Uomini in facoltà: "panda" in via di estinzione...

Bè, Dulcis, quella era (più o meno) una battuta su me stesso nell'andazzo ilare del thread.

Se ora devo fare un discorso semiserio sicuramente non mi metto a parlare di me, di cosa preferisco ed eventualmente perchè.

Generalizzando...è comunque difficile perchè si rischia di affogare nei luoghi comuni e "sociologizzare" e inferire in libertà in mancanza di dati in qualche modo oggettivi e solo sulla base di impressioni molto, molto soggettive.

Sto per scrivere cazzate, lo premetto.

Se dovesse valere quel presupposto, ossia che la donna "cacciatrice" spaventa, si potrebbe dire che potrebbe esser a causa di certe stereotipìe di ruolo/genere che sebben meno di qualche tempo fa un certo peso lo hanno e ci vengono inculcate assai presto e con gli stimoli più svariati.

Quindi l'uomo "spaventato", fosse vero il presupposto ovviamente, potrebbe veder minacciate le sue prerogative virili di "predatore"...messo in pericolo il suo essere "maschio".

D'altra parte l'ometto conquistatore è socialmente ancora più accettabile della donna dai tanti amanti...

Nulla di eccezionale, ho scritto..ma avevo premesso che avrei detto ovvietà.

Mi pare però di notare nei tuoi accenti una perplessità in merito a questa cosa, parrebbe quasi che tu sostenga che non sia vero che l'uomo è "spaventato " dall'"aggressivtà" feminile e, per altro, sembreresti anche stigmatizzare ciò.

(in ogni caso rispetto a quanto spra credo che la questione sia davvero variabile in virtù di situazioni, contesti, gruppi sociali, eccetera)

beh saranno ovvietà...ma la donna emancipata, coraggiosa, sicura...culturalmente e socialmente non è ancora granchè accettata...certo sono retaggi del passato...ma duri a morire...
L'uomo è quello che deve avere l'iniziativa, quello forte e dominatore...purtroppo sarà la fiera delle ovvietà ma mi pare uno specchio abbastanza realistico del comun pensiero.

(ho scritto post e mi si è cancellato mente lo stavo pubblicando. amen)

Dany71 ha scritto:@Dulcis: ma il tuo post ha una parvenza di ironia...o sbaglio?

no, giuro! Chiedevo solamente perchè volevo capire...

Dany71 ha scritto:
beh saranno ovvietà...ma la donna emancipata, coraggiosa, sicura...culturalmente e socialmente non è ancora granchè accettata...certo sono retaggi del passato...ma duri a morire...
L'uomo è quello che deve avere l'iniziativa, quello forte e dominatore...purtroppo sarà la fiera delle ovvietà ma mi pare uno specchio abbastanza realistico del comun pensiero.

Dulcis ha scritto:(ho scritto post e mi si è cancellato mente lo stavo pubblicando. amen)

riprovo a scrivere: mi chiedo,quando parliamo di "aggressivita' femminile" cosa intendiamo?
perche' lo spavento, negli uomini, lo vedo quando un certo tipo di donna gli mette dei paletti davanti, cioè, tanto più la donna è consapevole, di ciò che vuole, da dove viene e dove vuole andare, e tanto più vedo l'uomo spaventato (ovviamente si sta, impunemente, generalizzando).
Poi, che in amor vinca chi fugge, boh sarà cosi.
Ma nella fase precedente una relazione stabile, quando certe dinamiche sono ancora "aperte", ...non so quanti uomini si direbbero "spaventati" o scapperebbero se fossero loro stessi "prede" anzichè "cacciatori" (uso questi termini in modo improprio, non immaginatevi cose strane )
non so se sono stata spiegata, dico...la storia delle donne aggressive c'è da quando sono uscite di casa.
sarà mai che era meglio prima quando stavano solo in cucina a lavare pavimenti e fare ravioli per tutti?

Ah bè Dulcis ma questo che sfori ora è un'altra parte del problema.
Di sicuro anche l'aspetto di cui parlavamo prima (che è diverso da quello di cui parli te) c'è da quando non stanno più a fare i ravioli ( e credo che anche nella fase prevalente sia in realtà meno gradito di quel che pensi tu).

Anche ciò che dici tu è, credo, realistico.
Suppongo che qua tra il serio ed il faceto si parlasse d'altro.

lukino ha scritto:Ah bè Dulcis ma questo che sfori ora è un'altra parte del problema.
Di sicuro anche l'aspetto di cui parlavamo prima (che è diverso da quello di cui parli te) c'è da quando non stanno più a fare i ravioli ( e credo che anche nella fase prevalente sia in realtà meno gradito di quel che pensi tu).

Anche ciò che dici tu è, credo, realistico.
Suppongo che qua tra il serio ed il faceto si parlasse d'altro.

ops, allora sorry, mi sono persa, vedi che stasera sono un pò lenta a capire...(e mica solo stasera!)
Quindi, lukino, tu che sei cosi gentile, potresti farmi un riassunto -anche breve breve, giusto i punti principali- di quello a cui vi riferivate voi........... ?

