Pedagogia della devianza - Prof. Resico 2011/2012

diretto e indiretto lo chiedono spesso, l'uno è maschile, violenza vera e propria, l'altro è femminile più psicologico ma non meno nocivo e vanno bene anche le varie figure intorno al bullo e i vari tipi di bullo: ansioso ecc.

grazie anche a te beverly!

Pikkola*Folletta ha scritto:Forza Bonsy non è così tragica psico dev!

Cmunque anche secondo F. non è così complicato, forse sul testo si dilunga troppo e sembra che ci sia chissà che cosa da dire ma il tuo riassuntino è assolutamente perfetto!
Cosa importante anche da sottolineare che il mediatore nonostante si trovi davanti a un gruppo (es. classe) deve riuscire a considerare i bambini come individui con le proprie capacità di apprendimento.

E altra cosa da aggiungere che nell' esperienza di apprendimento mediato (E.A.M.) si possono usare diversi strumenti che sono il PAS (Programma di arricchimento strumentale) che mira a migliorare le capacità di adattamento alle diverse situazioni e il LPAD (programma di valutazione dinamica del potenziale di apprendimento) che appunto valuta il potenziale di apprendimento e si differenzia da altri strumenti di valutazione che invece valutano (scusate il gioco di parole) le competenze già acquisite!

giustissimo folletta in boccaal lupo per mercoledì!!!a tutti!!!ps colletta ma sabato eri in facoltà?

colletta suppongo sia io
comunque no non c'ero!!!
ah, crepiiiiiiiiiiii
ps: ma tu li hai già dato?

< Silvia > ha scritto:Bonsy! ti farò un monumento in Facoltà!!! Sulla terrzza metterò un tuo mezzo busto! XD Grazie mille per il riassunto.. anche a te pikkola folletta per le precisazioni.. XD
sì, in effetti sul libro sembra che ci sia un casino di roba da dire, ma ripete sempre le stesse cose e il tuo riassuntino bonsy è il top!!!

non fare la tirchia ti basta poco materiale e il monumento me lo fai intero

bonsy77 ha scritto:

< Silvia > ha scritto:Bonsy! ti farò un monumento in Facoltà!!! Sulla terrzza metterò un tuo mezzo busto! XD Grazie mille per il riassunto.. anche a te pikkola folletta per le precisazioni.. XD
sì, in effetti sul libro sembra che ci sia un casino di roba da dire, ma ripete sempre le stesse cose e il tuo riassuntino bonsy è il top!!!

non fare la tirchia ti basta poco materiale e il monumento me lo fai intero

Ahahahah.. in tempo di crisi devo risparmiare!!! quidni devi scegliere tra la parte sopra e la parte sotto
ahahahah

scusatemi ma oggi mi sento una cretina xD
Ci sono due file riguardanti lo statuto epistemologico della peda ma sono così ampi che non riesco a capire qual'è veramente lo statuto epistemologico.. suggerimenti? grazie!!

.Barone cerca di spiegare quando nasce,perchè nasce la pedagogia della devianza.Cerca di affrontare la genealogia della devianza e della pedagogia della devianza come disciplina autonoma.L'intero discorso si deve fondare su due premesse ovvero l'origine del concetto di devianza si colloca all'interno di fenomeni sociali,culturali ed economici e la seconda è che la questione della "purezza" dello sguardo disciplinare pedagogico sulla devianza si precisa tra specificità e interdisciplinarietà.La ricostruzione della nascita e dell'evoluzione della pedagogia della devianza è possibile attraverso la ricostruzione del soggetto deviante nella storia e nei saperi,la riflessione sulla progressiva trasformazione della funzione iniziale della pedagogia della devianza (supporto di altre discipline che interviene attraverso strumenti di correzione) come disciplina della correzione e della rieducazione coattiva verso un'autonomia epistemologica centrata sulla promozione del soggetto e sulla specificità dello sguardo sulle condizioni che producono effetti di ordine educativo.Il punto di partenza è costituito da una riflessione che Barone suggerisce nei meccanismi di esclusione e inclusione dell'anormalità.Vengono analizzate le varie figure della diversità secondo l'ordine sociale ed economico ricercando i dispositivi del controllo sociale che vengono messe in atto secondo le condizioni della società.Chi non è funzionale non è solo un peso ma anche nemici interni poichè rappresentano un modello di vita alternativo rispetto a quello diffuso.Vengono descritti due modelli di trattamento della diversità che si fondano sulla categorizzazione patologica della diversità.Questi modelli si fondano e si ricostruiscono sulla categorizzazione patologica delle diversità.Essi sono il modello della Lebbra e il modello della Peste.
vi mando questi appunti magari vi vengono utili Fiorelluccia

.Franco La Rocca è uno dei maggiori pedagogisti italiani nell'ambito della pedagogia speciale.Ha dedicato gran parte dei suoi studi alla pedagogia e alla didattica speciale. La pedagogia della devianza è la disciplina che mira a ridurre lo scarto tra l'essere attuale (la condizione di devianza) e il poter-dover essere (la differenza e l'integrazione) dei soggetti in situazione di disagio,difficoltà,debolezza,marginalità,rischio.Il concetto di assimetria è uno dei concetti fondanti del principio pedagogico.In questo caso il concetto di assimetria non si riferisce alla relazione educativa ma si riferisce a quella persona.La pedagogia della devianza cerca di ridurre la differenza.Ciò è possibile attraverso una progettazione educativa attuata nei diversi luoghi,ambito di vita,a scuola,nelle comunità,nelle strade,fondata sulla centralità della persona,sul senso che ha imparato ad attribuire alle varie azioni con gli obiettivi della prevenzione,della promozione e della riparazione del danno

tenete bene a mente quello che ho scritto in rosso

Oddio Fio, grazie!! Sei stata gentilissima, grazie! E in bocca al lupo per domani!

grazie anche a voi!!!!

Ciao ragazzi!

Resuscito questo post in quando domani vorrei dare l'esame di Pedagogia della devianza, ma mi sono dimenticato di iscrivermi!

Qualcuno è riuscito a dare l'esame senza iscriversi sul portale?

ma mandagli una e-mail domenico.resico@unige.it

scusatemi so di essere ignoranteXDma se il prof chiede "lo statuto epistemologico della devianza" cosa gli devo rispondere?gli devo dare semplicemente la definizione di "devianza"?