Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Dany71 ha scritto:Nono sono assolutamente d'accordo...i miei figli le prime volte che ne sentirono parlare mi chiesere e io spiegai....ed ora ogni anno che c'è questa ricorrenza qualche parola la facciamo sempre...anche se certo il ricordo non deve essere relegato solo a quest'occasione...
per fortuna invece ci sono iniziative in tal senso.
penso che l'indifferenza sia peggio.
IMHO - L'indifferenza c'e' lo stesso. Cioe', quella che c'era rimane. 27 Gennaio o meno.
Sarei curiosa di fermare la gente per strada e chiedere "memoria di cosa?"
Ma questo riguarda il mio lato masochista
Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
beh...visto che già c'è l'indifferenza almeno non aumentiamola ed aiutiamo le nuove generazioni ad evitarla....e se anche una sola persona su 100 in qst giorno si domanda "memoria di che" ...io lo ritengo già importante...perchè secondo me l'informazione e la conoscenza possono diffondersi anche così.
E pensiamo ai bambini a scuola dove per fortuna in qst giorno ne parlano e imparano...non solo la lezioncina dai libri di scuola,...
nel mio paese ogni anno fanno intervenire due signori anziani che sono reduci da Birkenau...e raccontano...e i bambini rimangono a bocca aperta...toccati da cotanto dolore....
il problema sarà quando questi testimoni viventi non ci saranno più...nessuno avrà le parole giuste...e le emozioni... x spiegare...
E pensiamo ai bambini a scuola dove per fortuna in qst giorno ne parlano e imparano...non solo la lezioncina dai libri di scuola,...
nel mio paese ogni anno fanno intervenire due signori anziani che sono reduci da Birkenau...e raccontano...e i bambini rimangono a bocca aperta...toccati da cotanto dolore....
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Dany71- Utente Celebrità
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Ho presente.
Sebbene, secondo me, non serva per la causa.Perche', a dirla tutta, non dovrebbe servire un 27 gennaio.
Poi, ripeto, buona Memoria -a chi ne ha una.
Sebbene, secondo me, non serva per la causa.Perche', a dirla tutta, non dovrebbe servire un 27 gennaio.
Poi, ripeto, buona Memoria -a chi ne ha una.
Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
a cosa serve il passato se non per ricordare??.. ma ricordare non è fine a se stesso se non si collega al presente? al ciò che è!
2 motivi mi spingono a pensarla come un'ipocrisia:
1)non ho mai sentito giornate dedicate alla memoria degli indiani d'america. non solo l'esclusiva ce le hanno le vittime della seconda guerra mondiale, ma ce l'hanno soltanto quelle appartenenti al popolo ebreo! e gli zingari? gli omosessuali? i disabili? questi basta ricordarli un poco ma non troppo?
2)non trovo in queste giornate quell'occasione per non "dimenticare" non nel tempo ma nelle distanze, giornate usate nell'impegnarsi a dibattere ed a trovare una soluzione per i problemi che riguardano i deboli, i poveri e i perseguitati di oggi!
possibile che si è bravi solo a ricordare?
ovviamente questa non vuol essere una mancanza di rispetto verso le vittime della follia umana ma anzi una rabbia verso istituzioni che si perdono volutamente nel ricordo, dimenticando la memoria più importante... quella che stiamo costruendo oggi!
2 motivi mi spingono a pensarla come un'ipocrisia:
1)non ho mai sentito giornate dedicate alla memoria degli indiani d'america. non solo l'esclusiva ce le hanno le vittime della seconda guerra mondiale, ma ce l'hanno soltanto quelle appartenenti al popolo ebreo! e gli zingari? gli omosessuali? i disabili? questi basta ricordarli un poco ma non troppo?
2)non trovo in queste giornate quell'occasione per non "dimenticare" non nel tempo ma nelle distanze, giornate usate nell'impegnarsi a dibattere ed a trovare una soluzione per i problemi che riguardano i deboli, i poveri e i perseguitati di oggi!
possibile che si è bravi solo a ricordare?
ovviamente questa non vuol essere una mancanza di rispetto verso le vittime della follia umana ma anzi una rabbia verso istituzioni che si perdono volutamente nel ricordo, dimenticando la memoria più importante... quella che stiamo costruendo oggi!
