Pedagogia generale II - Prof.ssa Sola 2010/2011

UNA DECOSTRUZIONE DEL CONFINE PEDAGOGICO
ABBIAMO MESSO LA PEDAGOGIA CON LE SPALLE AL MURO
OGNI SAPERE DEVE RICONOSCERE I SUOI LIMITI

LA NECESSITA' DI UN'AUTODENUNCIA
non ha una valenza positiva ma è un'autoaccusa.
la forza centrifuga e centripeda ha preso posizione nei problemi che nel tempo insorgevano.
altri saperi hanno margenalizzato la Pedagogia, e stato permesso il ritorno verso il centro perchè ha maturato una più chiara identità.
la Pedagogia ha ricostituito e ricostruito ponendosi delle domande. ciò accade anche nella vita di ognuno, questo ci fa comprendere l'umano.
qundo è il momento esatto in cui diamo una forma all'instabilità non c'è più la riflessione nel pensiero e nel parlare, il linguaggio parla per noi "qualcosa non va", ciò accade sia nel soggetto che nella scienza ed è mediato dal pensiero.
La scienza si rende conto e dice è nata una crisi, è un atto di autodenuncia, come il soggetto capisce "io sono in crisi" è anche un "essere in possibilità".
l'uomo per natura e per cultura ha sempre possibilità nonostante la sua deformazione, è in possibilità di uscire da quella crisi.
Anche la scienza può essere in crisi ma anche essere-in-possibilità, lo stato di crisi non è completamente statico e cristallizzato, dalla crisi si può uscire.

momento storico, la Pedagogi a è in crisi, si svolge in fasi differenti 1° il processo di autocomprensione ma ancora prima riconoscere che c'è qualcosa che non va, 2° metto in atto, tento di fare o mo impegno a fare qualcosa.
Autoriconoscimento-aitocomprensione per riconoscere la situazione di stallo.
Autointerpretazione. analizzo ogni singolo atto e cerco di trovare il significato, le ragioni del perchè si sono verificate queste cose, mi autodichiaro che sono in crisi, mi autoespongo.
Chi ha più forza cerca di chiedere aiuto (degli altri).
Liberarsi dalla schiavitù significa non-essere-più.
Nella crisi non c'è produzione ma una perdita, la realtà economica si arricchisce sulle crisi.
nella Scineza Pedagogica c'è un'atrofizzazione, c'è il rischio di perdere "l'umanità del sapere", perdo il problema uomo.
bisogna stare attenti che non diventi una "gabbia", la conoscenza è da un lato un'apertura, una rete infinita, illimitata; dall'altra parte conoscenza come condizionamento e quidi anche limite che veicola e che non fa vedere altre cose.

ognuno analizza secondo la propriaa conoscenza, secondo il contesto in cui si apprende, ci sono diversi punti di vista.
Alcuni saperi dicono "vediamo come posso aiutarti!", ma non c'è la soluzione immediata al problema, bisogna diffidare da chi ci da una risposta immediata, è banale, fuorviante, bisogna diffidare dalle chiacchiere (1° lezione).
Nella nostra società imperano le risposte ma non ci hanno abituati alle domande.
se c'è un problema e gli altri non hanno una soluzione, mi possono aiutare dando il loro punto di vista.
ci sono persone che sono disponibili ad ascoltare, la socializzazione è importante per l'uomo. ha bisogno di parlare e di raccontarsi forse perchè non riesce più ad ascoltarsi, poichè ci dettano gli argomenti di cui parlare.
C'è chi ha un grande indice di ascolto e chi rifiuta di far entrare qualcuno nel dibattito.
Presa coscienza che la Pedagogia è un sapere in crisi, cambio il rapporto con me stessa, faccio un'autodenuncia e metto in atto un'opera di ricostruzione.
La pedagogia si esprime attraverso il linguaggio (Logos), rapporto dunque tra pensiero e linguaggio (uomo).
Bisogna sollecitare gli altri al nostro problema per non rimanere nel nostro punto di vista.
La fase di crisi e lo stato di crisi sono diverse, la prima è dinamica l'altra è statica.
Heidegger: "non ti illudere che il passato sia alle tue spalle, perchè invero è dinnanzi".

Grazie Fiorella!!!!

figurati tesoro quando non ci sono io magari se qualcuno mi illumina è meglio, non so se vaete visto l'esercizio di didattica ma come si fa? aiutooo!!

Ciao Fiorella,
personalmente non ti conosco perche', essendo fuori corso, non frequento con regolarità la facoltà ma apprezzo in te il grande spirito di solidarieta' del quale ogni tanto ho usufruito anch'io, come in questo momento. Vorrei sostenere pedagogia 2 a gennaio ma non riuscendo a frequentarla assiduamente (ho quasi finito le 150 ore!le mie vanno ad anno solare e non accademico) per cui ogni indicazione e orientamento è un regalo.Spero di conoscerti, nel mentre ti ringrazio per mettere a disposizione il frutto del tuo lavoro.
Con affetto

grazie mille Fiorella per il riassunto

purtroppo anche oggi ho perso la lezione, sta tosse mi sta distruggendo, oggi vado dal dottore, se vi va ditemi anche oggi il titolo della lezione :(

grazie ancora

spero che oggi che non ci sono ci sia qualche buona anima che ci dica o faccia pervenire qualche riassunto Fiorella

beverly50 ha scritto:spero che oggi che non ci sono ci sia qualche buona anima che ci dica o faccia pervenire qualche riassunto Fiorella