..di quello a cui si riferivano loro, vorrai dire!
Suppongo ci si riferisse, data la "punteggiatura" della comuniazione, agli "approcci" (ma comunque si scherzava), non a ciò di cui hai scritto tu.
Io mi riferisco a niente, penso a nulla, dico ancora meno:faccio solo umile ermeneutica.

Vabbè,....con 'sta scusa dell'ermeneutica hai abilmente sviato il discorso dall'avatar..... mi dicono che beverly ne avesse visto uno prima un pò diverso dal pandino (seppure carinissimo )!!!!!!

Dulcis ha scritto:Vabbè,....con 'sta scusa dell'ermeneutica hai abilmente sviato il discorso dall'avatar..... mi dicono che beverly ne avesse visto uno prima un pò diverso dal pandino (seppure carinissimo )!!!!!!

Non so di che avatar parli però ora che il discorso tornava ad esser minimamente serio....

Dany71 ha scritto:

lukino ha scritto:
comunque l'aggressività altrui è preferibile, IMHO.

interesting

si dany71!!!!! very very very interesting
parliamone.....

..emancipazione sì, e il conto si paga diviso due così non ci sono "debiti"..

Dulcis ha scritto:Vabbè,....con 'sta scusa dell'ermeneutica hai abilmente sviato il discorso dall'avatar..... mi dicono che beverly ne avesse visto uno prima un pò diverso dal pandino (seppure carinissimo )!!!!!!

concordo...beverly aveva mooooolto apprezzato il suo avatar precedente..
comunque parliamone...
di che tipo di aggressività (per così dire) femminile si parla? che approccio piace all'uomo-che-non-si-spaventa?
....scendiamo nel dettaglio...

Gli effetti della crisi economica in uno studio elaborato dal Pew Research Center


Negli Usa le mogli ricche e colte
salveranno gli uomini


Nei prossimi anni le donne sono destinate a guadagnare più dei loro mariti


WASHINGTON – Per la prima volta nella storia, gli uomini
americani tra i 30 e i 40 anni hanno più probabilità di sposare donne
più istruite e in molti casi meglio pagate di loro, che non donne meno
istruite e anche meno pagate. Lo afferma il Pew Research Center di Filadelfia,
rilevando che in America oltre una moglie su cinque guadagna più del
marito e che questa tendenza emersa negli ultimi decenni è destinata a
rafforzarsi.
I DATI - Una previsione confortata dal censimento, secondo cui
in ben dieci dei quindici settori lavorativi che si espanderanno di più
nel futuro le donne sono già i due terzi delle maestranze. E avallata
dai dati della crisi economica del 2008 e 2009: ogni quattro nuovi
disoccupati tre erano uomini. E’ una rivoluzione sociale, dice il Pew
Research Center, che cambierà i rapporti coniugali, ed è dovuta al
fatto che i laureati alle università, a cui vanno i migliori impieghi,
sono ormai in maggioranza donne, il 57% contro il 43% nel 2008.
L’istituto nota che nel 1970 il 28 per cento delle mogli aveva un
titolo di studio inferiore al marito e il 20 per cento uno superiore,
ma che dal 2007 le percentuali si sono capovolte. Sempre nel 1970
inoltre i mariti con mogli meglio pagate di loro erano il 4 per cento,
nel 2007 il 22 per cento.
CASI CELEBRI - Una volta erano rari i casi come quelli di Meg
Whitman, l’ex presidente della E bay, e Carly Fiorina, l’ex presidente
della Hewlett Packard, donne di affari che guadagnavano più del
consorte, ma adesso sono abbastanza comuni. A sentire Paul Fucito,
portavoce del Pew Research Center, la moglie colta e ricca sarà la
salvezza del maschio Usa. Il maschio, spiega Fucito, ha più bisogno del
matrimonio della donna per la propria stabilità fisica, mentale ed
economica. Lo dimostrano due dati: l’uomo sposato gode di salute
migliore e vive più a lungo di quello celibe; e dal ‘70 al 2007 ha
visto aumentare del 60 per cento il proprio stipendio contro il 16 per
cento del single. Ma le donne di successo, con una carriera brillante,
lamentano che gli uomini si spaventino all’idea di unirsi a loro.
Dichiara Syreeta McFeddan, una agente immobiliare di 35 anni: «Il mio
ex boy friend mi ammoniva che nessuno vuole sposare una donna troppo
potente e indipendente».

OAS_AD('Bottom1');

UOMINI CASALINGHI - Il monito non è a prova di bomba: in America
cominciano a esserci mariti che fanno la casalinga, badando ai figli e
lavorando solo part time, perché la moglie guadagna molto di più. Ma
non sarà facile alle donne infrangere il mito dell’uomo “bread winner”,
che porta il pane a casa, a cui soprattutto i neri e gli ispano
americani, il 30 per cento della popolazione, sembrano legati. Con esso
sparirebbe il senso di superiorità del maschio.

