell'imbarbarimento di cui si parla.

Per me l'8 marzo è "solo" un momento di riflessione sul quanto siamo fortunate noi donne occidentali ad avere diritti e tutele, frutto delle lotte delle nostre antenate. Per quanto, a parer mio, ci sia ancora da lottare e soprattutto ribellarsi con chi ci vede ancora come degli "oggetti".
Come festa non l'ho mai festeggiata anche se le amiche hanno sempre cercato di coinvolgermi... se vogliamo farci una serata insieme non occorre aspettare l'8 marzo e andare ad infilarsi in qualche locale stra colmo di donne in mise sull'abbaggasciato andante che urlano al primo maschio perizomato che gli si palesa davanti
Però ieri il mazzo di mimosa con in mezzo una bella rosa rosa, che mi ha regalato mio papà mi ha fatto immensamente piacere, quando l'ho visto avevo una mezza lacrimuccia, probabilmente per il motivo che ha detto *Marta*...

Riconosco il significato originale ma non la sento per niente questa festa e non l'ho mai festeggiata.
Domenica pomeriggio ho incontrato un gruppo di persone (donne) che conosco e vedo ogni tanto...non proprio amiche, diciamo conoscenti.
Io manco ci pensavo, poi una guarda l'altra, come per chiedere il benestare: "Glielo diciamo anche a lei?" e dopo un po' "Vieni anche tu a mangiare la pizza stasera?".
Era un'improvvisata, ho ringraziato, quella sera non potevo....
Per carità, magari in quel caso lì ho travisato, ma in genere percepisco se con una o più persone c'è feeling oppure no.
Spaccherò anche il capello in quattro (sì, lo faccio) ma se esco, almeno essere a proprio agio, sennò...

E a volte penso che in certi casi la festa siamo bravissime a farcela da sole, o almeno, purtroppo, ci proviamo.... specialmente in tempi come questi, in cui vedo un grande bisogno di relazione e nello stesso tempo un peggioramento generale nei rapporti tra le persone....forse è paura, non so....ma il parlare di festa in certi casi mi dà quasi fastidio.

Sono un po' al di fuori in tutto e non amo particolarmente le ricorrenze. Quindi, se posso, niente auguri per la festa della donna, con l'unica eccezione della mamma.

Ho comprato un mazzetto di mimosa perché c'era un ragazzo straniero che mi faceva una tenerezza infinita, mi ha detto un grazie sincero per due euro. Queste cose mi stringono il cuore ...è che per lo più passo e tiro dritto.

Proverò a spiegare...perchè alla fine i fraintendimenti si sprecano...
intanto io non bollo nessuno ed esprimo miei opinioni come fanno tutti
concordo con Simo qdo dice che a volte -visto che siamo sempre presi tra mille e mille riflessioni e ponderazioni e valutazioni ed interpretazioni - ci può essere qualcosa che si prende con leggerezza, nel senso di gioia e piacere (non certo di menefreghismo e superficialità).
Anche io (Omastroianni ha detto bene) non condivido i festeggiamenti consumistici (festa di sole donne, spogliarello maschile e chi più ne ha più ne metta) e vuoti di significato...ma tenendo ben presente il vero intento di qst festa e, come ha detto Nutellina, la fortuna che noi donne abbiamo oggi ad avere ottenuto certe libertà ed una buona dose di emancipazione (soprattutto rispetto a certe popolazioni dove ancora oggi la donna non ha nessun diritto, alla stregua degli animali)...bene, considerando tutto qst, ritengo che un mazzolino di mimosa da chi mi vuol bene (mio figlio nella fattispecie) e degli auguri sinceri (spero) vadano raccolti e tenuti stretti perchè scaldano il cuore...
non riuscirei mai a rimandare al mittente un augurio o un gesto carino e di attenzione nei miei confronti...non lo trovo bello e rispettoso della sensibilità altrui.


@ Dulcis e Lukino: qdo parlo di spaccare il cappello in 4 ecc ecc non dico che riflessioni ed interpretazioni non vadano MAI fatti...ci manchrebbe...io sono una persona molto molto attenta a parole e segni, di natura...quindi non sostengo il "freghiamocene di tutto e w l'imbarbarimento"....
Dico solo che qche volta ci si può concedere di "staccare la spina", tenere da parte la razionalità, la puntualizzazione (e in qst forum abbonda) ed accogliere con un SEMPLICE sorriso un'attenzione altrui.