Marco;-)- Partecipante
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
certo che ricordare non DEVE essere fine a se stesso...infatti ha senso se dietro e dopo ci sono comunque iniziative volte al ricordo, all'insegnamento di valori e principi, all'informazione, alla prevenzione....
e certo che non bisogna dimenticare zingari, omosessuali e disabili....su questo concordo...andrebbe ampliato e ricordato come un crimine contro TUTTA l'umanità non solo contro gli ebrei...
ma sono convinta che ricordare serva.
e certo che non bisogna dimenticare zingari, omosessuali e disabili....su questo concordo...andrebbe ampliato e ricordato come un crimine contro TUTTA l'umanità non solo contro gli ebrei...
ma sono convinta che ricordare serva.
Dany71- Utente Celebrità
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Allora ricordiamo anche oggi. E domani. E dopodomani.
Uhm. Ho come il presentimento che oggi nessuno a scuola ne parlera'. (A parte i "soliti" illuminati).
Rinnovo i miei auguri.
Buona memoria, allora anche oggi, a chi ne ha una
Uhm. Ho come il presentimento che oggi nessuno a scuola ne parlera'. (A parte i "soliti" illuminati).
Rinnovo i miei auguri.
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Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
giusto in riferimento alla giornata della memoria mi sono guardata per la prima volta intero presumo da memoria mia il film il Pianista... e certo non ho vissuto tutto quello,non ho una testimonianza diretta di nonni che l'hanno subito ma piango lo stesso e ricordo lo stesso,penso che sia meglio ricordare anche solo una giorno all'anno piuttosto che far finta che non sia mai accaduto
Mia madre mi diceva che suo nonno era un partigiano e quando al vecchio cinema Lanteri facevano vedere i film sul nazismo e/o sulla storia degli ebrei suo nonno piangeva perchè si ricordava di quante volte ha dovuto camminare sui corpi delle persone
Mia madre mi diceva che suo nonno era un partigiano e quando al vecchio cinema Lanteri facevano vedere i film sul nazismo e/o sulla storia degli ebrei suo nonno piangeva perchè si ricordava di quante volte ha dovuto camminare sui corpi delle persone
Federica- Quasi un V.I.P.
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Federica ha scritto:...penso che sia meglio ricordare anche solo una giorno all'anno piuttosto che far finta che non sia mai accaduto..
concordo
Dany71- Utente Celebrità
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Federica ha scritto:penso che sia meglio ricordare anche solo una giorno all'anno piuttosto che far finta che non sia mai accaduto
Questa frase (su cui peraltro ho dovuto discutere ieri, tutto il giorno,mio malgrado) mi sembra assomigli vagamente a un modo per pulirsi la coscienza. Mi sbagliero'.
Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Dulcis ha scritto:Federica ha scritto:penso che sia meglio ricordare anche solo una giorno all'anno piuttosto che far finta che non sia mai accaduto
Questa frase (su cui peraltro ho dovuto discutere ieri, tutto il giorno,mio malgrado) mi sembra assomigli vagamente a un modo per pulirsi la coscienza. Mi sbagliero'.
I crimini non li abbiamo commessi noi e quindi non abbiamo nessuna coscienza da pulire. E per evitare che accadano di nuono occorre lavorare, informare, insegnare e mantenere vivo nella memoria quanto accaduto.
Troppo facile giudicare e basta. E dire che non serve.
Meglio proporre. E nel frattempo ricordare.
Dany71- Utente Celebrità
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
guarda io ti posso risp x me... non è un pulirsi la coscienza... quando non ne ero a conoscenza non mi sentivo in colpa, dopo che l'ho saputo e ancora piccola ci pensavo solo quando vedevo i film non mi sentivo in colpa e se ad oggi guardo quel genere di fil solo in pross della giornata non mi sento in colpa... se sono partecipe al dolore, all'ingiustizia non vuol dire che devo flagellarmi ogni giorno con questo pensiero.. anche perchè se no prob mi sarei già uccisa con tutte le violenze che ci sono nel mondo, dovessi passare ongi giorno a pensarci la mia psiche ne uscirebbe in poltiglia...ma nn trovo giustoo dire che sia una cosa inutile se si dimentica il tutto.. finiremo x dare ragione ai tedeschi dell'epoca che dicevano che non era vero niente,che non era successo nulla.. e io trovo invece che sia giusto dire... quei tedeschi a quel tempo hanno fatto questo... è giusto in memoria di chi purtroppo è morto, di chi è vivo e di nel futuro deve conoscere la storia dalla quale proviene
Federica- Quasi un V.I.P.
