Pedagogista clinico

Vedo sempre più spesso questa terminologia ma alla fine non capisco quale sia la differenza a lato pratico tra pedagogista e pedagogista clinico.. oltretutto l unico corso di formazione che rilascia attestato valido costa una cifra spropositata e dicono che questa specifica professione non é riconosciuta dalla normativa italiana quindi mi chiedo perché fare quel corso..
Mi sfugge veramente la differenza...

Ah ho letto che ce l obbligo di formazione continua e di aggiornamento professionale se si esercita la professione privata ma sapete quanti crediti annuali sono previsti ?

Credo che dovresti provare ad andare a ricevimento dalla Prof.ssa Sola, che tiene la cattedra di pedagogia clinica.
Sul fatto che non sia riconosciuta dalla normativa non sorprende..non lo è l'educatore, non lo è il pedagogista, figuriamoci il pedagogista clinico. E' una scienza nuova, che ha inziato a prendere campo negli ultimi anni e quaindi ha bisogno di svilupparsi.
Sulle differenze pratiche mi verrebbe da dirti che, mentre il pedagogista si occupa di formazione ed educazione dell'uomo, il pedagogista clinico si occupa di tutti quegli stati di de-formazione e dis-educazione.
Ma ripeto, questa è la definizione della Sola che si occupa di questa scienza relativamente nuova..per questo ti direi di andare a parlare con lei a ricevimento.

ti consiglio un libro... formazione clinica e sviluppo delle risorse umane

è un testo che adoperiamo in bicocca .. non ti saprei dire se c è differenza, perchè penso che il clinico sia solo un approccio che può avere il pedagogista ... può avere quello sistemico, quello clinico ed entrambi... clinico penso in senso rogersiano (lasciar parlare il cliente) ... sistemico, rappresenta l'approccio alla rete consulente-sistema... quindi non consulente-cliente ma consulente-cliente-ambiente-contesto-parenti ecc...
si non è da spiegare in due parole... prova a leggerti l'approccio clinico e l'approccio sistemico e poi forse hai vari sguardi nel capire la pedagogia (non solo quella che ti spiegano a Genova

Rossasaggia.. si hai ragione la definizione teorica è quella che mi hai illustrato tu. Ma si "scontra" cn la pratica xke in fondo se ad esempio si tratta di mediazione familiare magari riferito a un rapporto trai genitori e tra questi e il figlio non si tratta semplicemente di educazione e formazione ma si tratta di riconoscere prima di tutto le forme del mal essere quindi diciamo che si tocca l ambito clinico..

Che poi alla fine il pedagogista clinico non è altro che una specializzazione ulteriore del pedagogista, diciamo un approfondimento di un aspetto. .

Andrea.. mi sto rendendo conto sempre di più che la pedagogia è ancora un altra cosa da quella insegnata in questa università...soprattutto per i comportamenti che hanno avuto in varie occasioni sicuramente poco pedagogici !!

Federica ha scritto:Rossasaggia.. si hai ragione la definizione teorica è quella che mi hai illustrato tu. Ma si "scontra" cn la pratica xke in fondo se ad esempio si tratta di mediazione familiare magari riferito a un rapporto trai genitori e tra questi e il figlio non si tratta semplicemente di educazione e formazione ma si tratta di riconoscere prima di tutto le forme del mal essere quindi diciamo che si tocca l ambito clinico..

Che poi alla fine il pedagogista clinico non è altro che una specializzazione ulteriore del pedagogista, diciamo un approfondimento di un aspetto. .

Andrea.. mi sto rendendo conto sempre di più che la pedagogia è ancora un altra cosa da quella insegnata in questa università...soprattutto per i comportamenti che hanno avuto in varie occasioni sicuramente poco pedagogici !!

e te ne accorgi dopo cinque anni li ?

secondo me dipende sempre da che cosa ognuno è capace di trarre da ogni esperienza...
e onestamente, considerazioni sui singoli personaggi a parte, a me questa facoltà ha dato molto personalmente.. poi forse certo avessi potuto cambiare qualcosa l'avrei fatto per migliorare la mia professionalità ma la facoltà perfetta non esiste da nessuna parte! e sono molto contenta del percorso svolto fino ad ora.. pareri soggettivi sicuramente.. o forse fortuna nell'aver incontrato certi professori al posto di altri

anche io son contento del percorso che ho fatto come triennale, ma avrei buttato via due anni se avessi fatto una magistrale uguale alla triennale (mio umile parere) ... anche perchè come vedi, si arriva a chiedersi la differenza tra clinico ecc..

Be ma questo me lo chiedo a prescindere dalla triennale, a livello di normativa