Dany71 ha scritto:Proverò a spiegare...perchè alla fine i fraintendimenti si sprecano...
intanto io non bollo nessuno ed esprimo miei opinioni come fanno tutti
concordo con Simo qdo dice che a volte -visto che siamo sempre presi tra mille e mille riflessioni e ponderazioni e valutazioni ed interpretazioni - ci può essere qualcosa che si prende con leggerezza, nel senso di gioia e piacere (non certo di menefreghismo e superficialità).
Anche io (Omastroianni ha detto bene) non condivido i festeggiamenti consumistici (festa di sole donne, spogliarello maschile e chi più ne ha più ne metta) e vuoti di significato...ma tenendo ben presente il vero intento di qst festa e, come ha detto Nutellina, la fortuna che noi donne abbiamo oggi ad avere ottenuto certe libertà ed una buona dose di emancipazione (soprattutto rispetto a certe popolazioni dove ancora oggi la donna non ha nessun diritto, alla stregua degli animali)...bene, considerando tutto qst, ritengo che un mazzolino di mimosa da chi mi vuol bene (mio figlio nella fattispecie) e degli auguri sinceri (spero) vadano raccolti e tenuti stretti perchè scaldano il cuore...
non riuscirei mai a rimandare al mittente un augurio o un gesto carino e di attenzione nei miei confronti...non lo trovo bello e rispettoso della sensibilità altrui.

Io ho già espresso in un post precedente il mio punto di vista vorrei solo aggiungere che anch'io non festeggio questo giorno con uscite di sole donne o cose del genere perchè per uscire con le amiche preferisco serate più tranquille. Però ribadisco che vivo la giornata con serenità... felice di accogliere gli auguri di chi mi ama...ma forse il mio problema di fondo è uno solo. Sono troppo romantica

idem come sopra... non me ne frega nulla di andare a sbavare dietro a dei tipi muscoli si ma spesse volte bruttissimi che fanno uno strip molte volte abb pietoso per dei "professionisti"...tanto più che non ha senso stare sempre chuse in casa e poi solo perchè è quella sera fare le pazzie... preferisco farle tutto l'anno ;-))
anche io tendo a non farmi troppe domande su queste "festicciole" le prendo per quel che di buono mi sanno dare e poi certo do più rilievo/valore alla festa della mamma per es. che non alla festa della donna,sicuramente...
la prendo come un "festeggiamo perchè siamo grandi, siamo uniche e combattiamo per quello in cui crediamo" come motivazione di fondo diciamo però poi finisce lì,se ricevo gi auguri rispondo con un sorriso se non li ricevo amen,non me ne dispiace.. la prendo con leggerezza anche perchè concordo con chi ha detto che di solito dobbiamo arrovellarci la testa su mille cose per volta,preferisco toglierne una ;-)

Dulcis ha scritto:Più easy di così si muore

Semplicemente il mio intervento voleva dire che comprendo le tue argomentazioni e le trovo "ideologicamente" consivisibili, ma poi penso che - come è stato già detto - in una giornata di festa una gli auguri di cuore li possa accettare con un bel sorriso e un sincero piacere.
Così come non è necessario aspettare l'8 marzo per fare riflessioni sui diritti calpestati delle donne, non è nemmeno necessario scegliere proprio l'8 marzo per farlo. Se un giorno vale l'altro si può vivere con più serenità una giornata di festa e il resto dell'anno battagliare.
Ad esempio: credo sia nota la mia posizione rispetto alle relgioni in generale, al cattolicesimo e alla Chiesa in particolare. Il nostro calendario è scandito da feste religiose cattoliche... e questo mi irrita, ma non è che a Natale mi metto a mandare affanc**o chi mi fa regali: è inutile!
Mi godo la giornata e poi per tutto il resto dell'anno mi batto praticamente contro le ingerenze di un certo gruppo dentro l'università. Mi sembra più utile questo che mandare a quel paese la gente a Natale e poi per il resto dell'anno non fare una mazza di niente. No?

Infine,sul mio essere contraddittorio: per natura non sono un "radicale", uno che ragiona per scissione e vede tutto bianco/nero, non mi piace che mi si dica "o con me o contro di me" (questo si che è un po' mussoliniano )... tendenzialmente trovo ragioni in entrambe le posizioni che mi vengono proposte... Poi ovvio che prendo posizione, come ho fatto in questo caso, ma mi piace anche sottolineare il fatto di aver compreso le motivazioni dell' "altro"

Lo posto qui, per la melodia.
Per le immagini andrebbe da altra parte.