ERLINO - Le quote rosa, cioè le pari opportunità
garantite alle donne da un numero di posti a disposizione
rigorosamente pari a quello degli uomini, possono essere dannose
per la realizzazione dei diritti dell'altra metà del cielo anziché
imporli o favorirli. Perché in alcuni rami accademici per
professioni di grande impegno, in cui le donne qualificate sono più
numerose degli uomini, a cominciare da Medicina e Psicologia,
imporre una parità numerica 50 e 50 di fatto discrimina le donne
brave e decise ma respinte perché in eccesso di numero rispetto
alla parità assoluta o quasi richiesta dalla legge.

E' quel che sta succedendo nel paese ritenuto tra gli Stati
assolutamente all'avanguardia nella realizzazione delle pari
opportunità: la civile, modernissima Svezia. Nel grande regno del
nord, le leggi sulla pari opportunità sono, dal 2003,
particolarmente rigide. E adesso sono le donne a dire basta e a
chiedere la loro abrogazione o sostanziale rettifica. Le autorità
accademiche e, quel che ancor più conta, il ministro
dell'Istruzione superiore Tobias Krantz, si sono lasciati
convincere.

"Questo sistema in realtà finisce per discriminare le studentesse,
per questo vogliamo abolirlo", ha detto il ministro al quotidiano
liberale Dagens Nyheter, ripreso ieri dal quotidiano
conservatore tedesco Die Welt. Spesso, il destino di ogni
tentativo d'imporre l'eguaglianza o altre misure di giustizia
dall'alto è quello di sortire effetti contrari o ben diversi da
quelli desiderati. In generale, in Svezia la pari opportunità è
realizzata molto meglio che altrove nell'Unione europea: nel
Parlamento reale il 50 per cento dei legislatori sono donne, contro
il 33 per cento in Germania e percentuali ancora minori in altri
paesi. Ma l'ossessione delle norme del 2003 di compensare ogni
squilibrio nella parità numerica assoluta tra maschi e femmine ha
prodotto nelle università una situazione di discriminazione di
fatto, che sta causando una crescente ondata di protesta proprio
delle donne.

Il sistema d'istruzione superiore rischia così di sbattere la porta
in faccia a donne capaci e motivate, invece che aiutarle. I casi
sono numerosi: recentemente un tribunale di Stoccolma ha stabilito
un indennizzo di circa 4500 euro a persona per 44 donne che avevano
sporto causa contro il rifiuto di farle entrare all'università a
causa del loro sesso. Secondo fonti ufficiali, nel 2009 circa 5400
studenti non hanno potuto iniziare i loro studi universitari a
causa della legge sulle pari opportunità tra i sessi, quella del
2003 appunto. E il 95 per cento di questi 5400 sono donne.

Interessanti articoli.
Sulla questione quote (anche se si va decisamente fuori topic) ho delle perplessità che d'altra parte sono anche proprie di alcune parti del pensiero femminista.
Poi conta anche dove applicarle e come. Pensando ai casi citati sopra...se proprio bisogna restare nell'ambito delle quote basterebbe applicarle laddove esiste un problema di discriminazione o sottorappresentazione oppure stabilire la soglia minima del 50%, o inferiore, piuttosto che la divisione rigida metà (o addiritturta eliminarla se si parla di contesti professionali dove il problema non esiste).

@dany71
ho già detto...io faccio l'opinionista, il consulente, non parlo di me.

( ma alla fine i maschi in facoltà secondo voi son trattati meglio o no?)

lukino ha scritto: ma alla fine i maschi in facoltà secondo voi son trattati meglio o no?

Siiiiiii

PS. la riusciamo a trovare una emoticon a forma PANDA e -dico ai tecnici del forum- caricarla insieme alle altre?

aahhahahah!!!! grazieee!!!
proprio quello che ci voleva!
beh, a contarle tutte, saranno giuste giuste quanto gli ometti della facolta!! hihii!!!...a 'sto punto si potrebbero anche taggare!!

Quale scegliamo? (poi la rimpiccioliamo)

...propongo l'hawaianino, che è carinissimo, o quello con la maglietta da superman!!!
Voi che dite donne??

anche a me piace superman...in linea con il tema "pochi ma buoni"!!!!!!!!!

Dany71 ha scritto:anche a me piace superman...in linea con il tema "pochi ma buoni"!!!!!!!!!

concordooo !!

Dulcis ha scritto: sarà mai che era meglio prima quando stavano solo in cucina a lavare pavimenti e fare ravioli per tutti?

Proprio ieri ho visto "divorzio all'italiana", uno spettacolo di film!!
Ehh che bei tempi quelli... donne sempre e solo dietro le persiane, a far da mangiare e a lavorare! E in caso di tradimento... omicidio quasi legittimo!!
I talebani si che hanno capito tutto su come si trattano le donne!!!
(ora parte il linciaggio )

Simo ha scritto:

Dulcis ha scritto: sarà mai che era meglio prima quando stavano solo in cucina a lavare pavimenti e fare ravioli per tutti?

Proprio ieri ho visto "divorzio all'italiana", uno spettacolo di film!!
Ehh che bei tempi quelli... donne sempre e solo dietro le persiane, a far da mangiare e a lavorare! E in caso di tradimento... omicidio quasi legittimo!!
I talebani si che hanno capito tutto su come si trattano le donne!!!
(ora parte il linciaggio )

Ecco, ora sei un uomo morto