Ciao... io penso di venire domani, tu ci sei??
...cmq. ho capito perchè la Sola ha un approccio decostruzionista... basta leggere le prime pagine di Heiddeger e la pedagogia... praticamente è il pensiero di Heidegger....

ah....e filosofia della formazione dell'uomo...qualcuno ha iniziato a leggere qualche cosa??? Io ho provato ad aprire il tomone... mah?1? a me sembrano i" riassunti" dei libri di Gennari, della Sola e della Kaiser....sembrano tutti riuniti in un unico librone..... Che allegria!!!
Un bacione Erika

non so io tra correrre avanti e indietro e lavorare non ho avuto tutto sto tempo per leggere niente ma mi piacerebbe che qualcuna/o mi facesse avere i riassunti delle lezioni, domani ci sono parliamo a voce Fiorelluccia

beverly50 ha scritto:non so io tra correrre avanti e indietro e lavorare non ho avuto tutto sto tempo per leggere niente ma mi piacerebbe che qualcuna/o mi facesse avere i riassunti delle lezioni, domani ci sono parliamo a voce Fiorelluccia

Spero di esserci che con la sfiga..... è mancato il fratello di mio papà...forse deve andare domani a Pavia...ma se ci sono porto il registratore..
Un bacione!!!!

Grazie fiorella, sei molto gentile che metti il riassunto delle lezioni visto che non posso venire ancora.

ho la bronchite :( perdo pure domani :(

Andrea D.T. ha scritto:ho la bronchite :( perdo pure domani :(

Dormi scoperto e poi te le becchi......
Mi spiace... anche io non posso.... mio papà deve andare a Pavia... bè. ci rifaremo settimana prossima...
Riguardati... Un abbraccio Erika

speriamo che qualcuno si svegli e chieda del fatto dei libri-crediti di sicurezza sociale (dubito)

mi spiace... ma questa settimana non posso chiederlo neanche io xk non sono all'uni x tutta la settimana... chiederemo la prossima

so che state ancora a lezione ehehehe ma vi chiedo già se qualche gentil animo possa dire qui il titolo della lezione e un brevissimo riassuntino :( odio sta bronchite

p.s. sperando che qualcuno chieda della questione libri-crediti sicurezza sociale

ha fatto una lezione ponendo delle domande queste sono quelle che sono state fatte.
Paura di non essere in grado di svolgere la professione
mondo interno e mondo esterno
Insicurezza lavorativa
Paura di non trovare un'occupazione
Rapporto tra cultura e professione
Know out = il sapere come
Per fare il pedagogista cosa mi servirà?

Per fare il pedagogista non c'è un metodo, non c'è un manuale o grammatica, non c'è perchè non ci può essere.
Stiamo cercando di dare uno strumento "la cultura", la Formazione sta dentro questo universo, l'uomo si forma pen-sandosi.
In questo universo ci sono i vari personaggi, per esempio nel trattato, c'è la storia, la buona musica, i contesti, ecc.
La Pedagogia Generale si deve interessare a tutto quello che riguarda la Formazione e l'Educazione dell'uomo.
Ci serve il pensiero critico, un'apertura alle problematiche che altri professionisti non hanno.
l'uomo è per origine fragile, non è sempre un leader o forte, "umanum" si oppone a "divino", l'uomo non è perfetto nè invincibile.
Come mai quando accadono dei casi, dobbiamo indagare nell'ambito familiare?
Cultura-conoscenza-coscienza
Coscienziazzione delle conoscenze.
Conoscere la Formazione dell'uomo.
Il pedagogista clinico deve assumersi la responsabilità per diagnosticare un problema umano.
l'uomo non è standardizzato, un medicinale, per esempio, fa bene ad uno e non ad un altro, le case farmaceutiche si tutelano scrivendo le controindicazioni sul "bugiardino".
Il pedagogista ha bisogno di una molteplicità di fattori, non l'A-B-C per fare il pedagogista, dobbiamo avere la consapevolezza degli strumenti.
Heidegger: "tu non sai pensare perchè non trovi la tua originalità (parla di spaesamento).
Nella categoria dell'armonia si può studiare la Formazione dell'uomo.
nella crisi riusciamo a pen-sarci.
Ogni problema piccolo o grande è importante per chi ce l'ha.

settimana prossima la Prof. Sola non fa ricevimento
mercoledì aula 2 dalle 10 alle 12 Prof. Gennari
martedì 10 e 15 alle 11 e 45 aula 1 altra persona probabile Prof. Levrero

il libro da non portare è La bildung ebraico tedesca del 900...
oggi abbiamo continuato a parlare dello iato (stacco) tra formazione umana-formazione professionale e dell'inesistanza di un metodo nella pedagogia...

Lunedì ci fa lezione Levrero e mercoledì lei non c'è quindi non fa ricevimento e la sua lezione anzi che essere al pomeriggio sarà sostituita dalla lezione del mattino di Gennari 10-12 aula 2 insieme a quella del primo anno (ci saranno troppi posti devo dire...)

ah meno male che hai corretto io avevo capito al contrario, non ho sentito quando ha detto che non abbiamo la Bildung ebraica del 900, quando l'ha detto?

qualcuno mi faccia avere gli appunti di lunedì e mercoledì per favore Fiorelluccia

l'ha detto a fine lezione, ma ha detto che lo ripeterà poi a tutti...

sta notizionaaaaaaaaaaaaaaa.. non bisogna fare (noi di sicurezza) bildung ebraica???

yessssssssss!!

che bello