Ps. I radicali non ragionano per scissione. Non mettiamo queste "voci" in giro, che poi la gente ci crede
E, cmq simo, visto che tiri fuori i radicali, fatti alla mano, sui diritti e' il caso di dirlo: fuori o dentro.
Sui diritti non si media.
La terza via non e' per tutte le stagioni.
Ovviamente, e' una mia opinione

CASSAZIONE: STOP A CRITICHE ALLE DONNE IN QUANTO TALI
CARFAGNA: "PASSO AVANTI"

Le donne non possono esser criticate solo per la loro appartenenza al genere femminile e non si può dire che, ad esempio, in un determinato posto di lavoro, sarebbe meglio sostituirle «comunque, con un uomo».
Lo stop alle critiche nei confronti delle donne, sganciate da qualunque riferimento a fatti specifici e riferite solo al «dato biologico», sono lesive della dignità della persona e si pagano con la condanna penale ed il risarcimento dei danni. Lo sottolinea la Cassazione confermando la condanna per diffamazione nei confronti di un giornalista e di un sindacalista per le critiche di genere che avevano rivolto alla direttrice del carcere di Arienzo (Caserta). La Suprema Corte ha ritenuto diffamatorio un'intervista pubblicata su un quotidiano locale di Caserta nel giugno 2002, intitolata «Carcere: per dirigerlo serve un uomo». Già di per sè il titolo è stato ritenuto, sicuramente, offensivo e offensivo è stato ritenuto un passaggio dell'intervista fatta dal giornalista Antonio C. ad un sindacalista della Cisl, Luciano D.M. che, parlando della situazione del Carcere di Arienzo diceva che per la struttura, diretta da Carmela C., «sarebbe meglio una gestione al maschile», senza ancorare questa affermazione a nessun elemento oggettivo. Senza successo il giornalista ed il sindacalista hanno invocato il diritto di cronaca e quello di critica sindacale. Chiedendo di essere assolti e di annullare il verdetto emesso dalla Corte d'Appello di Salerno nel febbraio 2009. «Correttamente - scrive la Cassazione nella sentenza 10164 - i giudici di merito hanno ritenuto che la frase 'sarebbe meglio una gestione al maschilè, attribuita al sindacalista, è oggettivamente diffamatoria ed è, da sola, idonea ad affermare la responsabilità sia dell'intervistato che dell'intervistatore». La Cassazione aggiunge che «si tratta di una dichiarazione certamente lesiva della reputazione della direttrice del carcere trattandosi di un riferimento assolutamente gratuito, sganciato dai fatti, e che costituisce una mera valutazione, ripresa a caratteri cubitali nel titolo, nel quale si puntualizza proprio la necessità (sottolineata dal verbo servire) di affidare la direzione del carcere, comunque, ad un uomo». «In sostanza, la critica che viene mossa alla direttrice - continua la Cassazione - è sganciata da ogni dato gestionale ed è riferita al solo fatto di essere una donna, gratuito apprezzamento contrario alla dignità della persona perchè ancorato al profilo, ritenuto decisivo, che deriva dal dato biologico dell'appartenenza all'uno o all'altro sesso». Giornalista e sindacalista sono stati, dunque, condannati per diffamazione e a risarcire alla direttrice 3500 euro come riparazione pecuniaria oltre ad un risarcimento danni di 7000 euro. Nell'articolo il cronista aveva fatto un generico riferimento ad una protesta, dell'agosto 2000, dei detenuti del carcere di Arienzo e alla lettera che essi avevano scritto denunciando le cattive condizioni di detenzione ricollegando il permanere di questo stato di cose alla presenza della direttrice dell'istituto penitenziario senza verificare alcunchè.

CARFAGNA: "IMPORTANTE PASSO AVANTI" «Sono assolutamente d'accordo con questo pronunciamento, che, anzi, considero un importante passo avanti sulla strada della tolleranza zero nei confronti delle discriminazioni»: così il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna commenta, all'ANSA, la sentenza della Cassazione che ha messo al bando le critiche alle donne basate solo sulla differenza di genere. «Seppur ci sia stato, col passare degli anni, un deciso miglioramento della condizione femminile - aggiunge il ministro - la forma di discriminazione pi— diffusa resta quella contro le donne, fatta magari di battutine o facili pregiudizi. Totalmente avulsi dalla realt…, tra l'altro: le donne nei posti di lavoro sono esattamente come gli uomini, se non, in molti casi, pi— competenti e produttive». «Da oggi Š ancora pi— evidente che atteggiamenti di questo genere sono reati, diffamazione» conclude Mara Carfagna.