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Dany71 ha scritto:
I crimini non li abbiamo commessi noi e quindi non abbiamo nessuna coscienza da pulire. E per evitare che accadano di nuono occorre lavorare, informare, insegnare e mantenere vivo nella memoria quanto accaduto.
Troppo facile giudicare e basta. E dire che non serve.
Meglio proporre. E nel frattempo ricordare.
I "crimini", a cui ti riferisci, accadono tutt'oggi.
Solo che si fa fatica riconoscerli come tali.
Infatti, non si riconoscono. E...pufff, scompaiono.
Non mi pare sia un giudizio. Constato e do voce a quella che e' una mia sensazione. Senza nessuna pretesa.
Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
La difficoltà è che ci son cose che sono indiscutibili.
E come diavolo fai a storcere il naso davanti alla giornata della memora, dai. E' impossibile.
E' che io sarò tutto strano ma non riesco a non vederci sterile retorica che lascia nulla.
Che nemmeno mi interesserebbe, dico, se quel che lasciasse è il ricordo in sè per il ricordo, che diventa un dato statico ed inutile.
Un po' come è accaduto con la resistenza.
E lo dico con antifascista: è stata ritualizzata ed istituzionalizzata in un modo talmente sterile e di regime che nulla ha impedito che nella pancia di quella stessa base sociale più vicina alle forze "antifasciste" (e nelle forze stesse) entrassero i germi dell'intolleranza, del razzismo.
Provo qualcosa di simile per queste giornate dela memoria, che fanno un po' di retorica istituzionale senza fare ciò che andrebbe fatto davvero ossia riattualizzare oggi, che isolando in un giorno speciale le attenzioni verso quei fatti li rendono qualcosa di avulso dal quotidiano, di eccezionale, che sta là, nella storia, e va "ricordato".
Poi collaboriamo ad usare bombe all'uranio impoverito a qualche chilometro dalla costa adriatica, a Gaza c'è un genocidio immondo fatto da quello stesso Stato che dovrebbe aver più memoria di tutti e, per guardare a casa nostra, c'abbiamo i lager in casa e leggi razziste.
Firmate ed approvate da quegli stessi che c'hanno la memoria da elefanti, il 27 gennaio.
E come diavolo fai a storcere il naso davanti alla giornata della memora, dai. E' impossibile.
E' che io sarò tutto strano ma non riesco a non vederci sterile retorica che lascia nulla.
Che nemmeno mi interesserebbe, dico, se quel che lasciasse è il ricordo in sè per il ricordo, che diventa un dato statico ed inutile.
Un po' come è accaduto con la resistenza.
E lo dico con antifascista: è stata ritualizzata ed istituzionalizzata in un modo talmente sterile e di regime che nulla ha impedito che nella pancia di quella stessa base sociale più vicina alle forze "antifasciste" (e nelle forze stesse) entrassero i germi dell'intolleranza, del razzismo.
Provo qualcosa di simile per queste giornate dela memoria, che fanno un po' di retorica istituzionale senza fare ciò che andrebbe fatto davvero ossia riattualizzare oggi, che isolando in un giorno speciale le attenzioni verso quei fatti li rendono qualcosa di avulso dal quotidiano, di eccezionale, che sta là, nella storia, e va "ricordato".
Poi collaboriamo ad usare bombe all'uranio impoverito a qualche chilometro dalla costa adriatica, a Gaza c'è un genocidio immondo fatto da quello stesso Stato che dovrebbe aver più memoria di tutti e, per guardare a casa nostra, c'abbiamo i lager in casa e leggi razziste.
Firmate ed approvate da quegli stessi che c'hanno la memoria da elefanti, il 27 gennaio.
Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
però non si può generalizzare...perchè se è vero che lo stato ci propina qst giornate magari con fredda retorica e fondamentalmente senza nessun tipo di reale partecipazione...senza nessuna iniziativa reale e concreta di sostegno alle popolazioni che ancora oggi subiscono martiri di ogni genere ...parliamo del Darfur? - e senza attenzione ad evitare il dilagare di fenomeni di razzismo ed intolleranza all'interno del ns paese...è pur vero che ci sono persone per cui una giornata del genere ha un ENORME valore...per chi l'ha vissuta direttamente qst esperienza, per chi ha avuto cari che sono morti in qst immane tragedia...e semplicemente per chi vuole che qst fatti vengano ricordati perchè ci sia una sensibilizzazione delle nuove generazioni (anche tramite giornate come questa ma non solo..) verso atti di qst tipo, verso dimostrazioni di intolleranza verso il "diverso"...io ripeto...ai miei figli ho parlato della Shoah anche tramite iniziative come questa...che certo, concordo, non devono e non possono rimanere circoscritte ad una giornata...ma devono innescare un meccanismo virtuoso di rilfessione ed azione. Forse è utopia. Ma io ci credo.
Dany71- Utente Celebrità
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Copio e incollo.
Ornella Pajalich, 84 anni, perseguitata lei e la sua famiglia dalle leggi antiebraiche fasciste, non ha diritto alla pensione di benemerenza che lo Stato riconosce alle vittime delle discriminazioni razziali del regime perché, per la Corte dei conti, può andare a lavorare. La sentenza shock (che contraddice una recentissima direttiva del ministero del Lavoro), depositata proprio nel giorno della Memoria, è la numero uno del 2010 della Prima Sezione di appello presieduta dal giudice Davide Morgante.
La signora Pajalich aveva ottenuto l'assegno di benemerenza in primo grado in quanto il giudice contabile Agostino Basta aveva riconosciuto le discriminazioni subite da lei e, in particolare, dal padre Luigi, "doppio" perseguitato: come ebreo e come antifascista. Luigi Pajalich fu vittima delle leggi razziali e condannato per la sua attività politica contraria al fascismo. Lo dimostrano sentenze di condanne del Tribunale speciale, verbali delle questure fasciste e altri documenti prodotti durante la causa dalla figlia. Secondo il giudice Basta, il cittadino italiano di religione ebraica Luigi Pajalich aveva dunque diritto all'assegno di benemerenza come perseguitato razziale e come antifascista, benemerenza della quale alla sua morte - come previsto dalla normativa sulla reversibilità delle indennità previste per i perseguitati dal fascismo - beneficiò la figlia, anche lei vittima delle leggi razziali.
Ma alla sentenza di primo grado che riconosceva il sussidio alla famiglia Pajalich si è opposto, attraverso l'Avvocatura generale dello Stato, il ministro delle Finanze, che ha presentato ricorso in appello. E il secondo grado della giustizia contabile ha ribaltato la sentenza. "Poiché l'interessata non risulta sia stata riconosciuta inabile a proficuo lavoro dalle competenti Commissioni mediche", si legge nella motivazione della sentenza, "la Corte dei conti, Sezione prima giurisdizionale centrale, nega il diritto della signora Ornella Pajalich alla reversibilità dell'assegno vitalizio di benemerenza".
Niente vitalizio, a 84 anni si cerchi un lavoro. Si tratta di una sentenza destinata a fare discutere anche perché contraddice quanto riferito alla Camera, proprio alcuni giorni fa, da Pasquale Viespoli, sottosegretario al Lavoro, in risposta a un'interrogazione presentata dal deputato pdl Fiamma Nirenstein. "Come requisito per la concessione del vitalizio - riferisce il viceministro al Parlamento - per i soggetti di età superiore ai 65 anni è previsto unicamente un limite reddituale escludendosi quindi la sottoposizione a visita medica".
"Ne risulta - spiega l'avvocato Rafael Levi, esperto di questa materia - che la prima sentenza di appello del 2010 crea un inquietante (e isolato) precedente. Ci chiediamo se c'era davvero bisogno di liquidare in una sola pagina un punto così sofferto e delicato (si tratta di assegni riparatori a coloro che furono perseguitati a causa di atti dello Stato, le leggi razziali e le persecuzioni, non certo di pensioni di guerra, che presuppongono il ben diverso adempimento di un dovere), cui hanno aderito decine di giudici di primo grado, confermato dalla stessa Camera dei deputati, senza almeno rimettere la questione alle Sezioni riunite".
La Repubblica Riproduzione riservata (28 gennaio 2010)
Ornella Pajalich, 84 anni, perseguitata lei e la sua famiglia dalle leggi antiebraiche fasciste, non ha diritto alla pensione di benemerenza che lo Stato riconosce alle vittime delle discriminazioni razziali del regime perché, per la Corte dei conti, può andare a lavorare. La sentenza shock (che contraddice una recentissima direttiva del ministero del Lavoro), depositata proprio nel giorno della Memoria, è la numero uno del 2010 della Prima Sezione di appello presieduta dal giudice Davide Morgante.
La signora Pajalich aveva ottenuto l'assegno di benemerenza in primo grado in quanto il giudice contabile Agostino Basta aveva riconosciuto le discriminazioni subite da lei e, in particolare, dal padre Luigi, "doppio" perseguitato: come ebreo e come antifascista. Luigi Pajalich fu vittima delle leggi razziali e condannato per la sua attività politica contraria al fascismo. Lo dimostrano sentenze di condanne del Tribunale speciale, verbali delle questure fasciste e altri documenti prodotti durante la causa dalla figlia. Secondo il giudice Basta, il cittadino italiano di religione ebraica Luigi Pajalich aveva dunque diritto all'assegno di benemerenza come perseguitato razziale e come antifascista, benemerenza della quale alla sua morte - come previsto dalla normativa sulla reversibilità delle indennità previste per i perseguitati dal fascismo - beneficiò la figlia, anche lei vittima delle leggi razziali.
Ma alla sentenza di primo grado che riconosceva il sussidio alla famiglia Pajalich si è opposto, attraverso l'Avvocatura generale dello Stato, il ministro delle Finanze, che ha presentato ricorso in appello. E il secondo grado della giustizia contabile ha ribaltato la sentenza. "Poiché l'interessata non risulta sia stata riconosciuta inabile a proficuo lavoro dalle competenti Commissioni mediche", si legge nella motivazione della sentenza, "la Corte dei conti, Sezione prima giurisdizionale centrale, nega il diritto della signora Ornella Pajalich alla reversibilità dell'assegno vitalizio di benemerenza".
Niente vitalizio, a 84 anni si cerchi un lavoro. Si tratta di una sentenza destinata a fare discutere anche perché contraddice quanto riferito alla Camera, proprio alcuni giorni fa, da Pasquale Viespoli, sottosegretario al Lavoro, in risposta a un'interrogazione presentata dal deputato pdl Fiamma Nirenstein. "Come requisito per la concessione del vitalizio - riferisce il viceministro al Parlamento - per i soggetti di età superiore ai 65 anni è previsto unicamente un limite reddituale escludendosi quindi la sottoposizione a visita medica".
"Ne risulta - spiega l'avvocato Rafael Levi, esperto di questa materia - che la prima sentenza di appello del 2010 crea un inquietante (e isolato) precedente. Ci chiediamo se c'era davvero bisogno di liquidare in una sola pagina un punto così sofferto e delicato (si tratta di assegni riparatori a coloro che furono perseguitati a causa di atti dello Stato, le leggi razziali e le persecuzioni, non certo di pensioni di guerra, che presuppongono il ben diverso adempimento di un dovere), cui hanno aderito decine di giudici di primo grado, confermato dalla stessa Camera dei deputati, senza almeno rimettere la questione alle Sezioni riunite".
La Repubblica Riproduzione riservata (28 gennaio 2010)
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Scandaloso!!!!
Bhè tutto sommato le leggi raziali non erano così terribili, anzi dovremmo anche risarcire i savoia per i danni morali causati dall' esilio ....... che tristezzaaa
Bhè tutto sommato le leggi raziali non erano così terribili, anzi dovremmo anche risarcire i savoia per i danni morali causati dall' esilio ....... che tristezzaaa
acinom- Buon Partecipante
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Punti di vista.