MUSSOLINI: "SENTENZA POSITIVA" «È una sentenza positiva e noi dobbiamo puntellarla con una legislazione che rafforzi la presenza delle donne soprattutto nei ruoli di vertice e dirigenziali». Così Alessandra Mussolini, parlamentare del Pdl, commenta la sentenza della Cassazione che ha messo al bando le critiche alle donne basate solo sulla differenza di genere. «Penso che siano necessarie norme per realizzare nei posti di lavoro la parità tra uomo e donna - dice -: ad esempio, a parità di curriculum e formazione, si dovrà dare la precedenza alla scelta di candidate donne, rispetto ai candidati uomini, per i ruoli dirigenziali che sono quelli che vedono più penalizzata la presenza femminile. Naturalmente, una norma del genere avrebbe una durata temporanea pari al tempo necessario per colmare il 'gap' tra uomini e donne. In Germania c'è già ».

LUXURIA: "SIAMO ARRETRATI" «Nel nostro paese c'è ancora una mentalità arretrata che dà per scontato che le capacità di una persona dipendono dal genere di appartenenza, tanto è vero che certe professioni come quella di avvocato o magistrato sono ancora declinate solo al maschile. Questa sentenza della Cassazione è importante perchè è un segnale forte di rispetto». Così Vladimir Luxuria, ex parlamentare di Rifondazione, ha commentato la sentenza della Suprema corte che ha messo al bando le critiche alle donne basate solo sull'appartenenza di genere. «Tante volte - aggiunge Luxuria - sono stata chiamata 'femminà o 'femminuccià per denigrazione mentre la parola donna non deve essere considerata un insulto e la Cassazione lo sottolinea. Certo servirebbe anche una legislazione di sostegno alle donne per le pari opportunità nel lavoro, per evitare che perdano il posto, ad esempio, le tante precarie che vanno in maternità. Ma penso anche a norme che garantiscano la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle società, come avviene nei paesi scandinavi».

FEMMINISTE: "SE NE ACCORGONO DOPO 40 ANNI" «Nonostante la trovi una sentenza positivissima, è divertente che si accorgano del problema dopo 40 anni di lotte per la parità delle donne». È il commento di Edda Billi, co-presidente dell'Associazione Federativa Femminista Internazionale (Affi), alla sentenza della Cassazione che bandisce le critiche alle donne basate sul genere. «È ora che gli uomini inizino a rispettarci, - continua Edda Billi - che comincino a prendere atto che esiste un »altro da loro«. Chiunque discrimini una donna in quanto tale è un minus da aborrire. Il mondo - conclude - è fatto di due generi. Noi lo guardiamo con i nostri occhi».

leggo.it
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Questo in Italia.
Anno domini 2010.

Buon 12 Marzo a tutt*

Condivido.
Quindi ora quando mi sentirò dire che per lavorare negli asili è meglio essere una donna dovrò sporgere querela?

no è semplicemente e ovviamente vero.. la maggior parte di voi uomini presta attenzione ai bambini solo quando si tratta di giocare.. e giochi da uomini,altrimenti ve ne fregate ;-pppppppppppp ahahahh

Avete accesso a Facebook?

Cercate: W lo stupro e la violenza sulle donne.

Chissà chi lo avrà partorito (quello che lo ha aperto).

Ovviamente pagina già segnalata.

(Mi piace questo 3d. Grazie Simo per averlo aperto. Alla fine lo trovo utile, come un quaderno dove riportare ogni tanto quello che incrociamo, che parli di donne. Siamo negli altri "trecentosessantaquattro giorni", no? E chissà, poi .)

Dulcis ha scritto: (Mi piace questo 3d. Grazie Simo per averlo aperto. Alla fine lo trovo utile, come un quaderno dove riportare ogni tanto quello che incrociamo, che parli di donne. Siamo negli altri "trecentosessantaquattro giorni", no? E chissà, poi .)

Comunque hai ignorato la mia provocazione della pagina prima, non l'hai letta o hai soprasseduto? L'ultimo post in basso!

Simo ha scritto:
Comunque hai ignorato la mia provocazione della pagina prima, non l'hai letta o hai soprasseduto? L'ultimo post in basso!

L'ho letta, l'ho letta .
Mi rallegro di apprendere che è stata mera provocazione

Eh ma le provocazioni sono fatte per essere raccolte, se me la ignori così ci perdo gusto!