Graffiti romani (di Alessandro Portelli)
Sui muri del Museo della Liberazione di via Tasso a Roma, in occasione del 27 gennaio, insieme alla scritta «Olocausto propaganda sionista» più croce celtica è apparsa un’altra scritta anch’essa di ovvia matrice fascista, che dice: «Ho perso la memoria». Allo stesso modo della vicenda recente del furto della scritta «Arbeit macht frei» ad Auschwitz, questa scritta mi pare un esempio da manuale di come cancellazione della memoria ed eccesso di memoria siano la stessa cosa: uno che si ricorda di avere perso la memoria o che si affanna a farne sparire i segni è uno che la memoria se la porta cucita addosso, non riesce a liberarsene, e nel suo darsi da fare per rimuoverla non fa che richiamarla ossessivamente.
Basterebbe questo per poter dire che la giornata della memoria, con tutto il sovrappeso di liturgie e di cerimonialità che gli si è incrostato addosso, è comunque ancora portatrice di senso. Se non altro, serve a dire a fascisti, nazisti e razzisti che non ci dimentichiamo di loro, di quello che hanno fatto, di quello che stanno facendo e di quello che sono capaci di fare. Se noi pensiamo alla memoria solo come a un deposito di fatti appartenenti al passato, allora la giornata della memoria è davvero un cerimoniale ripetitivo e stanco. Ma se riconosciamo la memoria come la rielaborazione incessante del nostro rapporto attuale con il passato e con la storia, come a una faticosa ricerca di senso, allora questa giornata non può essere la stessa da un anno all’altro, ma deve
entrare in relazione con quello che stiamo vivendo, servire da strumento interpretativo per il presente. E allora, - in una città che ha accolto il sindaco con camicie nere e grida di «Duce, Duce», che ha accompagnato con saluti romani l’inizio della campagna elettorale per le regionali della candidata Pdl Polverini, in un anno culminato con la caccia al nero di Rosarno - serve a ricordarci che alla Shoah non si è arrivati tutto d’un colpo.
In Italia come in Germania il genocidio è stato l’orizzonte a cui tendevano un’infinità di passi e tappe intermedie - leggi, schedature, esclusioni, manipolazioni e corruzioni del senso comune, silenzi, indifferenze, opportunismi, guerre. La storia non si ripete mai identica e non immagino un ripetersi della catastrofe nelle stesse forme e luoghi di allora; ma i segni quotidiani intorno a noi vanno in direzione di un altro abisso la cui forma non riusciamo a immaginare. Ma che non per questo siamo meno responsabili di fermare finché siamo in tempo.
Perciò dobbiamo ringraziare gli autori di queste scritte perché, in tempi di razzismo anti-immigrati, anti-rom, anti-rumeni e anti-gay, ci ricordano che non si dà razzismo senza antisemitismo e che le forme più arcaiche di questo grado zero, modello e matrice di tutti i razzismi sono vive, vegete e postmoderne.
Perché la memoria non serve a pacificare e farci sentire tutti buoni, ma a disturbare le coscienze: le coscienze degli eredi e dei complici dei massacri, che negano memorie che non possono sopportare, ma anche le coscienze di quelli che credono che tutto questo appartenga a un passato che non ci riguarda più, a una «barbarie» che non ha niente a che fare con le moderne radici dell’Europa – un passato sia pure da deprecare ma da chiudere col rituale «mai più» per poi ricominciare a occuparci di altro.
E soprattutto, questa giornata serve a respingere gli inviti interessati di chi, dalla stessa parte di questi graffitari orrendi, ci invita a minimizzare e a tacere. Direi che dobbiamo fare proprio il contrario: bisogna parlare, e parlare chiaro –
tanto alla sinistra esitante, quanto a quella destra che ha cercato una rispettabilità corteggiando la comunità ebraica.
Deve farci capire se queste schifezze stanno ancora nel suo ambito e nel suo bacino elettorale, se le tollera o addirittura le va a cercare, o se ha il coraggio di rompere e di rifiutarle non a parole ma con fatti concreti.
Come finora non ha fatto.
Graffiti romani (di Alessandro Portelli)
Sui muri del Museo della Liberazione di via Tasso a Roma, in occasione del 27 gennaio, insieme alla scritta «Olocausto propaganda sionista» più croce celtica è apparsa un’altra scritta anch’essa di ovvia matrice fascista, che dice: «Ho perso la memoria». Allo stesso modo della vicenda recente del furto della scritta «Arbeit macht frei» ad Auschwitz, questa scritta mi pare un esempio da manuale di come cancellazione della memoria ed eccesso di memoria siano la stessa cosa: uno che si ricorda di avere perso la memoria o che si affanna a farne sparire i segni è uno che la memoria se la porta cucita addosso, non riesce a liberarsene, e nel suo darsi da fare per rimuoverla non fa che richiamarla ossessivamente.
Basterebbe questo per poter dire che la giornata della memoria, con tutto il sovrappeso di liturgie e di cerimonialità che gli si è incrostato addosso, è comunque ancora portatrice di senso. Se non altro, serve a dire a fascisti, nazisti e razzisti che non ci dimentichiamo di loro, di quello che hanno fatto, di quello che stanno facendo e di quello che sono capaci di fare. Se noi pensiamo alla memoria solo come a un deposito di fatti appartenenti al passato, allora la giornata della memoria è davvero un cerimoniale ripetitivo e stanco. Ma se riconosciamo la memoria come la rielaborazione incessante del nostro rapporto attuale con il passato e con la storia, come a una faticosa ricerca di senso, allora questa giornata non può essere la stessa da un anno all’altro, ma deve
entrare in relazione con quello che stiamo vivendo, servire da strumento interpretativo per il presente. E allora, - in una città che ha accolto il sindaco con camicie nere e grida di «Duce, Duce», che ha accompagnato con saluti romani l’inizio della campagna elettorale per le regionali della candidata Pdl Polverini, in un anno culminato con la caccia al nero di Rosarno - serve a ricordarci che alla Shoah non si è arrivati tutto d’un colpo.
In Italia come in Germania il genocidio è stato l’orizzonte a cui tendevano un’infinità di passi e tappe intermedie - leggi, schedature, esclusioni, manipolazioni e corruzioni del senso comune, silenzi, indifferenze, opportunismi, guerre. La storia non si ripete mai identica e non immagino un ripetersi della catastrofe nelle stesse forme e luoghi di allora; ma i segni quotidiani intorno a noi vanno in direzione di un altro abisso la cui forma non riusciamo a immaginare. Ma che non per questo siamo meno responsabili di fermare finché siamo in tempo.
Perciò dobbiamo ringraziare gli autori di queste scritte perché, in tempi di razzismo anti-immigrati, anti-rom, anti-rumeni e anti-gay, ci ricordano che non si dà razzismo senza antisemitismo e che le forme più arcaiche di questo grado zero, modello e matrice di tutti i razzismi sono vive, vegete e postmoderne.
Perché la memoria non serve a pacificare e farci sentire tutti buoni, ma a disturbare le coscienze: le coscienze degli eredi e dei complici dei massacri, che negano memorie che non possono sopportare, ma anche le coscienze di quelli che credono che tutto questo appartenga a un passato che non ci riguarda più, a una «barbarie» che non ha niente a che fare con le moderne radici dell’Europa – un passato sia pure da deprecare ma da chiudere col rituale «mai più» per poi ricominciare a occuparci di altro.
E soprattutto, questa giornata serve a respingere gli inviti interessati di chi, dalla stessa parte di questi graffitari orrendi, ci invita a minimizzare e a tacere. Direi che dobbiamo fare proprio il contrario: bisogna parlare, e parlare chiaro –
tanto alla sinistra esitante, quanto a quella destra che ha cercato una rispettabilità corteggiando la comunità ebraica.
Deve farci capire se queste schifezze stanno ancora nel suo ambito e nel suo bacino elettorale, se le tollera o addirittura le va a cercare, o se ha il coraggio di rompere e di rifiutarle non a parole ma con fatti concreti.
Come finora non ha fatto.
Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Dulcis ha scritto:Punti di vista.
Basterebbe questo per poter dire che la giornata della memoria, con tutto il sovrappeso di liturgie e di cerimonialità che gli si è incrostato addosso, è comunque ancora portatrice di senso. Se non altro, serve a dire a fascisti, nazisti e razzisti che non ci dimentichiamo di loro, di quello che hanno fatto, di quello che stanno facendo e di quello che sono capaci di fare. Se noi pensiamo alla memoria solo come a un deposito di fatti appartenenti al passato, allora la giornata della memoria è davvero un cerimoniale ripetitivo e stanco. Ma se riconosciamo la memoria come la rielaborazione incessante del nostro rapporto attuale con il passato e con la storia, come a una faticosa ricerca di senso, allora questa giornata non può essere la stessa da un anno all’altro, ma deve
entrare in relazione con quello che stiamo vivendo, servire da strumento interpretativo per il presente.
Sono più che d'accordo
Senza nulla togliere che ancora oggi ci sono dei fatti che non dovrebbero accadere, dare importanza a ciò che è successo non significa non guardare a ciò che succede ora.. penso però che per l'uomo è importante tanto il suo presente e il suo futuro quanto il suo passato... "senza la storia l'uomo non è uomo"
Federica- Quasi un V.I.P.
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
@federica
guarda che Portelli scrive qualcosa di molto vicino a quel che scrivevo io poc'anzi e (credo) a ciò che intendeva dire Dulcis.
Credo che le dichiarazioni di S.B. di ieri dimostrino che, appunto, siamo innanzi ad un rituale, per usar la favella di Portelli, "ripetitivo e stanco".
guarda che Portelli scrive qualcosa di molto vicino a quel che scrivevo io poc'anzi e (credo) a ciò che intendeva dire Dulcis.
Credo che le dichiarazioni di S.B. di ieri dimostrino che, appunto, siamo innanzi ad un rituale, per usar la favella di Portelli, "ripetitivo e stanco".
Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
lukino ha scritto:
Credo che le dichiarazioni di S.B. di ieri dimostrino che, appunto, siamo innanzi ad un rituale, per usar la favella di Portelli, "ripetitivo e stanco".
A fagiuolo, leggo dichiarazione ansa:"I vescovi a Berlusconi: immigrati delinquono come italiani".
I Vescovi.
Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
se va bè lasciamo stare vescovi e papi che pregano pregano e non alzano un dito..
Cmq ok il contesto generale, io mi sono riferita alla frase in particolare che secondo me è la più giusta... chi vive la gg della memoria come una cosa tipo, non mi tocca, non mi riguarda,tanto è passato allora non ha senso... bisognerebbe viverla in un altro modo,è quello che credo anche io.. finchè la si virà come una cerimonia barbosa dove devo x forza stare un minuto zitto sarà semplicemente una rottura
Cmq ok il contesto generale, io mi sono riferita alla frase in particolare che secondo me è la più giusta... chi vive la gg della memoria come una cosa tipo, non mi tocca, non mi riguarda,tanto è passato allora non ha senso... bisognerebbe viverla in un altro modo,è quello che credo anche io.. finchè la si virà come una cerimonia barbosa dove devo x forza stare un minuto zitto sarà semplicemente una rottura
Federica- Quasi un V.I.P.
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Federica ha scritto:se va bè lasciamo stare vescovi e papi che pregano pregano e non alzano un dito
Io credo che, di fronte ad un'affermazione del genere, pronunciata dal presidente del consiglio,
non si dovrebbe attendere alcuna reazione da parte del vescovato.
Se mai da qualcun altro. E sinceramente, dei "perche" dei vescovi, poco m'importa.
Frase di S.B., tra l'altro (fatto non econdario secondo me) pronunciata durante la presentazione del piano antimafia a Reggio Calabria.
Ipse dixit.
Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
scusate...mi erudite su cosa il beneamato presidente del consiglio ha estratto ieri????
purtroppo, mea culpa, ieri non ho seguito tg....
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Dany71- Utente Celebrità
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
"meno extracomunitari meno crimini".
Dulcis- Ragazza ad alto mantenimento
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Re: Notizie Flash (Politica, Attualità, Cronaca e Cultura dall'Italia e dal Mondo)
Quella è la mia preferita, insieme a "meno aborti, più famiglia" e "più polizia, più giustizia"
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